Assos Mille GTS

Assos, arrivano i nuovi pantaloncini Mille GTS

26.03.2021
3 min
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E’ tempo di primavera ed è anche arrivato il tempo di indossare (finalmente) i pantaloncini corti. Da Assos arriva una nuova proposta sempre all’insegna della qualità e dell’innovazione: i Mille GTS Bib Shorts.

All’insegna del comfort

Con questo nuovo modello Assos vuole dare inizio alla seconda generazione di pantaloncini della linea Mille, già famosa per le sue doti di comfort elevato. I Mille GTS Bib Shorts sono indicati per le uscite lunghe grazie a un fondello a doppio strato e a un tessuto morbido che riduce l’affaticamento muscolare. Come ben sappiamo quest’anno il marchio elvetico è anche sponsor del Team Qhubeka-Assos e proprio grazie alla collaborazione con i professionisti sono nati questi pantaloncini. Un prodotto pensato per fornire la massima comodità durante gli allenamenti dei corridori del team e rivolto a tutti quei ciclisti che desiderano il massimo sostegno nelle loro uscite.

I pantaloncini Assos Mille GTS sono realizzati con il tessuto Ossida
I pantaloncini Mille GTS sono realizzati con il tessuto Ossida
I pantaloncini Assos Mille GTS sono realizzati con il tessuto Ossida
I pantaloncini Mille GTS sono realizzati con il tessuto Ossida

Con il tessuto Ossida

Entrando più nello specifico tecnico vediamo che i Mille GTS Bib Shorts sono realizzati con il tessuto Ossida sviluppato esclusivamente per la piattaforma Mille GTS. Il vantaggio offerto da questo tessuto è quello di raggiungere l’equilibrio ideale tra comfort e compressione muscolare. E’ composto da elastici ultrasottili, pensati per trattenere i muscoli, donando inoltre la massima traspirabilità. La sensazione che si prova indossando questi pantaloncini è quella di un piacevole avvolgimento liscio come la seta, che conferisce un comfort ideale e un valido sostegno per la performance.

Assos Mille GTS
Le bretelle Xbib mantengono in posizione il pantaloncino
Assos Mille GTS
Le bretelle Xbib sono progettate per mantenere sempre in posizione corretta il pantaloncino

Fondello sempre in posizione

Partendo dalla struttura dei pantaloncini Assos Equipe RS S9, sono stati utilizzati i due pannelli inferiore a forma di farfalla per avvolgere completamente le gambe. Questa lavorazione particolare di Assos, fa in modo che il fondello rimanga sempre stabile, sia durante la pedalata evitando gli sfregamenti e sia nelle fasi in cui ci si alza in piedi sui pedali e si torna in sella. La vestibilità che ne risulta è una garanzia di reattività e compressione che si adatta perfettamente ad ogni tipo di corpo.

Bretelle Xbib

Altro punto innovativo sono le bretelle Xbib, sempre riprese dalla linea Equipe RS S9, che vantano un’elasticità appositamente calibrata che insieme all’unica cinghia posteriore creano una forma ad A. Questa struttura permette al pantaloncino di rimanere sempre ben saldo al corpo del ciclista senza dare quella fastidiosa sensazione di stringimento.

Fondello Mille GTS c2
Il fondello Mille GTS c2 a doppio strato
Il fondello Mille GTS c2 ha un doppio strato di memory foam per una comodità elevata

Fondello a doppio strato

Come dicevamo il punto forte della serie Mille è il comfort e anche per questo nuovo pantaloncino è stato realizzato un fondello apposito. Il Mille GTS c2 ha un doppio strato di memory foam a doppia densità con lo strato superiore a nido d’ape.

Senza limiti di utilizzo

In definitiva possiamo dire che non ci sono limiti per l’utilizzo di questo prodotto, può essere usato per ogni tipo di allenamento o corsa. I vantaggi migliori, come accertato dal centro di ricerca Assos, si vedranno sulle lunghe distanze. Questa caratteristica, infatti li predispone per le uscite in cui, più sarà alto il livello difficoltà dell’allenamento e più si noteranno i vantaggi dei pantaloncini Mille GTS.

assos.com

assos abbigliamento prof

Dalla testa ai piedi: quali evoluzioni?

