Ceratizit 2022

Il progetto di Ceratizit, dallo sport al mondo del lavoro

14.05.2022
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Di un’iniziativa del genere c’era veramente bisogno. C’è da sperare che possa concretizzarsi in maniera forte anche dalle nostre parti. E’ un progetto che può creare lavoro e sappiamo bene come questo sia cosa rara di questi tempi. Stiamo parlando di “Machining meets cycling by Ceratizit”, un’idea che la grande multinazionale – attiva nel ciclismo con un team e la sponsorizzazione di parecchie gare – ha avuto nel 2019 e che da quest’anno è stata esportata anche in Italia.

Ceratizit è un gruppo di Hightech Engineering, specializzato in utensili per l’asportazione truciolo e soluzioni speciali in metallo duro. Ha nel suo catalogo 100.000 prodotti diversi, ha ricevuto dal 2002 ben 20 premi per l’innovazione, ha 30 sedi produttive e oltre 1.000 brevetti.

In cosa consista questa iniziativa è presto detto: attraverso la promozione dei valori dello sport e del ciclismo in particolare, Ceratizit crea un legame fra aziende legate al suo mondo e società ciclistiche e scuole di ciclismo, proponendo la possibilità di fare formazione professionale di meccanica ciclistica. In questo modo un giovane, pur continuando a praticare ciclismo, può intravedere nella passione sportiva anche un veicolo per trovare uno sbocco lavorativo. Può pensare a un suo futuro nel settore a lungo termine, andando anche oltre un’eventuale carriera sportiva che, sappiamo bene, rischia di essere molto breve.

De Galdeano Confalonieri
Da sinistra Igor Gonzalez de Galdeano, Maria Giulia Confalonieri e Ramiro Bengoechea, Managing Director di Ceratizit
De Galdeano Confalonieri
Igor Gonzalez de Galdeano e Maria Giulia Confalonieri, testimonial del progetto in Italia

Atleta U23 cercasi…

Il progetto, che dopo Spagna e Italia dovrebbe svilupparsi anche in altri Paesi, prevede incontri fra aziende e società. In Italia nel 2021 la Cicli Fiorin aveva visitato la sede italiana di Ceratizit, poi ci sono state l’Erba Spa e la Sc Gazzanighese, mentre proprio in questi giorni si sta svolgendo un secondo meeting, tra la Pmp srl e la Scuola Ciclismo Cene, sempre nel bergamasco. In questi incontri, i ragazzi visitano la struttura delle aziende, i vari passaggi di produzione. Poi si discute sui principali valori del ciclismo (responsabilità, disciplina, sacrificio, appartenenza al team) e come questi siano comuni tanto nella pratica sportiva che nella vita lavorativa.

In Italia, dove testimonial dell’iniziativa è Maria Giulia Confalonieri, dallo scorso aprile ad occuparsi del progetto è Roberta Ceppi, ex responsabile dell’ufficio stampa federale, rimasta sinceramente stupita soprattutto dall’interesse che tanti ragazzi hanno mostrato verso l’idea di guardare al ciclismo in maniera diversa da quella prettamente agonistica.

«L’obiettivo immediato – spiega – è trovare un atleta under 23 che voglia continuare la sua attività ciclistica, ma al contempo iniziare la formazione professionale. Il target dell’idea di Ceratizit, che beninteso ha affrontato questo progetto in un quadro di promozione e marketing, è identificato nei ragazzi dai 14 ai 18 anni, ma c’è la concreta possibilità di allargare questo bacino di utenza ed è nostro obiettivo farlo».

Un’opportunità per il futuro

Il progetto come detto ha preso il via in Spagna, dove la Ceratizit si è appoggiata per il suo sviluppo alla Kirolife, società fondata da Igor Gonzalez de Galdeano, professionista fino al 2005, bronzo al mondiale a cronometro nel 2002 e maglia gialla per una settimana al Tour. Il basco ha sposato questa idea con tutto se stesso, identificando in essa una grande opportunità per tanti ragazzi.

