Ciclismo indoor, analogie e differenze: sentiamo Cigala

12.03.2022
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Matteo Cigala, ex corridore o ancora corridore: dipende dai punti di vista! Italiano, trapiantato in Irlanda, Matteo è un preparatore ma anche uno dei più forti ciclisti indoor al mondo. Ha preso parte anche al mondiale su Zwift.

All’inizio aveva provato per conoscere meglio il suo strumento di lavoro, il rullo, poi con la pandemia c’è stato il boom. «Pensate – racconta Cigala – che le gare che avevo proposto alla Federciclo irlandese erano diventate l’evento sportivo maggiore dell’isola. Si gareggiava il sabato mattina. E da lì in poi è stato un crescendo».

Di certo il mondo del ciclismo indoor è enorme e meno scontato, molto meno scontato, di quel che si possa pensare. Non è solo salire su un rullo e pedalare forte. C’è molto di più: tecnologia (del rullo e dei rilevatori), realtà virtuale e gare hanno rivoluzionato questo settore… Anche se forse sarebbe meglio dire che lo hanno creato, visto che non esisteva fino a pochi anni fa. Almeno non in questa misura. E si capisce anche perché molti pro’ eseguano alcune sessioni di allenamento proprio sui rulli.

Matteo Cigala è stato un dilettante di ottimo livello. Adesso è un preparatore e un granfondista di spicco
Matteo Cigala è stato un dilettante di ottimo livello. Adesso è un preparatore e un granfondista di spicco
Matteo, che analogie ci sono con il ciclismo su strada?

In molti pensano che si tratti di pedalare su un rullo e via. Ma bisogna invece conoscere bene la piattaforma sulla quale si sta facendo l’attività. Bisogna conoscere il percorso, gli avversari, gli strumenti. Di analogia c’è il fatto che si pedala e si fa fatica. 

Cosa significa conoscere il rullo?

Devi sapere come reagisce il rullo alla potenza che esprimi. Le “power up” che sono delle “fortune” (dei bonus, ndr) quando passi sotto un arco di un Gpm, di un traguardo volante… ti danno dei piccoli vantaggi da sfruttare in determinati momenti. Per questo dico sempre che devi essere un tutt’uno col tuo avatar.

Non è un semplice rullo, ma si parla di “realtà virtuale”…

Per esempio si sente la scia. Come? Diminuisce la potenza richiesta per stare in quel gruppo o mantenere quella velocità. Una gara virtuale non è una “crono” come molti pensano. C’è tattica.

Che tipo di corridore è quello indoor?

Certamente è un corridore esplosivo, un atleta che sa trarre il massimo in determinate tempistiche e che sa capire il momento in cui attaccare. Anche perché non puoi vedere il linguaggio del corpo, cioè guardare in faccia un rivale per capire come sta.

L’avatar: per Cigala è ben più di un disegno, bisogna “sentirlo” in qualche modo. La differenza coi vecchi rulli è tutta lì
L’avatar: per Cigala è ben più di un disegno, bisogna “sentirlo” in qualche modo. La differenza coi vecchi rulli è tutta lì
Ci sono molte variabili?

Sì e sono variabili realistiche e per capirle bisogna avere esperienza. E’ come in un videogioco di F1, non è che la prima volta giochi subito al livello massimo.

Ti alleni e vai anche su strada: come adatti i “due ciclismi”?

Sì, sì… vado anche su strada. Recentemente ho vinto la Medio Fondo della Strade Bianche. C’è una bella differenza. Su strada le gare sono più lunghe, su Zwift si parla di un’ora circa. E anche la pedalata è diversa.

Ecco, in che cosa è diversa? Facciamo un paragone nel fare una salita su strada e indoor…

Su strada sicuramente si va un po’ più agili. E questo succede sia negli allenamenti che in corsa. E forse io faccio meno fuorisella. Sul rullo invece la pedalata è diversa: non ci sono buche, non ci sono curve e il rullo trasmette (e richiede) sempre la tua potenza. Continuamente, non c’è sosta. La cadenza è un po’ più bassa, la potenza più alta e costante appunto. Non fluttua.

Wattaggi: che differenza c’è?

Non dico che sono gli stessi, ma sono molto simili. In volata, o comunque negli sforzi che vanno dai 3” ai 20” sono più bassi perché non usi al massimo anche la parte alta del corpo. Mentre sono più alti per gli sforzi dai 30” ai 2′ proprio perché tutto è più fluido, non ci sono buche, curve… Mentre oltre i 10′, subentrano altri fattori come la ventilazione.

