Gios Super Record, una bici senza epoca e senza età

25.09.2023
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Il test di una bici in acciaio, la Gios Super Record. Fuori dal tempo? Dipende dai punti di vista, perché non bisogna mai dimenticare che la bici nasce proprio da qui. L'eleganza ed il fascino la fanno da padroni, ma quello che esprime questa non è nulla di banale

La storia della bicicletta passa anche da qui. Gios Super Record, una bicicletta che ha fatto la storia del mezzo meccanico, della capacità e delle qualità dell’artigiano, una bici che è molto più che un oggetto da collezione.

L’abbiamo provata nella sua versione che fa collimare la tradizione dell’azienda torinese ad una componentistica moderna, performante e funzionale. Il prezzo per questa opera d’arte? 7.300 euro, poco, se consideriamo la qualità della bici.

E anche l’abbinamento cromatico è quello Gios
E anche l’abbinamento cromatico è quello Gios

L’acciaio è sempre l’acciaio

Ancora oggi è considerato il materiale di eccellenza per la costruzione delle biciclette, ma comporta un “sapere artigiano” non comune a tutti e si scontra con le grandi produzioni di massa del giorno d’oggi. Eppure una bicicletta in acciaio ha sempre il suo fascino, in particolar modo se è una Gios con le congiunzioni cromate, con i punti di saldatura solo dove servono e con quelle tubazioni rotonde che contrastano con i profilati dai grandi volumi delle biciclette più moderne.

La tubazione dello sterzo con le sedi da un pollice ed il movimento centrale rotondo, filettato e con il passo italiano. C’è anche un piantone dove alloggia un reggisella da 27,2 millimetri di sezione, che non ha collarino e il serraggio avviene grazie ad una vite a brugola inserita nei due occhielli saldati sul tubo. Il tubo obliquo, quello sopra al forcellino del cambio, presenta il dente per l’appoggio della catena, in modo che quest’ultima non rovini il tubo e non cada a terra una volta smontata la ruota posteriore. Eppure la Gios Super Record non è una bici solo da guardare e ammirare.

La Super Record in test

Il telaio è fatto con le tubazioni Columbus SL, quelle di ultima generazione, leggere e con un design tradizionale. La bicicletta non nasce per essere sloping ed è bello vederla nella sua forma originale. Una volta queste geometrie le chiamavano “geometrie quadro”, perché il profilato orizzontale non si scaricava mai verso il basso del retrotreno ed i foderi obliqui si inserivano nella zona del nodo sella.

Il vestito moderno della Gios Super Record è la componentistica, che grazie all’estetica e al carbonio, rende questo prodotto interessante per un ampio delta di utenti. La forcella è in carbonio ed è Columbus, con i foderi curvati in avanti. La trasmissione è Campagnolo Super Record meccanica (52-36 e 11-34) e naturalmente i freni sono caliper della medesima serie. Il gruppo guida (piega, attacco e reggisella) è firmato Deda, con la serie Zero100. Deda sono anche le ruote e sono le SL48 gommate con i copertoncini Veloflex da 25. La sella è di Selle San Marco. Il valore rilevato alla bilancia è di 7,8 chilogrammi (senza pedali), per una taglia del tutto accostabile ad una 54 dell’epoca attuale.

Come va

Il piacere di tornare a pedalare su una bici in acciaio! Al di la della componentistica, una bici così realizzata offre delle risposte non comuni ai materiali attuali, talvolta accostabili, in altre occasioni del tutto differenti e non semplici da spiegare a chi non ha mai avuto la fortuna di pedalare su una bici fatta con questo materiale.

Si tratta di una sorta di elasticità delle risposte, più lunghe e progressive rispetto ad un carbonio di alta gamma e ben fatto anche nelle quote geometriche. Una bici del genere difficilmente mette in crisi la zona lombare, la schiena e anche le articolazioni del bacino.

Non è mai perentoria, eccessivamente secca e cattiva. Si beneficia di una stabilità e di una capacità di copiare il terreno che sono dei valori aggiunti non secondari, fattori che la rendono sfruttabile da chiunque e un po’ ovunque. Ma la Gios Super Record è una bici da strada, che nasce da un progetto dedicato ai corridori (quelli veri), non è un ibrido e non è una tuttofare.