«Quando sono diventato pro’ – ci ha detto – per me è stato molto importante continuare gli studi perché volevo una carriera aperta anche dopo lo sport. Una decina di anni fa, appesa la bici al chiodo, sapevo di avere un futuro davanti a me e tante idee.

«Nel nostro mondo, per fare un esempio, la figura del meccanico qualificato è fondamentale. Non ce ne sono poi così tanti ed è importante pensare a questa come a un’altra opportunità per vivere in quest’ambiente. Non tutti potranno approdare al professionismo e bisogna esserne consci. Allora quello che possiamo offrire è un’opportunità per vivere il ciclismo non solo come vittorie e sconfitte, come allenamenti e gare, ma anche come un qualcosa di più grande».

Il professionismo è per pochi…

L’iniziativa era nata nel 2019 e quindi ha rischiato di venire stoppata dal lungo periodo della pandemia. Come si è andati avanti in quei lunghi mesi senza la possibilità di girare, contattare direttamente le aziende, vivendo in pratica a mezzo servizio?

«Abbiamo continuato a lavorare – risponde l’iberico – allargando le nostre conoscenze e il bacino d’utenza nei mesi estivi, per farci trovare pronti al momento di ripartire».

Nella sua analisi, Gonzalez de Galdeano parte spesso dalla sua esperienza e paragonandola con il ciclismo attuale coglie anche spunti che danno maggiore forza nel portare avanti il progetto.

«Io guardo al ciclismo attuale – dice – fatto di grandissimi campioni che sono soprattutto leader di se stessi. E’ un ciclismo molto cambiato, nel quale i valori di squadra esistono ancora, ma non come erano ai nostri tempi. E non nascondo che in questo ciclismo, che ho anche frequentato in maniera diversa (il corridore basco è stato anche team manager della Euskaltel-Euskadi, ndr) non mi ci ritrovo. Sono convinto che sia importante spingere sui nostri concetti condivisivi, per dare una chance a tanti ragazzi e non solo a quelli con maggior talento. Il ciclismo professionistico resta e sarà sempre per pochi. Noi ci rivolgiamo a loro attraverso un’idea riassunta in un pensiero semplice: il futuro è nelle tue mani, unisciti a noi. Questo è lo slogan di base dell’iniziativa».

Gonzalez de Galdeano
Igor Gonzalez de Galdeano in maglia gialla nel 2002. In carriera ha vinto 12 corse
Gonzalez de Galdeano
Igor Gonzalez de Galdeano in maglia gialla nel 2002. In carriera ha vinto 12 corse

Non un’azienda, ma una famiglia…

Il programma va sviluppandosi a grande velocità. La Ceratizit sta preparando anche un evento di più ampio raggio, dal 7 al 9 ottobre in Valtellina. Lì ci saranno la parte teorica e la diffusione del progetto verso le tante società locali, ma anche la condivisione attraverso una pedalata.

D’altro canto un passo importante per la multinazionale è coinvolgere il più ampio numero di aziende verso questa possibilità, ma anche, dall’altro lato, una fascia sempre più larga di società sportive e di ragazzi.

«Nel corso del primo incontro nella Erba Spa – ricorda Roberta Ceppi – al termine del giro in fabbrica e della discussione un ragazzo disse: “Ma qui è bellissimo, più che un’azienda sembra una famiglia”. Il presidente Gianiosep Erba, ex corridore, a quelle parole si è commosso. E’ la conferma che il progetto funziona, siamo sicuri che possiamo in questo modo offrire occasioni professionali a molti ragazzi volenterosi».

In pratica quello che la Ceratizit e il suo “braccio operativo” Kirolife fanno è collegare due diverse entità per creare lavoro. Un po’ quello che avrebbero dovuto fare i famosi “navigator”. Solo che qui non parliamo più al condizionale, ma all’indicativo presente…