08.11.2020
4 min
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Dopo l’intervista a Marco Frapporti in cui si è parlato anche dei materiali in dotazione ai team WorldTour abbiamo analizzato i vari aspetti che influiscono sulle prestazioni. Fra questi abbiamo individuato anche la continua ricerca e sviluppo fatta dalle aziende, che porta ad avere componenti sempre più veloci e comodi. Abbiamo analizzato l’abbigliamento, i caschi e le scarpe.

Materiali più veloci

Non è un segreto che le aziende dell’abbigliamento tecnico investano molto in ricerca e sviluppo cercando di coniugare la comodità con le prestazioni. Il comfort passa soprattutto dalla capacità dei tessuti di traspirare il sudore per far rimanere asciutti i corridori. Le prestazioni si ricercano nella capacità dei capi di essere veloci, quindi aerodinamici. A tal fine negli ultimi anni i professionisti utilizzano soprattutto il body, che per sua natura rimane più aderente al corpo e quindi più aerodinamico.

Tra i marchi che riforniscono WorldTour c’è Assos. I corridori del Team NTT usano il body Houdini RS Speed Suit. L’obiettivo principale di questo capo è quello di offrire l’equilibrio migliore fra il supporto mirato e la velocità. Per fare questo è stato adottato il taglio aeroFit che è molto slanciato e aderente al corpo. E’ realizzato con il tessuto Type.441 che ha una grande tenuta compressiva e offre un comfort vellutato. Oltre alla velocità Assos punta molto sulla stabilità dei capi con il sistema A-Lock Engineering che fornisce stabilità alla parte inferiore mantenendo il fondello in sede.

Il completo Assos in dotazione al Team NTT
Il completo di Assos in dotazione al Team NTT

Altro marchio che è all’avanguardia nella ricerca dell’aerodinamica dell’abbigliamento è Castelli che rifornisce il Team Ineos-Grenadiers. I vantaggi aerodinamici misurati dai tecnici Castelli sono talmente consistenti che l’azienda italiana è arrivata a sviluppare la sesta versione della Aero Race Jersey. Questa maglia da grandi vantaggi quando i corridori si trovano fra i 30 e i 50 chilometri orari.

Freschi e aerodinamici

Per quanto riguarda i caschi il settore si è concentrato sempre di più verso l’areazione interna e l’aerodinamica. Le prestazioni migliori arrivano quando si ha in testa un casco ben areato, fresco e veloce. Fra i caschi utilizzati in gruppo il Kask Protone del Team Ineos Grenadiers si pone ai massimi livelli di prestazioni. Le aperture sono state studiate per creare un continuo flusso d’aria interno e al tempo stesso avere una resistenza aerodinamica molto bassa.

Il casco Giro Vanquish di Demare al Giro d’Italia
Il casco Giro Vanquish indossato da Arnaud Demare e compagni all’ultimo Giro d’Italia

Il plurivittorioso Arnaud Demare ha utilizzato nelle tappe più veloci del Giro d’Italia il casco Giro Vanquish che rappresenta il massimo in termini di aerodinamicità del marchio americano. La ricerca del miglioramento aerodinamico è diventata fondamentale nel professionismo, dove una volata si può perdere o vincere per meno di un centimetro. Il casco è un elemento fondamentale che può fare risparmiare diversi secondi quando si viaggia sopra i 40 chilometri orari.

Sempre più personali

Infine, un articolo che è molto personale: le scarpe. Nel ciclismo moderno è ormai sempre più rara la tendenza dei team di imporre agli atleti un marchio di squadra, a parte qualche eccezione. Il motivo sta nel fatto che la quantità e la qualità di modelli è talmente ampio che ogni corridore preferisce un tipo di scarpa piuttosto che un altro. A dimostrazione dell’elevata tecnologia di cui sono dotate le scarpe abbiamo analizzato le Specialized S-Works 7 e le DMT KR1. Le prime sono utilizzate da Peter Sagan e Julian Alaphilippe e vantano suola e soletta Body Geometry dal design ergonomico, pensato per favorire la pedalata più corretta e trasmettere tutta la potenza ai pedali. La suola in carbonio è molto rigida, mentre per la tomaia sono stati usati il tessuto Dyneema con il TPU. Per la chiusura sono presenti due Boa S3-Snap che permettono una regolazione precisa anche in sella.

