Enrico Zanoncello (Zalf Fior), Memorial Pederzolli 2020 (foto Di Lullo)

Pederzolli, angelo d’agosto nel Monferrato

08.12.2020
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Continuando a tirare il filo, questa volta siamo arrivati a Gianni Pederzolli. Il suo nome ci è stato fatto da Beppe Damilano, nel parlare di qualcuno che nel cuore della scorsa estate, davanti all’assenza di attività, ha organizzato cinque corse nel Monferrato (nell’immagine di apertura Zanoncello della Zalf vince il Memorial Pederzolli, foto Di Lullo). Tanti hanno preferito fermarsi e semmai aspettare il pranzo in tavola. Alcuni si sono assunti l’onere di preparare per tutti, senza per questo aspettarsi troppo.

Come è andata, Pederzolli?

Dopo il fermo dell’attività, Beppe Damilano ha convocato una conferenza su Zoom con tutte le società. Si pensava a un modo per autofinanziare l’attività e al posto giusto in cui farla. Il Dpcm dava indicazioni che portavano dritte a un autodromo. Extra Giro a Imola è nato così. E mentre eravamo lì a correre, verso fine luglio, Daniela Isetti è venuta a parlarmi. E mi ha chiesto: «Visto che hai quell’amico onorevole (Lino Pettazzi, ndr) che è anche sindaco di Fubine, perché non provi a chiedergli se ci dà una mano per far proseguire questa attività?».

Flavio Baruto, Gianni Pederzolli, Daniela Isetti, Claudio Sigismondi, Casale Monferrato, agosto 2020
Baruto, Pederzolli, Isetti, Sigismondi, al via della prima gara d’agosto nel Monferrato
Flavio Baruto, Gianni Pederzolli, Daniela Isetti, Claudio Sigismondi, Casale Monferrato, agosto 2020
Baruto, Pederzolli, Isetti, Sigismondi: 1ª gara nel Monferrato
E lei lo ha fatto?

Certo. Mi dispiaceva vanificare lo sforzo di tutti. Così abbiamo trovato il modo di correre senza uscire dai confini dei Comuni di Fubine e Casale Monferrato. Abbiamo fatto 5 gare in 19 giorni. Un lavoro importante, che ha visto la chiusura totale delle strade e ha portato alla ripresa dell’attività.

E’ vero che ha pagato tutto lei?

Non mi va che si parli di questo. C’era qualche piccolo sponsor. Si era risparmiato qualcosa non portando la squadra a correre. E quello che mancava l’ho messo io. La situazione lo richiedeva. Non ricordo quale società venne a dirmi: «Facci correre, fosse anche in un campo sportivo».

Con la collaborazione di tutti, insomma…

Le prima quattro gare erano nazionali e la Struttura Tecnica Federale ci ha dato il nulla osta. Per quella regionale, abbiamo chiesto la data di venerdì per correre il sabato successivo. L’incaricato della Struttura Tecnica Regionale però non è potuto venire e si è presentato il martedì in ritardo di due ore. Per me a quel punto la gara era saltata.

Lan Service Zheroquadro, Beppe Da Milano, Giro d'Italia U23 2020
La Lan Service Zheroquadro di Pederzolli con Beppe Da Milano, al Giro d’Italia U23
Lan Service Zheroquadro, Beppe Da Milano, Giro d'Italia U23 2020
La Lan Service Zheroquadro al Giro U23
Che cosa doveva verificare?

Per dare il via libera, le istituzioni devono avere il responso favorevole della Federazione. Un timbro e una firma. Non succede mai che i percorsi vengano verificati, ma questa volta sono voluti venire. E nel volerci vedere chiaro, non si sono neppure accorti di due cartelli messi su uno spartitraffico a centro strada, alla fine di una discesa, con il bordo di lamiera verso il senso marcia dei corridori. Ce li abbiamo messi noi i materassi, ci mancherebbe. Insomma, l’unico ostacolo lo abbiamo avuto proprio dalla Struttura Tecnica Regionale. Per fortuna la Provincia poi è stata celere a sbrigare tutte le formalità.