Van der Poel oltre ad essere un uomo immagine di Zwift, usa spesso questa piattaforma per allenarsi (Foto C. Vos)
Van der Poel oltre ad essere un uomo immagine di Zwift, usa spesso questa piattaforma per allenarsi (Foto C. Vos)
La ventilazione?

E’ uno dei fattori fondamentali per performare indoor. Se, come me, lavori spesso sui rulli (3-4 volte a settimana; 2 anche d’estate) devi investire sull’ambiente in cui fai il tuo allenamento. E per investire non intendo in denaro, o almeno non solo. Intendo curare il tuo ambiente.

E come deve essere la stanza in cui si pedala?

Sicuramente fresca ed areata. Io per esempio faccio la mia attività indoor in una stanza vetrata che si può aprire moltissimo (come si nota nella foto di apertura, ndr). Pensate che c’è quasi la stessa temperatura esterna. In più ho il ventilatore Wahoo che è molto valido. Per farla breve: io raramente sudo. Di sicuro per terra non c’è il classico laghetto di sudore da rulli.

Con l’abbigliamento come ci si veste?

Pantaloncino corto e maglia traforata. Ho sempre un asciugamano che appoggio sul manubrio o, molto più spesso, su un “mobiletto” al mio fianco, dove ci sono anche i gel e la borraccia.

Bene, hai introdotto anche il discorso dell’alimentazione. Come ci si regola?

Si corre per un’ora circa. Mangio tre ore prima. Ma non molto. Cerco di ingerire carboidrati e cibi glicemici: quindi riso o pasta, ma poca. E poi aggiungo una barretta se ne sento il bisogno. Prima del via prendo un gel e in gara assumo un gel e un mix di carboidrati nella borraccia. Al mondiale, che è stato un po’ più lungo, ho preso tre gel, ma solo acqua nella borraccia. Poi ognuno ha le sue abitudini e le sue strategie. Per gare meno importanti e allenamenti chiaramente mangio meno.

E’ chiaro: l’intensità dello sforzo fa variare molto il dispendio energetico…

Per il mondiale sono stato sui rulli per quasi due ore: 40′ di riscaldamento e un’ora e un quarto di gara, che era lunga 55 chilometri. Lì, ho cercato d’ingerire 70-80 grammi di carboidrati all’ora, che è una dose molto elevata. 

Servono grandi quantità di carboidrati in relazione alla breve durata per rendere al massimo in una gara indoor visto lo sforzo violento
Servono grandi quantità di carboidrati in relazione alla breve durata per rendere al massimo in una gara indoor visto lo sforzo violento
Quanto fuorisoglia si fa mediamente in una gara su Zwift?

Dipende molto dalla gara, dal livello, dal percorso… Spesso si è sotto la soglia, anche se di poco, ma ci sono anche diversi periodi di 1′-3′ anche in Z5-Z6 (le intensità più elevate, ndr). 

Puoi darci qualche numero?

Il mondiale, per esempio, è durato un’ora e 15′. Ho tenuto una cadenza media di 78 rpm (alla Strade Bianche è stata di 87 rpm). Ho passato il 22% in Z1; il 27% in Z2; il 16% in Z3; il 12% in Z4; l’8% in Z5, il 9,4% in Z6 e il 5,8% in Z7. In pratica il 36% del tempo è passato tra soglia (Z3-Z4) e fuorisoglia (Z5, Z6, Z7), questo in rapporto ai watt. Questa percentuale scende al 22% se si fa riferimento alle frequenze cardiache.

Altri accorgimenti particolari, Matteo?

Come ho detto l’esperienza conta moltissimo. Io per esempio cerco di rendere molto stabile il mio rullo e ci metto un peso. Mentre per guadagnare delle piccole percentuali di watt sgonfio un po’ la gomma per avere quell’”effetto molla” quando si pedala fuori sella o si sprinta.

Jarvis, dal rullo al coaching in casa il passo è breve

30.10.2021
4 min
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Jarvis è molto più di un semplice rullo da allenamento indoor. E’ un vero e proprio sistema di allenamento interattivo, supportato da un coach, con un approccio scientifico che rivoluziona il concetto di indoor training.

Ad aiutarci a carpire le innovazioni di questo programma di allenamenti HTT e della filosofia di MagneticDays in merito è proprio il titolare Marco Sbragi.

«La vera anima di tutto il sistema – dice – è la nuova filosofia di allenamento che noi proponiamo sfruttando le caratteristiche innovative che ha lo strumento. E’ un binomio. Tramite dei professionisti con un approccio scientifico, basato sui numeri sulle misurazioni possibili lavorando in un ambiente sempre uguale a se stesso».