Sagan al Giro con scarpe Specialized
Peter Sagan in azione sulle strade del Giro d’Italia con le scarpe Specialized

Le DMT KR1 di Elia Viviani e Tadej Pogacar vantano una tomaia realizzata in Engineered Knit 3D, che dà una sensazione simile a quando si indossa un guanto. La suola in carbonio anche in questo caso è progettata per sostenere il piede e trasmettere la forza ai pedali. Per la chiusura è presente un Boa IP1. La tendenza sempre maggiore è quella di costruire una suola molto rigida per trasmettere la forza, con una tomaia sempre più confortevole e un sistema di chiusura veloce e preciso in modo da regolarlo anche in corsa. Da non sottovalutare la possibilità, offerta da alcune aziende, di personalizzare la soletta interna per migliorare l’ergonomia e la dinamica della pedalata.

Assos Mille GT

Tecnicità e tanto comfort firmati Assos

24.10.2020
< 1 min
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I pantaloncini MILLE GT di Assos sono pensati per chi cerca il migliore comfort per le pedalate di tutti i giorni, infatti sono realizzati con un mix personalizzato di tessuti e sono dotati del famoso fondello del marchio svizzero con un design del tutto esclusivo.

I MILLE GT si avvalgono del tessuto Type.429 Titanio che vanta una grande durevolezza nel tempo. Fra le qualità principali di questo materiale ci sono anche la capacità di essere leggermente compressivo e l’elasticità elevata, che assicura una tenuta sulle gambe costante e confortevole in fase di pedalata. Il taglio regularFit rende questo pantaloncino più propenso alla comodità piuttosto che alla vestibilità estrema da gara. Questa caratteristica, abbinata al tessuto resistente ed affidabile, fanno dei MILLE GT il capo di abbigliamento targato Assos di riferimento per molti ciclisti.

Altro punto importante è il fondello MILLE EVO. Esso combina 8 millimetri di memory foam, il 3D waffle di colore nero con il sistema di traspirabilità KraterCooler, che è stato migliorato. Con queste caratteristiche il MILLE EVO è adatto a chi vuole passare più ore in sella in maniera confortevole.

Il pannello posteriore è realizzato utilizzando il design con bretella Y7 bibTech e la rete Stabilizator, che permettono di ottenere una struttura stabile e piatta che scompare tra le scapole. In questo modo il pantaloncino fornisce sostegno all’atleta e una tenuta uniforme. La parte frontale è dotata di sistema zeroWaist che permette un passaggio confortevole tra il pannello in tessuto anteriore e gli addominali. Per facilitare questa funzione è presente anche un bordo nastrato rinforzato a taglio a vivo.

Assos propone oltre all’edizione blackSeries anche la più vivace edizione caleumBlue, così da offrire più possibilità di abbinamenti dei colori.

Prezzo di euro 130,00

extremeracing.it

Look 795 Blade RS

Nuova Look 795 Blade RS, veloce e leggera

19.10.2020
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Look ha presentato di recente la nuova 795 Blade RS, la bicicletta più aerodinamica della gamma del marchio transalpino. Grazie alla lunga tradizione di Look nel produrre biciclette in carbonio la nuova 795 Blade RS si presenta ancora più versatile. Non a caso è la bici utilizzata dal Pro Team Nippo Delko One Provence.

La Look 795 Blade RS è disponibile anche nella versione Team Replica.
La Look 795 Blade RS nella versione Team Replica

Aero e più leggera

Oltre alle ottime doti aerodinamiche e di guidabilità, si è aggiunto un bel calo di peso: 300 grammi in meno rispetto alla versione precedente. Ora il telaio in taglia M pesa 1 chilogrammo con le stesse qualità di rigidità e reattività. Ma come hanno fatto i tecnici Look? Il nuovo 795 Blade RS è stato realizzato con il 63% di fibre ad alto modulo, mentre la versione precedente ne aveva il 32%. In pratica è stato raddoppiato. Questo ha fatto si che sono serviti meno strati di carbonio per avere la stessa rigidità ma con un peso inferiore. Inoltre in alcune aree strategiche è stata utilizzata una fibra ad altissimo modulo, per una rigidità maggiore.