Siete riusciti nel vostro intento?

Il calendario era abbastanza scarso e ci abbiamo messo una toppa. E lo stesso sarà per il 2021. Non ho vincoli di calendario, mi muoverò ancora per chiudere i buchi. Ho un gruppo di amici con cui condividiamo le strutture e questo ci agevola il compito, però mi piacerebbe che anche altre società partecipassero. Magari si organizza meglio. Eviterei decisamente che le squadre paghino per correre, perché poi diventerebbe un’abitudine dura da togliere.

Luca Colnaghi, Fubine 2020, Trofeo Luigi e Davide Guerci (foto DI Lullo)
Luca Colnaghi vince a Fubine il Trofeo Luigi e Davide Guerci (foto Di Lullo)
Luca Colnaghi, Fubine 2020, Trofeo Luigi e Davide GuerciLuca Colnaghi, Fubine 2020, Trofeo Luigi e Davide Guerci (foto DI Lullo)
Colnaghi vince a Fubine (foto Di Lullo)
Riesce a gestirsi bene fra squadra e organizzazione?

La squadra, la Lan Service Zheroquadro, è un bell’impegno. Per l’organizzazione ho accanto la Uc Novarese, che formalmente ha organizzato tutta l’attività. Flavio Baruto e Mario Giaccone erano dirigenti quando correvo io e ancora oggi li coinvolgo in tutte le mie follie.

Cosa pensa della… rivolta toscana?

La situazione è complicata. Siamo vicini alle elezioni, quindi è anche difficile lanciare proposte. Trasformare le corse in nazionali ha una logica, se si pensa che peri vari Dpcm gli eventi nazionali si possono svolgere. Però ho anche detto a Daniela Isetti è che il regolamento va rivisto. Lasciamo ad esempio che siano le Prefetture a stabilire quanti metri di transenne sono necessari. In un paesino di 1.000 abitanti, forse 300 metri sono troppi. Mentre in centro a Milano, ce ne vorrebbero 3 chilometri. Servirebbe istituire una commissione composta da organizzatori e altri attori del ciclismo che possa rimettere mano a un regolamento ormai è vecchio. Ho preso una multa di 100 euro, che mi bruciano da morire, per inefficienza della segreteria.

Gara Casale Monferrato, agosto 2020
Grazie a Pederzolli e la sua squadra, dopo Extra Giro si è corso anche in Piemonte
Gara Casale Monferrato, agosto 2020
Dopo Extra Giro in Romagna, si è corso in Piemonte
Perché?

Perché in pieno periodo Covid, a fronte di gare in cui si partiva in 6, il Fattore K (la procedura informatica della Fci per registrare le iscrizioni, ndr) permetteva di iscriverne 11. E noi dovevamo stare dietro a tutte le variazioni richieste dalle società. Avete presente? Bisogna semplificare. Perché certe cose non le fa più la Giuria il giorno prima? Secondo me la Fci dovrebbe rispondere agli organizzatori e trovare un punto di incontro.

Ha parlato di elezioni.

La mentalità è cambiata. Adesso vieni eletto se hai portato dei risultati, non come prima quando c’erano i presidenti regionali che davano le indicazioni o quando c’erano regioni che spostavano gli equilibri. In Sicilia non funziona più come un tempo. E la Lombardia, che una volta votava compatta, adesso è divisa in blocchi.

Sui candidati?

Su Martinello voglio vedere. L’ho sentito parlare bene in televisione, ma non l’ho mai visto con le mani nei problemi veri. La Isetti ci è molto vicina, quando abbiamo fatto la prima gara era lì a sincerarsi che tutto funzionasse. Io sono per lei. E’ molto preparata e non molla mai. Lo fa per passione e credo che farà davvero quella commissione. Cipollini dice che Cassani fa le cose per interesse. Io faccio notare che senza Cassani e Selleri non avremmo ricominciato a correre. Mentre Cipollini alle nostre corse non l’ho mai visto.