Van Eetvelt, un altro campione pronto ad esplodere

21.05.2025
4 min
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E’ uno dei corridori che stuzzicano maggiormente la nostra attenzione: Lennert Van Eetvelt. Il belga classe 2001 appartiene alla schiera dei giovani terribili che stanno plasmando il nuovo ciclismo. Da Ayuso a Del Toro, da Grégoire a Lenny Martinez, non possiamo non inserire anche lui tra coloro che guideranno la prossima generazione.

Quest’anno il corridore della Lotto debutterà al Tour de France. Pensiamo che il Giro d’Italia sia la corsa più adatta a lui, ma la squadra belga ha scelto di saltare la corsa rosa per concentrarsi sulle gare di un giorno. Di Van Eetvelt abbiamo parlato con Kurt Van de Wouwer, direttore sportivo del team, per capire come si stia preparando a questo importante salto di qualità.

Ex corridore, Kurt Van de Wouwer è da uno dei direttori sportivi della Lotto dal 2013 (foto Team Lotto)
Ex corridore, Kurt Van de Wouwer è da uno dei direttori sportivi della Lotto dal 2013 (foto Team Lotto)

Un ragazzo che diventa leader

Lennert Van Eetvelt è al terzo anno nel WorldTour e, come ci racconta Van de Wouwer, il salto fatto non è solo fisico: «Lennert è diventato più aperto, più comunicativo e perfettamente integrato nel gruppo. A livello atletico è chiaramente più forte, i dati lo confermano, ma la cosa interessante è come abbia iniziato a comportarsi da leader. Condivide la sua visione della corsa, motiva i compagni e sa prendersi responsabilità».

Al Tour of Turkey Elia Viviani ci ha detto che lo vede come un faro per la squadra, e Van de Wouwer conferma: «Ha stretto un bel legame con Jasper De Buyst, un veterano del gruppo. Lennert ha le sue responsabilità, ci aspettiamo che vinca, ma al tempo stesso può imparare dai più esperti e a sua volta essere un riferimento per i giovani».

Un passaggio generazionale che, in Lotto, è in piena evoluzione e che trova in Van Eetvelt una figura sempre più centrale. Ricordiamo che De Lie, appena più esperto, appartiene a questa schiera di giovani “fatti in casa” e presto, al netto delle voci di mercato, presto si aggiungerà anche Jarno Widar.

Quest’anno non ha ancora vinto, ma nel 2024 Van Eetvelt aveva vinto il UAE Tour e anche il Tour of Guangxi
Quest’anno non ha ancora vinto, ma nel 2024 Van Eetvelt aveva vinto il UAE Tour e anche il Tour of Guangxi

I numeri della crescita

Il talento di Lennert Van Eetvelt era chiaro già ai tempi del Giro U23, quando tre anni fa sul Fauniera mostrò grandi doti in salita. Quel giorno eravamo lì e il corridore belga affrontò il gigante piemontese con una foga e un piglio da veterano. E soprattutto scattando da lontano.

Oggi quelle qualità si sono affinate e si leggono nei dati: «Lennert ha migliorato moltissimo sugli sforzi lunghi – riprende Van de Wouwer – in quelli da 3 a 5 minuti è cresciuto del 4-7 per cento, su quelli oltre i 12 minuti ha guadagnato un solido 10 per cento. La cosa impressionante è che ha mantenuto la sua esplosività. Il potenziale è ancora alto, sia dal punto di vista fisico che tattico».

Non sorprende, dunque, che il team stia costruendo il suo percorso con attenzione, puntando a farlo sbocciare in grandi corse a tappe, ma senza affrettare i tempi. Dopo le cinque vittorie del 2024 e il buon inizio di stagione c’è stato anche un problema per il fiammingo. Van Eetvelt infatti ha corso il Fiandre con un’infrazione al piede e infatti si è poi ritirato.

