BOA, cosa c’è dietro quella chiusura con la rotella

07.07.2022
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Una rotella, un cavo e un sistema che hanno cambiato totalmente il modo di interpretare e usare la calzatura sportiva, anche quella per il ciclismo. BOA Fit System è questo e quello che vediamo applicato sulla scarpa è il risultato di un percorso che si evolve da più di 20 anni.

Siamo andati da Alessandro Manzato (Responsabile di produzione e sviluppatore della zona EMEA di BOA), nella sede europea di BOA, in Austria, alla scoperta di cosa si nasconda dietro il mondo della chiusura per la scarpa da bici.

La definizione di una scarpa e della sua chiusura (foto Boa)
La definizione di una scarpa e della sua chiusura (foto Boa)
Quali sono i fattori principali per sviluppare un sistema di chiusura per le calzature dedicate alla bicicletta?

Se ci riferiamo alle parti BOA, ci sono diversi fattori che analizziamo a fondo, come la potenza e l’efficacia di serraggio che il sistema fornisce, l’interfaccia, la sensazione e persino il suono. Tutti questi fattori contribuiscono all’esperienza complessiva dell’utente e alla percezione di un prodotto di alta qualità.

Quali sono gli obiettivi da raggiungere?

Un obiettivo chiave è sicuramente la durata, poiché BOA offre una garanzia a vita. Pertanto, dobbiamo testare i nostri sistemi nelle condizioni più difficili per ogni segmento e ambiente. Tuttavia, BOA Fit System non è semplicemente un dispositivo di chiusura, ma è uno strumento di precisione per la regolazione della vestibilità.

Come ci si arriva?

I componenti BOA, il quadrante, il cavo e le guide, richiedono specifiche configurazioni di allacciatura e costruzioni della tomaia, che sviluppiamo e testiamo internamente in modo proattivo, per migliorare la vestibilità e le prestazioni dei prodotti che adottano il sistema BOA.

La base che supporta il sistema di chiusura con due rotori (foto Boa)
La base che supporta il sistema di chiusura con due rotori (foto Boa)
Quanto tempo è necessario per creare un sistema di chiusura?

Dipende, non esiste un’unica regola. Generalmente è necessario un anno circa per le parti. Sono necessari fino a 24 mesi per progettare nuove piattaforme. I sistemi BOA sono unici e abbiamo dovuto sviluppare processi di ingegneria e qualificazione specifici. Si è reso necessario stabilire nuovi standard e requisiti (per il settore), sulla base dell’esperienza e delle conoscenze raccolte in oltre 20 anni.

Nel processo di sviluppo rientrano anche i test?

Durante la progettazione di una nuova piattaforma, eseguiamo più di 50 diversi test, in laboratorio e sul campo. L’obiettivo è quello di testare ogni componente raggiungendo il limite d’uso peggiore nell’applicazione e nell’ambiente previsti.

Si applica a mano (foto Boa)
Si applica a mano (foto Boa)
Ci sono delle componenti esterne che influiscono sull’efficienza e la performance di un sistema di chiusura? Ad esempio la qualità della tomaia?

Di sicuro, ma è proprio per questo che il nostro Fit System è molto più di un insieme di parti per stringere una tomaia. Le soluzioni BOA Fit si estendono alla costruzione della tomaia e alle configurazioni lace pull, perché non è solo come si attiva la chiusura.

Come nasce la tomaia giusta?

Collaboriamo con le aziende produttrici fino dalla creazione del concept iniziale, per fornire loro tutti gli input necessari per sviluppare un prodotto progettato per integrare perfettamente le nostre soluzioni di adattamento nel loro modello.

Eseguite anche delle prove interne?

Si, internamente esploriamo e testiamo le caratteristiche dei materiali e come influenzano il comportamento della calzatura. Ad esempio la rigidità e l’elasticità, due aspetti che possono influenzare la vestibilità e le prestazioni dei prodotti. Sviluppiamo delle conoscenze in merito, che mettiamo a disposizione dei partner del marchio.

