Quello tra Fabio Finotti e Gaia Tortolina è più di un semplice rapporto di lavoro che lega uno sponsor a un team ciclistico. Fra di loro si infatti è instaurato un rapporto di profonda fiducia che va al di là dell’aspetto puramente professionale. Anche per questo motivo, per il terzo anno consecutivo sarà il brand tortonese a fornire le biciclette alla Finotti-Molino Filippini Women Cycling, formazione femminile belga con una forte matrice italiana.
Per farci raccontare qualcosa di più su questa collaborazione davvero felice, abbiamo deciso di sentire entrambi i protagonisti, incontrando prima Fabio Finotti nel suo negozio di Tortona e sentendo poi Gaia Tortolina dal ritiro di Calpe in Spagna.
Per il terzo anno di fila Finotti sarà sponsor della formazione diretta da Gaia Tortolina. Che cosa vi spinge a continuare in questa collaborazione?
Come avevo già raccontato tempo fa, conosco Gaia e la sua famiglia da diverso tempo. Tre anni fa mi ha parlato del suo progetto e ho deciso di aiutarla fin da subito. Come Finotti oggi supportiamo il team con un contributo economico che fa di noi il primo sponsor, ma soprattutto mettiamo a disposizione delle ragazze il meglio della nostra produzione a condizioni davvero vantaggiose. Non forniamo un modello unico di bicicletta al team, ma lasciamo a ciascuna ragazza la possibilità di optare per il modello preferito. Ognuna di loro è poi libera di scegliere anche la colorazione della propria bici. Tutto questo ci permette di dare visibilità, attraverso la squadra, al meglio della nostra produzione.
Il team ha diversi sponsor italiani. Finotti ha avuto un qualche ruolo in questo?
Dove è stato possibile, ho aiutato Gaia nella ricerca di aziende italiane che potessero supportare il team sia a livello di sponsorizzazione sia come fornitura tecnica a condizioni agevolate. L’ho aiutata anche a trovare il nuovo partner tecnico per la divisa da gara. A realizzarla è stata Giessegi e credo che il risultato finale sia davvero ottimo. Credo che dare una mano a Gaia fosse il minimo che potessi fare. Questa squadra e queste ragazze mi stanno davvero a cuore. Grazie alla loro attività in gara e alla loro “vivacità” sui social stanno contribuendo in maniera attiva a far conoscere il mio marchio anche al di fuori dell’Italia.
Sentito lo sponsor passiamo ora a Gaia Tortolina, manager e atleta. La raggiungiamo via mail nel ritiro di Calpe in Spagna.
Partiamo dalla scorsa stagione. Che bilancio possiamo ricavare?
Direi più che buono. Nel 2022 abbiamo avuto più di 65 giorni di gara con 15 corse UCI tra Italia e Nord Europa, raccogliendo una vittoria, 7 podi e tantissimi piazzamenti nelle prime 10. In questi giorni di ritiro a Calpe ci stiamo preparando per il debutto previsto per il 5 marzo al Trofeo Oro in Euro a Montignoso in Toscana. Resteremo poi in Italia per disputare dal 7 al 12 marzo il Trofeo Ponente in Rosa in Liguria.
Complessivamente quante ragazze avete in organico quest’anno?
Il team è composto complessivamente da 11 atlete, tutte molto giovani: 7 italiane, 3 belghe e una ungherese. Oltre alla sottoscritta, si tratta rispettivamente di Eleonora Veroni, Beatrice Cesca, Gaia Benzi, Maria Grazia Amati, Sabrina Piccaluga e Giorgia Secchi, Ellen Feytens, Emily de Cuyper, Britt Verbeek e Anna Vasadi.
Come va con gli sponsor?
Abbiamo avuto qualche cambiamento nei nostri partner tecnici. Finotti è rimasto nostro fedele sponsor. Lo è da quando è nato il team. Quest’anno si sono aggiunti SH+ per caschi e occhiali, Born Italia per la nutrizione sportiva, Vittoria per le coperture, Super Help per la manutenzione delle nostre biciclette. E’ rimasto anche Molino Filippini della Valtellina che ci sostiene fin dalla nostra nascita.
Quali sono le aspettative per la nuova stagione?
Vogliamo continuare nella nostra crescita. Ci siamo dati 5 anni per evolvere e vedere dove riusciamo ad arrivare. Non ci poniamo limiti. Io e il mio compagno Glenn Van der Meeren, con cui ho fondato il team, abbiamo questo motto: “Or you do it or you don’t do it “, ovvero una cosa o la si fa al 100% oppure è meglio lasciar perdere.
Rivestendo il doppio ruolo di atleta e manager metto il massimo dell’impegno in tutto quello che faccio. Il mio obiettivo, e anche quello di chi mi aiuta tutti i giorni, è supportare e guidare nel miglior modo possibile giovani ragazze che hanno voglia di mettersi in gioco e crescere, facendole correre a livello internazionale.