Bella e comoda da usare in salita
Bella e comoda da usare in salita

Spinge in salita e non impegna in discesa

Quando la strada sale la Super Record è una di quelle bici che sa farsi apprezzare. Ci vuole la gamba prima di tutto, questo è chiaro, ma anche avere la malizia di saper sfruttare al meglio le sue peculiarità è un aspetto che fa parte del “lavoro del ciclista”. La Gios in acciaio mostra una trazione del retrotreno fuori dal comune e un’eccellente stabilità, due fattori che nell’insieme la rendono progressiva e anche comoda nel corso delle lunghe ascese. Soffre un poco quando si vuole scattare ed alzarsi in piedi sui pedali a tutti i costi.

In discesa perdona quasi tutto. Non tira lungo nei tornanti, aiutando a tenere una buona traiettoria e non portando mai verso l’esterno della curva. Si guida facile e non si pianta quando è necessario frenare in modo prepotente. Proprio in una situazione di percorso molto tecnico, sparisce e si nasconde il suo design “esile”, un qualcosa di normale per chi ha avuto la fortuna di pedalare su bici del genere in passato, difficilmente immaginabile per chi non ha mai usato un mezzo con questo disegno.

E in discesa sorprende, non poco
E in discesa sorprende, non poco

In conclusione

Alcuni accostamenti con le bici più attuali ci aiutano a descrivere meglio la Gios Super Record, anche se a nostro parere una bici di questa caratura ha ben pochi eguali. Non si tratta esclusivamente di celebrare la storia, ma non dobbiamo dimenticare che la bicicletta da corsa nasce da prodotti come la Super Record.

Questa di Gios è una signora borghese agghindata con abiti moderni, con un trucco leggero e fa bella figura in ogni situazione. Ha un valore alla bilancia relativamente contenuto, ma è il prezzo che ci ha sorpreso, perché 7.300 li vale tutti.

Gios

Gios lancia una bici ispirata a L’Eroica

02.10.2021
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Ritorna L’Eroica e con essa la voglia vivere almeno per un giorno le emozioni di un ciclismo capace di scrivere pagine indelebili nella storia del nostro sport. Fra i marchi che hanno saputo meglio interpretare lo spirito della manifestazione, che ogni anno richiama a Gaiole in Chianti appassionati da tutto il mondo, troviamo sicuramente Gios. Si tratta di un’azienda storica che negli anni settanta ha conquistato con i propri campioni le più importanti Classiche a partire dalla Parigi-Roubaix. Oggi come allora Gios realizza ancora biciclette esclusivamente su misura.

Per l’edizione 2021 de L’Eroica l’azienda torinese ha deciso di presentare il modello Gios Super Record. Si tratta di una bici con telaio e forcella rigorosamente in acciaio, replica fedele di quello con cui Roger De Vlaeminck conquistò proprio nel 1977 la sua quarta e ultima Parigi-Roubaix. Alle sue spalle, sull’ammiraglia della Brooklyn, quel giorno c’era come meccanico Aldo Gios che ancora oggi guida l’azienda insieme al figlio Marco.

Lavorata come allora

Per restare fedeli al modello del 1977 sono state scelte tubazioni Columbus SL. Si tratta delle stesse utilizzate per realizzare il telaio portato in trionfo da De Vlaeminck. Le stesse congiunzioni sono state lavorate con lo stesso metodo e cura di allora. Sono stati infatti previsti dei rinforzi particolari in punti strategici per sopportare meglio gli urti del pavé.

Spiccano il caratteristico nodo sella Gios e la forcella cromata con inciso sulla testa il logo Gt che sta per Gios Torino. L’azienda tiene infatti molto a ricordare il proprio legame con il capoluogo piemontese. Lo stesso logo è presente anche sotto la scatola del movimento centrale.

Telaio su misura

Il telaio è realizzato rigorosamente su misura come ogni vero telaio Gios. Come ricorda lo stesso Aldo Gios, nel realizzare una bicicletta non si deve rincorrere a tutti i costi l’estrema leggerezza. Una bicicletta deve infatti avere il suo giusto peso e soprattutto deve avere gli angoli giusti. Sono infatti gli angoli a fare la differenza e far dire che siamo di fronte a un telaio su misura.

Abbinata al telaio troviamo componentistica esclusivamente Campagnolo, a partire dal gruppo Record o Super Record a seconda delle preferenze del cliente. La ricerca di ogni singolo componente è curata personalmente da Marco Gios con la collaborazione spesso attiva degli stessi clienti, entusiasti di poter contribuire alla realizzazione della bicicletta dei propri sogni. Per concludere ricordiamo che il costo del telaio, rigorosamente su misura, è di Euro 1.700.

giostorino.it