Un macchinario che prova la tensione del cavo (foto Boa)
Un macchinario che prova la tensione del cavo (foto Boa)
Ci sono dei limiti di applicazione, oppure i Boa sono posizionabili ovunque?

In merito al posizionamento del quadrante, abbiamo linee guida chiare per ogni categoria di prodotto e caso d’uso. In base a queste forniamo delle posizioni consigliate per installare il quadrante, ad esempio per evitare punti di pressione sul piede, o per proteggere lo stesso quadrante dagli urti. Per quanto riguarda le applicazioni BOA in generale, nel corso degli anni abbiamo fissato requisiti molto precisi in termini di combinazioni di parti in ogni segmento.

Il Performance Fit Lab situato a Denver (foto Boa)
Il Performance Fit Lab situato a Denver (foto Boa)
Pensando alla performance dell’atleta, quanto influisce un sistema Boa di ultima generazione?

Vogliamo spingere le prestazioni ad un livello superiore. Per noi è fondamentale offrire ai nostri atleti delle performance fit solutions altissime, che consentano loro dare il massimo, con sicurezza e senza perdere di concentrazione.

Quali riscontri avete?

Abbiamo creato il Performance Fit Lab, il nostro laboratorio di biomeccanica dove testiamo con gli atleti i benefici biomeccanici delle nostre soluzioni di fit, analizzando agilità, velocità, potenza, precisione, resistenza e miglioramenti della salute. Nel Trail Run ad esempio, abbiamo già scoperto dati molto interessanti, così come nella categoria cycling, nella quale abbiamo osservato una migliore distribuzione della pressione dal piede alla suola.

Le S-Phyre (non l’ultima versione) customizzate per Van Aert
Le S-Phyre (non l’ultima versione) customizzate per Van Aert
Significa un maggiore comfort e più potenza a disposizione?

Esatto. Sono documentati dei miglioramenti nel trasferimento di potenza, ma è pur vero che siamo ancora all’inizio dello studio per rivendicare numeri specifici.

In termini di costi, quanto incide la soluzione Boa nel prezzo finale di una calzatura tecnica?

Di sicuro il costo di un sistema BOA non è paragonabile ai tradizionali sistemi di allacciatura. Il suo impatto varia a seconda della configurazione e del costo complessivo del prodotto a cui viene applicato. Ma l’esperienza che l’utente ottiene da un prodotto BOA è di un livello completamente diverso e una vestibilità unica, prestazioni più elevate. E non è tutto…

Cos’altro?

A tutto quello che è stato già detto, si unisce anche un serraggio preciso, che si traduce in una migliore adattabilità a ciascuna forma del piede, a favore di un comfort dalla qualità più elevata. Ultimo ma non meno importante, offriamo un eccellente servizio clienti in tutto il mondo.

Il modello Nimbl Exceed con i rotori Li2 (foto MarcinKin BOA)
Il modello Nimbl Exceed con i rotori Li2 (foto MarcinKin BOA)
BOA però non opera solo nel ciclismo. Quali sono gli altri settore d’interesse?

BOA è diventato uno standard nel ciclismo e nello snowboard, che è stata la prima categoria di applicazioni, era il 2001. In quel periodo vennero lanciati i primi scarponi da snowboard in assoluto con Vans e K2. Da allora sono successe molte cose e oggi BOA è affermata anche in segmenti extrasportivi, come ad esempio il Workwear. Questa è una delle nostre attività principali soprattutto in Europa e vediamo grandi potenzialità in altri segmenti che stiamo attualmente sperimentando, come Trail Run, Outdoor, Alpine e Court Sports. D’altra parte, le nostre applicazioni non si limitano alle calzature e offriamo soluzioni di vestibilità anche per caschi e applicazioni mediche come i tutori.

