Due parole con Pogacar, aspettando le donne sul lago

19.03.2023
4 min
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Il numero uno al mondo, in jeans, felpa e scarpe da tennis si aggira per il raduno di partenza del Trofeo Binda. Per Tadej Pogacar si tratta ormai di una tappa obbligata, per seguire la sua compagna Urska Zigart che anche quest’anno corre con la Jayco-AlUla. Lo sloveno ha ancora mal di gambe dopo la Sanremo di ieri, ma appare straordinariamente rilassato. Se non lo conoscessi, lo prenderesti per uno dei tifosi che hanno raggiunto il Lago Maggiore qui a Maccagno. Bambini si accostano per fare una foto. E anche una signora a un certo punto si fa sotto e gli chiede di farsi fotografare con sua figlia, che fra poco correrà con la maglia della Top Girls Fassa Bortolo. Lei si vergogna, ma alla fine si avvicina. Tadej sorride e poi assieme ad Alex Carera si avvicina al pullman del UAE Team Adq per osservare le Colnago delle ragazze.

Ne approfittiamo per due parole, perché di più magari non ne concederebbe, visto che il giorno è di riposo e va anche bene. Ieri sul Poggio, Pogacar ha fatto un numero incredibile, con quel vento contrario e poi di lato. Ha tirato per tutto il finale della salita e poi, comprensibilmente, non ha più avuto gambe per inseguire Van der Poel, furbissimo nello scegliere l’attimo.

L’occasione per fargli due domande era troppo ghiotta, giusto due chiacchiere che vi raccontiamo
L’occasione per fargli due domande era troppo ghiotta, giusto due chiacchiere che vi raccontiamo
Tanto vento?

Parecchio, non è stata una passeggiata arrivare in cima. E non ci siamo fermati, non un rallentamento. Per questo lo scatto di Van der Poel è stato ancora più impressionante.

Mathieu ha detto che la Sanremo è per lui la gara più difficile da vincere.

Lo è anche per me. E’ la più facile da finire e la più difficile da vincere. E’ davvero lunga e per vincere hai bisogno di cogliere il momento giusto. Hai bisogno del giorno perfetto. Tutto deve essere fatto nel modo migliore e devi essere il più forte. Quindi sì, abbiamo visto ieri che anche per me è una delle gare più difficili da vincere. E ha vinto il più forte. Mathieu è stato meraviglioso, incredibile in salita, in discesa e fino al traguardo. Quindi sì, è stata una buona gara, ma non abbastanza.

Foto di gruppo con il UAE Team Adq, la squadra femminile degli Emirati
Foto di gruppo con il UAE Team Adq, la squadra femminile degli Emirati
La Cipressa non ha fatto male, il Poggio è l’unico punto in cui provare un attacco?

La squadra sulla Cipressa è stata impeccabile, difficile che si potesse fare di più. Il Poggio non è il solo posto in cui si possa provare, puoi attaccare ovunque, ma il maggior numero di possibilità ce l’hai sul Poggio, almeno per me. Forse nei prossimi anni proveremo tattiche diverse, ma vedrete che alla fine finiremo per concentrarci ugualmente sul Poggio.

Ti ha stupito, quando ti sei voltato, vedere Ganna invece di Van der Poel o Van Aert?

No, dico la verità. Sapevo che Ganna è forte e che era il leader per la Ineos. Restando lì con me, ha dimostrato di essere in super forma per le classiche. E in volata è stato fortissimo.

Pogacar con la sua felpa DMT si è presentato alla partenza del Trofeo Binda, per supportare la compagna Urska
Pogacar con la sua felpa DMT si è presentato alla partenza del Trofeo Binda, per supportare la compagna Urska
Hai fatto tutto il Poggio in testa, ti aspettavi un po’ di aiuto anche per inseguire Van der Poel?

Quando siamo arrivati in cima, speravo di avere un aiuto maggiore. Van Aert ha provato a fare la sua parte di lavoro. Io ho fatto del mio meglio, ma ero già fuori dalla mia zona rossa e più di così non potevo fare. Forse Filippo aveva gambe migliori di noi, ma alla fine avremmo dovuto impegnarci tutti e tre per avere la possibilità di riprendere Mathieu.

Oggi niente bici?

Oggi niente bici, solo divertimento. Domani un giretto ancora sul facile. E poi da martedì si comincia a lavorare per le classiche…