KTM Alchemist subito bene. Oggi Fantini e domani Baroni?

08.01.2022
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Francesca Baroni arriva sorridente e sale sul pullman del Team KTM Alchemist. La incrociamo scendendone a nostra volta, dopo aver preso un caffè assieme a Simone Samparisi, team manager della squadra di Tirano. Dentro è un ribollire di cose da fare nel cuore del secondo giorno dei tricolori cross di Variano di Basiliano.

In strada, pedalando vorticosamente sui rulli, si sta scaldando Christian Fantini, che di qui a poco vincerà il titolo fra gli allievi di secondo anno. La giornata è limpida, ma all’ombra fa un bel freddo. Nonostante tutto, fra mattina e pomeriggio c’è un bell’abisso di condizioni. Nelle prime ore del giorno, la terra infatti è ghiacciata. Poi comincia a mollare attorno all’ora di pranzo. E solo nel pomeriggio, il sole riesce ad asciugarla. Questo, neanche a dirlo, rende difficile la scelta delle gomme. Lo stesso Fantini ammette che alla fine ha optato per la gomma da fango, ma che se avesse dovuto correre al mattino, avrebbe dovuto pensarci.

La Baroni ritrovata

Baroni è tricolore U23 in carica. L’anno scorso a Lecce arrivò nella scia di Alice Arzuffi, che a sua volta si portò a casa la maglia delle elite. Il sorriso con cui saluta fa pensare che la burrasca sia alle spalle ed è proprio Simone Samparisi a fare il punto della situazione.

«Sapevamo – dice – che Francesca non sarebbe stata subito vincente. Soprattutto perché a partire dall’incidente prima del Giro d’Italia, non ha più corso con continuità. Quindi le è venuta a mancare la base dell’attività su strada. Ma spero che il clima sia quello giusto, che si possa lavorare ancora bene e che scelga di rimanere con noi anche per il prossimo anno».

La strada è lunga

Il papà di Fantini gli sta accanto e lo riempie di consigli. Tanto che il figlio a un certo punto sbotta e gli dice: «Ancora a dirlo? Come se certe cose non le avessimo fatte cento volte…».

Poi il reggiano si volta. E mentre il figlio ha ripreso a pedalare, tocca ferro e dice che forse questa volta c’è caso che si vinca. Previsione azzeccata. Il ragazzo ha una struttura importante, pesa sui 75 chili, come ripete il padre, è tutto muscolo. La strada è lunga. Vincere un titolo italiano è bello, ma il livello internazionale è al momento impensabile.

«Ho letto quello che avete scritto su Bryan Olivo – ci ha detto stamattina Roberto Bressan, team manager del CT Friuli in cui corre il ragazzo – la verità è che ho deciso io di non fargli fare cross. Abbiamo i test. E i numeri dicono che può diventare forte su strada e in pista. Al mondo ci sono tre fenomeni, più Van der Haar che è un bel corridore. A quel livello non si arriva. Bisogna essere realisti…».

La bici di Francesca

Attorno al pullman della KTM Alchemist powered by Brenta Bikes fervono i preparativi. E così ne approfittiamo per farci spiegare da Samparisi come sia fatta la bici di Francesca Baroni, che nel frattempo sta facendo pranzo sul pullman.

Anche lei non sa con quali gomme correrà: dopo il sopralluogo delle 15 confermerà tuttavia la scelta delle Baby Limus di Challenge, come tutti gli altri del team. La particolarità della sua bici, fa notare Simone (che la descrive con dovizia di particolari nel nostro video) è la sella Selle SMP Glider.

«Lei è l’unica della squadra a usarla – fa notare Samparisi – mentre i ragazzi usano la F30 o la F20 e solo Fantini utilizza la Forma, ugualmente di Selle SMP. Da notare sulla sua bici anche il reggisella arretrato, che le permette di tenere il peso più indietro rispetto alla proiezione del piantone, mentre per quanto riguarda la guarnitura, usa una 40. Ai miei atleti do la possibilità di montare dalla 38 alla 42, ma è raro che se uno si trova bene, poi decida di cambiare. Magari ti capita il percorso più veloce, in cui c’è da spingere e allora metti la 42, ma per il resto con la 40 fai praticamente tutto. Anche considerando che dietro c’è un 10-36 e vai davvero dove vuoi».

E domani si balla

Il secondo giorno di gare ai campionati italiani di Variano di Basiliano prosegue. Ieri le staffette hanno premiato il Team DP66 del padrone di casa (Daniele Pontoni) e della Jam’s Bike di Buja, la squadra da cui sono partiti Jonathan Milan e suo fratello Matteo, oltre a un altro bel talento come Alice Papo.

Davanti a un camper della Gazprom-Rusvelo, Paolo Rosola sta rimettendo in sesto la bici con cui suo figlio ha centrato il quinto posto. Paola Pezzo fa capolino e saluta. Domani si sfideranno le categorie internazionali. C’è tutto per una domenica ad altissima e splendida tensione.