BOA

BOA Li2, sinonimo di precisione della calzata

19.05.2022
4 min
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I rotori BOA sono un componente della calzatura e uno strumento che aumenta la qualità del fitting. I rotori ed il sistema di chiusura (un insieme complesso che va bel oltre le rotelle esterne) sono diventati con il tempo anche un’icona per molti utilizzatori delle diverse categorie, che battezzano la qualità della scarpa tecnica anche grazie alla presenza di quelle rotelle che hanno cambiato la scarpa da bici (e non solo).

La sede BOA di Denver (@BOA)
La sede BOA di Denver (@BOA)

BOA, la logica che fa la differenza

La chiusura BOA è spesso identificata in maniera semplicistica, ma non c’è solo la rotella esterna alla calzatura. Ci sono i cavi ed il meccanismo di ancoraggio alla tomaia, ci sono i rotori ed i loro design. Questo pacchetto è il risultato di una ricerca complessa che mira anche a far “lavorare” in maniera ottimale la tomaia, senza snaturare le peculiarità della calzatura. E poi c’è il rapporto tra l’azienda che produce le scarpe, la stessa BOA e i processi di sviluppo nei quali sono coinvolti anche i corridori professionisti. Tra le squadre supportate tecnicamente c’è il team Bora-Hansgrohe tra gli uomini e Canyon//Sram Racing tra la compagine femminile, solo per citare due esempi.

Il Performance Fit Lab situato a Denver (@BOA)
Il Performance Fit Lab situato a Denver (@BOA)

Li2, top di gamma e ultimo nato

Come per le versioni che l’hanno preceduto, anche nel caso del sistema Li2 abbiamo una base, ma diverse configurazioni che si adattano al meglio alle varie necessità e categorie di calzature. Si argomenta comunque un sistema al top del listino, soprattutto in fatto di resa tecnica. BOA Li2 ha tre varianti. E ci sono anche quelle in alluminio, una sorta di Limited Edition.

Li2 e il “vecchio” IP1 a confronto
Li2 e il “vecchio” IP1 a confronto

Un occhio ai materiali

Il sistema Li2 è realizzato riducendo i materiali in fase di produzione. BOA Li2 è più leggero rispetto al passato (se messo a confronto con il precedente IP-1), più aerodinamico e con una chiusura più efficace. Ogni sistema BOA è il risultato della partnership che esiste tra il marchio proprietario della scarpa e il reparto R&D di BOA Fit System. Un pacchetto non è semplicemente preso e messo sulla calzatura, ma è oggetto di studio e personalizzazione, in base al design, ai materiali utilizzati per la tomaia e la suola.

Li2, come è fatto

Ogni configurazione è formata da più parti e ognuna svolge una funzione ben precisa: la prima è una base integrata nella tomaia che supporta la rotella. Sotto la base troviamo una cartuccia con il meccanismo micrometrico che permette di avvolgere e rilasciare il cavo (interessante notare anche la capacità del sistema Li2, che consente l’alloggio di 40 cm di cavo, non pochi). Quest’ultimo può essere in Dyneema e Poliestere (TX4), oppure in acciaio Inox rivestito in nylon (CS2). Infine c’è una guida che è adattata al design della scarpa e alla tomaia.

La chiusura offre un’enorme facilità d’azione, con una leggera pressione per bloccare il cavo. Oppure si tira il rotore per sbloccare. Inoltre Li2 può girare nei due sensi, orario e antiorario, senza pericolo di danneggiare il blocco interno. La rotella ha uno spessore e un diametro maggiorati, con il perimetro in TPU, molto resistente anche ad eventuali colpi esterni e con un grip che aiuta l’aggiustamento quando si è in movimento. Semplice ed intuitivo, pratico e performante, sostenibile nelle diverse fasi di produzione che si ammodernano passo dopo passo, questo è BOA Fit System.