Molto in sinteesi, lo schema del coaching previsto da MagneticDays
Molto in sinteesi, lo schema del coaching previsto da MagneticDays

Un laboratorio in casa

Acquistando Jarvis o noleggiandolo, si porta dentro le mura di casa un vero e proprio laboratorio in cui potersi allenare per raggiungere obbiettivi precisi. Dotato di wifi integrato, consente di collegare lo strumento a dispositivi fissi e mobile, attraverso cui monitorare costantemente ed in tempo reale lo stato di avanzamento della sessione di allenamento. Fornendo indicazioni dettagliate sui parametri essenziali di ogni workout (Forza, Potenza, Frequenza naturale della pedalata Frequenza cardiaca), facilmente consultabili e valutabili dall’utente.

«Noi il Jarvis lo consideriamo un laboratorio – spiega Sbragi – attraverso il quale poter lavorare sulla fisiologia degli utenti e dando il “cosa fare” che è il grande valore. Diamo una nuova filosofia di allenamento basandoci sulle caratteristiche dell’atleta, sui suoi valori effettivi e sugli obbiettivi. Per poi seguirlo passo a passo nella sua realizzazione. Questo è MagneticDays».

MagneticDays Jarvis
Il rullo Jarvis si può acquistare o noleggiare: sul web tutte le spiegazioni in merito
MagneticDays Jarvis
Il rullo Jarvis si può acquistare o noleggiare: sul web tutte le spiegazioni in merito

Coach e dati sviluppati

Ogni allenamento viene pensato e scritto per il singolo utente dai Coach MagneticDays, sulla base del binomio valutazione/erogazione dei carichi allenanti.

«Il coach ha un collegamento diretto con l’utilizzatore – rilancia Sbragi – tutto parte da un briefing, dove ci si conosce, poi viene fatta una prima fotografia dell’utente attraverso un test. Dopodiché c’è un nuovo contatto dove viene commentato il test. E poi vengono erogati i primi allenamenti che l’utente segue in automatico».

Il contatto tra utente e allenatore è diretto e sempre in continua evoluzione. Ed è proprio il coach che, impostando gli allenamenti e i parametri da remoto, va a interagire con il rullo sulle resistenze e sulle durate. Il miglioramento e il risultato sono i veri obbiettivi del programma.

«Ogni sei allenamenti al massimo – spiega Sbragi – c’è una verifica per adeguare gli avanzamenti dell’utente. C’è un monitoraggio costante della sua evoluzione. E gli allenamenti sono sempre mirati. Quando c’è una verifica di analisi e comparazione con gli allenamenti precedenti. C’è un ulteriore contatto con il coach».

I 2 jarvis e i pacchetti

I due rulli in vendita sono MD Jarvis a 2.150 euro e MD Jarvis light a 1.400 euro. Quest’ultimo condivide la stessa macchina, ma meno accessori come fascia cardio, batteria, pacco pignoni. Sono previsti 2 anni di garanzia e, inclusi nel prezzo di acquisto, ben 12 allenamenti personalizzati HTT (del valore commerciale di 150 euro).

E’ disponibile anche la formula Smart Rent, che permette di usufruire al 100 per cento del prodotto attraverso una rateizzazione mensile e senza vincolarsi all’acquisto. La durata del noleggio è di 25 mesi per MD Jarvis (costo prima rata di 200 euro, poi 75 per le successive 24). Oppure 15 mesi per Jarvis Light (costo prima rata di 200 euro, poi 75 per le successive 14).

magneticdays.com

Tacx NEO 2T Smart: l’indoor diventa simulazione pura

29.10.2021
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Progettato per simulare nel modo più realistico e silenzioso un’uscita all’aperto, il Garmin Tacx NEO 2T Smart è uno strumento ideale per gli allenamenti indoor. Il cicloergometro abbassa i decibel e aumenta la potenza, con un monitoraggio preciso della prestazione e della potenza espressa.

Il NEO 2T Smart si avvale di innovativi componenti hardware al neodimio per la più alta esperienza di simulazione. L’ultimo arrivato della linea Tacx, che raggiunge la Neo Bike Smart, è compatibile con diverse app per l’allenamento. Grazie ad esse, l’atleta rivive la sensazione di una strada di montagna su ghiaia o quella di una via acciottolata di pavé. 

L’asse è stato ridisegnato ed è compatibile con un vasto numero di biciclette con freni a disco
L’asse è stato ridisegnato ed è compatibile con un vasto numero di biciclette con freni a disco

Novità e prestazioni

I progettisti dell’azienda sono partiti da un’attenta ricerca ingegneristica, che ha portato a trovare il punto di massima prestazione sotto tutti gli aspetti.

L’asse posteriore ha un nuovo disegno, così da rendere il prodotto compatibile con un vasto numero di biciclette con freni a disco. I nuovi magneti aumentano la stabilità generale del NEO 2T Smart, contribuendo a diminuire il rumore e le vibrazioni che si generano durante l’utilizzo.