Però fa piacere vedere come un atleta che potenzialmente è da corse a tappe possa cimentarsi in una classica come il Fiandre. E’ vero, che è di quelle parti e pedalare su quelle strade per lui deve essere naturale, ma è anche vero che di Pogacar ce n’è uno…

Il belga sta lavorando molto anche a crono, cosa non facile visti i suoi numeri (anche antropometrici) da scalatore
Il belga sta lavorando molto anche a crono, cosa non facile visti i suoi numeri (anche antropometrici) da scalatore

Al Tour per le tappe

Ma ora ecco già profilarsi il Tour de France, il banco di prova più importante della sua carriera sin qui. La Lotto però, per questa sfida, non gli vuole mettere troppa pressione.

«Per noi – spiega Van de Wouwer – l’incognita principale è come reagirà alla tensione nervosa della prima settimana. In corse come il UAE Tour o la Volta a Catalunya, ha perso tempo per colpa dei ventagli. Per questo punteremo alle tappe, non alla classifica generale. L’energia mentale per difendere ogni secondo nei grandi Giri è enorme, preferiamo che la usi per sfruttare le sue chance quando si presentano».

In queste settimane Van Eetvelt si sta preparando in modo mirato. Ha fatto anche la ricognizione di alcune tappe del Tour e ora si trova in altura in Sierra Nevada, dove si allenerà anche con la bici da crono. «Lennert sta lavorando sodo – assicura il suo direttore sportivo – e mentalmente è molto concentrato». Ma come vede i campioni del ciclismo attuale? «Ha grande rispetto per corridori come Pogacar o Evenepoel – conclude Van de Wouwer – è naturalmente un po’ timido, non è uno che attacca facilmente discorso. Non credo che abbia mai parlato molto con loro. Ma la sua crescita passa anche da qui».

Non solo le big, anche la Lotto-Dstny ha un vivaio importante

26.03.2024
5 min
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Quasi tutti i grandissimi team lavorano forte con il settore giovanile. La Visma-Laese a Bike fa scuola, ma la Bora-Hansgrohe non è da meno, specie con la sua Grenke Auto Eder, team satellite juniores. Si sta muovendo bene la UAE Emirates e tutti abbiamo ancora in mente i 13 pro’ che in tre anni ha fatto passare la Groupama-Fdj dalla continental alla prima squadra. Tra i team che fanno leva sul settore giovanile c’è anche la Lotto Dstny (in apertura foto @facepeeters).

La squadra belga ha cambiato radicalmente la sua organizzazione. Dopo essere uscita dal WorldTour ha adottato anche una strategia diversa per rientrarci: dalla caccia ai punti, alla ricerca degli atleti, soprattutto. Per esempio, ad oggi la squadra belga è la prima professional nella classifica UCI e la settima assoluta a un passo da colossi come Ineos Greandiers e Soudal-Quick Step, davanti a Bora-Hansgrohe e Groupama-Fdj.

De Lie a Le Samyn. Arnaud ha avuto un inizio difficile di stagione. E’ anche caduto alla Parigi-Nizza. Salterà il Fiandre per recuperare al meglio
De Lie a Le Samyn. Arnaud ha avuto un inizio difficile di stagione. E’ anche caduto alla Parigi-Nizza. Salterà il Fiandre per recuperare al meglio

Il suo devo team ha prodotto diversi atleti di vertice, ultimi dei quali Arnaud De Lie, Lennert Van Eetvelt e Maxim Van Gils. E anche se De Lie non sta attraversando un super momento (salterà anche il Fiandre), resta comunque un talento importante.

Kurt Van de Wouwer è lo sport manager della Lotto Dstny, segue i pro’, ma anche i giovani. E’ lui che ha le redini in mano dei ragazzi e del loro modo di lavorare. Ed è a lui che ci siamo rivolti per saperne di più. Dalla professional dunque ai “bimbi” della Crabbé-Dstny juniores, il settore della Lotto-Dstny è alquanto ampio. E attivo.

Kurt Van de Wouwer (classe 1971) ex corridore è oggi sport manager della Lotto Dstny (foto Lotto-Dstny)
Kurt Van de Wouwer (classe 1971) ex corridore è oggi sport manager della Lotto Dstny (foto Lotto-Dstny)
Signor Van de Wouwer partiamo dai tre “figli” del suo settore giovanile. Quanto sono cresciuti questi ragazzi?