La maggiore leggerezza è stata ottenuta anche grazie ad una nuova tecnica di costruzione chiamata EPS (Extended Polystyrene). Questa tecnica richiede due stampi per ogni taglia, infatti ne serve uno per la forma esterna del telaio e uno per quella interna. Al centro dell’EPS c’è una forma di polistirolo molto duro che viene rivestito con lo strato di fibra di carbonio. In seguito la forma di polistirolo viene rimossa lasciando così un telaio privo di imperfezioni come pieghe, porosità e parti deboli.

Ben visibile la curvatura dei foderi obliqui che beneficiano del sistema 3S Design
Ben visibile la curvatura del sistema 3S Design

Foderi curvi

La Look 795 Blade RS vanta la tecnologia 3S Design, che permette al carro posteriore di trasmettere con la massima efficienza la potenza al mozzo posteriore. Questo risultato è stato ottenuto grazie al disegno a curva dei foderi obliqui, che si piegano sotto la forza trasmessa la mozzo posteriore. In questo modo la ruota posteriore rimane sempre attaccata alla strada non perdendo mai aderenza.

Rimanendo in tema di aderenza, Look ha fatto si che sulla 795 Blade RS si possano montare pneumatici di larghezza fino a 30 millimetri. Come è ormai ben dimostrato, le coperture larghe permettono di viaggiare a pressioni più basse con un guadagno in termini di comfort e scorrevolezza.

Grande pulizia frontale grazie al manubrio che si regola facilmente tramite degli spacers
Grazie a degli spacers il manubrio si regola facilmente

Regolazione del manubrio

 La 795 Blade RS è compatibile sia con i gruppi meccanici che elettronici. Il manubrio e l’attacco manubrio permettono il passaggio di tutti i cavi internamente per la massima efficienza aerodinamica frontale. Look ha anche ideato degli spacers specifici per regolare l’altezza del manubrio. Inoltre sono disponibili sei taglie di attacco manubrio da 80 fino a 130 millimetri.

Il movimento centrale è un pressfit BB386, compatibile con assi da 24 e 30 millimetri. Ogni 795 Blade RS viene fornito con un movimento centrale Token Ninja BB386 montato con strumenti dedicati. Il corpo filettato del movimento Token è in alluminio mentre le aree pressfit sono prodotte con una combinazione PA più Fibra che garantisce maggiore robustezza e assenza totale di attriti. Il movimento centrale Token non è disponibile per il solo kit telaio, ma solo con bici completa.

Per quanto riguarda i prezzi il 795 Blade RS Disc è disponibile in quattro montaggi diversi a partire da 5.999,00 euro. 

Lapierre Aircode DRS, la bici senza compromessi

25.09.2020
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Più aerodinamica e meno pesante, tecnologia aerospaziale ma linee pulite: la nuova Lapierre Aircode DRS è davvero la bici del “compromesso zero”. I corridori della Groupama-Fdj l’hanno usata già all’ultimo Tour de France.

Lapierre
Lo sviluppo aerodinamico è avvenuto presso il TUE dell’Università di Eindhoven
Lapierre
Sviluppata presso il TUE di Eindhoven

Mai così aerodinamica

Quella appena nata è la terza generazione della Lapierre Aircode DRS, la prima con freno a disco. L’aerodinamica è centrale. Gli studi e lo sviluppo sono stati fatti presso il TUE (Technology University di Eindhoven) e in galleria del vento.