Il motore offre più potenza e genera livelli di resistenza più elevati. Misura i dati con precisione e con un margine di errore che si limita all’1%. Inoltre sopporta una coppia più alta su esercizi a basse cadenze ed elevata potenza.

Per aiutare gli atleti a migliorare la distribuzione dei watt e le prestazioni in bicicletta, il cicloergometro è dotato di sensori capacitivi a destra e sinistra, così da monitorare in modo accurato l’azione di entrambe le gambe durante la pedalata.

Sensori capacitivi a destra e sinistra monitorano in modo accurato l’azione di entrambe le gambe
Sensori capacitivi a destra e sinistra monitorano in modo accurato l’azione di entrambe le gambe

Allenamenti indoor

Garmin Tacx NEO 2T Smart reagisce istantaneamente alle variazioni di velocità o inclinazione per creare la simulazione di un allenamento outdoor più realistica possibile. Questo dispositivo integra anche un’inerzia dinamica e un’inerzia di massa. Queste controllano il peso del ciclista e la potenza da lui espressa. In questo modo si esprime una resistenza adeguata e si simula la corretta velocità in base alla giusta pendenza.

Infine, la simulazione della discesa: quando connesso alla rete elettrica, il prodotto imita accuratamente le dinamiche che si riscontrano su strada quando si scende.

Tramite il software Tacx, è possibile affrontare i mondi di Zwift, e sfruttare i piani di allenamento strutturati, gareggiare contro avversari connessi in rete, caricare tracce GPS, guidare su mappe 3D e creare addirittura le proprie tabelle di allenamento basandosi sui dati di pendenza, potenza, frequenza cardiaca o FTP.

Garmin Tacx NEO 2T Smart è disponibile nei migliori punti vendita ad un prezzo consigliato al pubblico di 1.299,00 Euro.

garmin.com/tackx

FM-Store, la pedana mobile per l’allenamento indoor

11.09.2021
2 min
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FM-Store, brand di Imola dello studio Freschi & Magnani, nato dalla passione per la lavorazione del legno e per la passione verso la bicicletta ha sviluppato una speciale pedana.
L’azienda emiliano-romagola ha osservato il mondo del ciclismo, specialmente quello dell’allenamento indoor, quindi i rulli. Studiando questo settore ha notato un problema comune per tutti gli utenti, vale a dire la staticità dei rulli. Quel che FM-Store ha pensato è di rendere l’esperienza di allenamento a casa più simile possibile ad un’uscita su strada, con quella “instabilità” che richiede l’equilibrio dell’andare in bici.

Una soluzione efficace

Si sa quanto è difficile uscire per un allenamento serale, soprattutto ora che l’autunno incombe e le giornate si accorciano. I rulli diventano, quindi, l’alternativa ideale ad una pedalata su strada, magari nel traffico, soprattutto grazie alle nuove tecnologie di bike training.

Ma per simulare una vera uscita, con tanto di movimento della bici mancava qualcosa. Come risolvere quindi il problema della staticità dell’allenamento indoor? FM-Store ha ideato una pedana, costruita con pannelli in multi-strato fenolico di grande qualità e robustezza, lavorati con il centro a 5 assi, nel cui mezzo sono stati implementati dei cuscinetti che assecondano il movimento naturale dell’atleta. Questa struttura si muove in tutte e tre le direzioni, longitudinalmente, lateralmente e anche in profondità per rendere l’esperienza di pedalata il più realistica possibile. Un’esperienza che riguarda anche il sistema neuromuscolare implementando l’efficienza dell’allenamento.

La pedana mobile FM-Store segue i movimenti del ciclista e simula la strada ancora meglio
La pedana mobile FM-Store segue i movimenti del ciclista e simula la strada ancora meglio

Funzionamento

La bici viene legata a questa ingegnosa pedana con dei nastri specifici. Anche i rulli vengono agganciati ad essa, la caratteristica principale della pedana è che è adattabile a qualsiasi tipologia di rullo e bicicletta. Questa soluzione offre un continuo allenamento delle capacità coordinative che si perdono nell’allenamento statico indoor.


Altra soluzione molto interessante e a dir poco innovativa, studiata apposta per il lavoro sui rulli, è la pedana isometrica, strumento che permette di allenare in maniera specifica la forza.

«L’isometria è la massima contrazione muscolare senza movimento», ci spiega Francesco Trebbi di 3B Training, questa pedana, ideata da lui, abbinata alla pedana di FM-Store permette un allenamento completo in tutti i fondamentali del ciclismo. Ed è questo che fa la vera differenza.

FM-Store