BOA

Boa, una limited edition in alluminio

18.12.2021
5 min
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Il sistema di chiusura Boa Li2 di ultima generazione è caratterizzato da una grande facilità di utilizzo, ha dimensioni compatte e lo troviamo anche in una versione in alluminio. Quest’ultima è sviluppata per le calzature con una sorta di cocept limited edition, come ad esempio le Gaerne G.Stilo Gold Rush.

La Gaerne G.Stilo Gold Rush con il rotore Boa Li2 in alluminio satinato
La Gaerne G.Stilo Gold Rush con il rotore Boa Li2 in alluminio satinato

Il boa dorato per una Gaerne unica

Il rotore nella versione standard e quello in alluminio hanno le medesime funzioni, ma il sistema di chiusura in alluminio ha quel non so che di particolare, non solo in fatto di estetica. La sensazione è di utilizzare un prodotto con una consistenza maggiore, più rigido e capace di sopportare maggiormente le incurie dell’utilizzo su strada. In realtà si tratta di un progetto che adotta un’unica piattaforma di sviluppo e che trova l’unica differenza in quello che vediamo e che identifichiamo come il simbolo della chiusura Boa, cioè la rotella. Proprio il rotore è solo l’iceberg di un sistema più complesso che ha cambiato il modo di interpretare e disegnare la calzatura sportiva.

I due rotori sono in linea, ma hanno un sistema di tiraggio del cavo differenziato
I due rotori sono in linea, ma hanno un sistema di tiraggio del cavo differenziato

Semplice, longevo e sostenibile

Boa Li2 è il riferimento per quanto concerne una veloce regolazione della calzata. Nella sua semplicità, il sistema riduce le contaminazioni da sporco, polvere e da tutti gli agenti esterni che possono condizionare il funzionamento del meccanismo interno. Inoltre, il suo funzionamento semplificato, immediato e micrometrico, gli permette di essere un riferimento quando è necessario regolare la calzata durante la pedalata.

Rispetto ai modelli precedenti,  Li2 impiega meno CO2 per la costruzione, riduce i materiali di scarti e riutilizza parte di quelli prodotti.

La Gerne G.Stilo “nuova” con il rotore Boa Li2, a confronto con la versione precedente, dotata del sisitema di chiusura IP-1, sempre Boa
La Gerne G.Stilo “nuova” con il rotore Boa Li2, a confronto con la versione precedente

Che cos’è Boa

La calzatura che vediamo (e che indossiamo) è di fatto l’ultimo step di un percorso che fa collimare le necessità del brand che produce la scarpa (come ad esempio Gaerne) e Boa, che fornisce il sistema della chiusura. Boa non è solo un sistema che abbina la rotella ed un cavo semplicemente applicato sulla tomaia, ma è un progetto che a monte vede un ricerca approfondita e studia il comportamento dei diversi materiali della tomaia e dello shape della scarpa. A conferma di quello che scriviamo, c’è il legame con molti atleti pro che hanno contribuito allo sviluppo dei vari sistemi e la particolarità del laboratorio Performance Fit Lab, nell’head quarter di Denver.

Come è fatto e come funziona

Boa Li2 è composto dalla rotella esterna (che può essere con tre design diversi) che ingloba una cartuccia dove il cavo è riavvolto. La stessa cartuccia è anche lo strumento di aggancio alla baionetta che integrata nella tomaia. E poi c’é il cavo, che in base al “concept calzatura” può essere in Dyneema/poliestere, oppure in acciaio inossidabile rivestito in nylon.

Con il rotore in alluminio anodizzato, oppure con il Boa in composito, le funzioni non cambiano: si spinge in basso per fissare, si gira in senso orario per stringere e in quello anti-orario per allentare e customizzare il fitting grazie alle micro-regolazioni, si tira verso l’esterno la rotella per rilasciare. In caso di incidente, colpi e rotture, la rotella Boa può essere sostituita.