Il tubo obliquo rappresenta circa il 25% della resistenza e la forcella circa il 20%. Incide molto meno (circa il 10%) il tubo di sterzo. Per questo in Lapierre hanno lavorato molto sulle sezioni dei tubi e anche sul piantone. Telaio e forcella sono stati concepiti come un unico corpo proprio per far defluire l’aria

Si è lavorato sull’efficienza aerodinamica della bici, cioè quanto questa riesce a “scappare via”. Se infatti si fa un confronto con il vecchio modello si nota come la superficie d’impatto sia quasi la stessa, mentre migliora notevolmente lo scarico dell’aria, riducendo cioè le turbolenze. E’ questa la tecnologia DRS (Drag Reduction System).

Telaio: comfort sì, prestazioni anche

Le geometria della Lapierre Aircode DRS è legata all’aerodinamica. Tuttavia non è scomoda o estrema: piace anche ai triatleti. Alla base di tutto c’è un “raddrizzamento” del tubo piantone: dalla Xs alla M l’angolo misura 74°, mentre scende a 73,5° per le misure dalla L a XXL. Questo ha consentito di “accorciare” il top tube, soluzione apprezzata anche dagli scalatori. L’angolo di sterzo non scende sotto i 72° neanche nelle misure più piccole (73° nella M e 74 dalla L). Il carro misura appena 405 millimetri e si intuisce facilmente quanto la Aircode DRS possa essere reattiva e veloce.  

Il telaio è un monoscocca in carbonio UD SL, che utilizza 3 o 6 tipi di fibre di carbonio a seconda se DRS Ultimate o DRS. La versione più pregiata, Ultimate, risulta essere il 3% più rigida nella zona del movimento centrale e il 10% in quella del tubo di sterzo. Tuttavia è anche il 12% più flessibile e quindi più confortevole nella zona del carro. Questa è stata un’indicazione specifica dei corridori della Groupama-Fdj. Ebbene Lapierre con la scelta delle fibre giuste li ha accontentati.

I corridori della Groupama-FDJ l’hanno usata all’ultimo Tour de France
La Groupama-FDJ l’aveva già l’usata al Tour

Da segnalare una lieve asimmetria (impercettibile) nei foderi della catena. Perché questa scelta? Perché si ha la trasmissione, che necessita di spazio, sul lato destro e il freno a disco sul lato sinistro. E lo stesso vale per l’anteriore: anche la forcella ha un disegno leggermente più robusto nel fodero che ospita la pinza del freno. Il perfetto bilanciamento è assicurato.

E per il peso… operazione dieta!

La Lapierre Aricode Drs ha il Dna aero, ma come abbiamo detto è la bici del “compromesso zero”: quindi anche il peso è da record: 975 grammi nella taglia M incluse le parti in lega (collarino reggisella e vite, sedi dei cuscinetti per forcella e movimento…).

Grazie alla tecnologia GLP, Gravity Logic Project (che Lapierre ha ripreso dalle sue MTB) si è cercato di posizionare il peso il più possibile verso il basso così da abbassare il baricentro e migliorare la guida.  

Linee pulite per la Aircode DRS. Forcella e telaio sono un “blocco” unico
Forcella e telaio sono un “blocco” unico

Componenti made in Lapierre

Lapierre propone una novità assoluta: le ruote sulle versione 6.0 e 7.0 . Il brand francese ha infatti realizzato delle ruote in carbonio con criteri di scorrevolezza e aerodinamica moderni: sezione interna maggiorata (16 millimetri), forma “a goccia” e tubeless ready. I profili montati sulle due versioni della Aircode DRS sono rispettivamente da 38 e 50 millimetri con pesi di 1.514 e 1.584 grammi. Sulla Aircode DRS si possono montare coperture con sezioni fino a 28 millimetri.

Anche l’attacco manubrio è… fatto in casa: è in alluminio 7075 e nella parte inferiore vi passano i cavi di freni e comandi per questo non è reversibile e lo si trova da 90 a 120 millimetri. 

La piega invece è in carbonio, ma con rinforzi in lega nella zona dove si va a serrare l’attacco. Questa pesa 255 grammi nella misura da 42 centimetri di larghezza. Si può chiedere anche col manubrio da crono, l’Aero Bars Ski.

I prezzi vanno dai 3.059 euro della versione 5.0 (Shimano 105, 11v) ai 6.999 della 8.0 (Shimano Ultegra Di2, 11v).