De Lie, Van Eetvelt e Van Gils provengono dal nostro team di sviluppo. Ogni anno hanno fatto una bella progressione. Arnaud De Lie, nelle sue prime stagioni da professionista ha vinto subito diverse gare. Anche Van Gils è già cresciuto molto, l’anno scorso nelle classiche valloni ha ottenuto dei bei risultati, e quest’anno ovviamente ha fatto ancora più progressi vincendo la Ruta del Sol e finendo terzo alla Strade Bianche. Stesso discorso per Van Eetvelt, che ha vinto l’ultima tappa dell’UAE Tour e con essa anche la classifica generale dell’UAE Tour. Quindi già ottimi risultati per tutti loro.

E che margini hanno?

Quanto possono ancora crescere? E’ difficile prevederlo, ma ovviamente siamo certi che faranno dei progressi.

Van Eetvelt sul Fauniera al Giro U23 del 2022. Qui eravamo quasi a 2.400 metri di quota e il belga volava
Van Eetvelt sul Fauniera al Giro U23 del 2022. Qui eravamo quasi a 2.400 metri di quota e il belga volava
Come reclutate i ragazzi juniores nel vostro devo team? Spesso si tende a guardare l’ordine di arrivo (la classifica)… vale ancora per voi questa regola?

Nel reclutare corridori per il Lotto-Dstny Devo Team, prendiamo in considerazione diversi valori. I watt che spingono sono importanti e anche ovviamente i risultati. Ma cerchiamo di capire anche se vivono già come professionisti al 100 per cento o se hanno ancora margine sotto questo aspetto. Queste sono alcune delle cose di cui teniamo conto.

E come fate dunque a capire che uno juniores è forte, che è valido, anche se magari non ha ottenuto grandi risultati?

I risultati sono una delle cose di cui teniamo conto per reclutare uno junior. Ma non solo. Se vediamo per esempio che sono davvero forti in gara, che stanno rendendo la corsa dura, che stanno andando davvero al massimo, che attaccano… anche in mancanza di risultati, questo è qualcosa di cui teniamo conto. Non è solo sulla base dei risultati che esploriamo i ciclisti, insomma. A volte un ragazzo che non è così intelligente tatticamente nella categoria juniores, lo diventa grazie ad anni di esperienza e questo può fare la differenza anche in seguito.

La Bora-Hangrohe, tramite il suo team juniores Grenke Auto Eder, organizza cinque giorni di test: non solo in bici ma anche in palestra. Alla Visma guardano anche agli altri sport (sci di fondo con Nordhagen): come fate voi?

Facciamo anche dei test e prima ancora portiamo alcuni ragazzi nei nostri training camp.

I vostri ragazzi del Devo Team vivono insieme in una “casina”? Oppure ognuno a casa propria?

Abbiamo molteplici possibilità per far vivere un corridore in Belgio per un periodo più lungo.

I più giovani vengono coinvolti nei ritiri. Ecco il Devo Team e gli juniores della Crabbé-Dstny in Spagna quest’inverno (foto @facepeeters)
I più giovani vengono coinvolti nei ritiri. Ecco il Devo Team e gli juniores della Crabbé-Dstny in Spagna quest’inverno (foto @facepeeters)
Quante ore di allenamento alla settimana fanno normalmente?

Dipende se vanno ancora a scuola o no. Comunque può variare dalle 15 alle 30 ore, a seconda della loro situazione e anche della loro età.

In Belgio non ci sono salite lunghe, ma ricordiamo ad esempio Van Eetvelt andare fortissimo nel Giro U23 sul Colle della Fauniera: come e dove si allenano per la salita?

Già a partire dalla categoria juniores si allenano all’estero, in Spagna per esempio. Naturalmente in Belgio siamo un po’ limitati con le lunghe salite.

Chi sono i prossimi ragazzi che vedremo passare dal devo team alla prima squadra?

Abbiamo molti talenti nella squadra, vedremo come si evolveranno.