Freddo estremo: come mi vesto, Omar Di Felice?

08.01.2021
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Un ciclista nel bel mezzo delle distese del Canada, in pieno inverno. Chissà che freddo? Chissà come si sarà vestito? Ebbene a quel ciclista, Omar Di Felice, abbiamo chiesto proprio queste cose. L’ultracycler laziale è esperto di climi estremi. Le sue avventure sono ormai celebri: Nord America, Mongolia, Scandinavia, Alpi… Con il suo aiuto abbiamo cercato di capire come ci si veste quando fa molto freddo, perché a quanto pare non si tratta solo di coprirsi.

Di Felice ormai con pochi gradi sopra lo zero non usa i guanti (foto Sestili, anche in apertura)
Di Felice in azione (foto Sestili, anche in apertura)

Sentire freddo all’inizio

«In effetti – dice Di Felice – è più complesso di quel che si possa immaginare. Ma prima bisogna definire il concetto di freddo, perché un conto è fare un allenamento dalle nostre parti e un conto è intraprendere un’avventura estrema. La tecnologia ci mette a disposizione dei capi che prima non c’erano e non è un caso che oggi i pro’ non siano più fermi per due mesi come in passato. 

«La regola principale è quella di vestirsi a strati e di farlo in base al clima e a quello che si deve fare. Se ci sono zero gradi e devo fare un lungo lento mi vestirò in un modo; se devo fare un lavoro ad alta intensità in salita mi vestirò in un altro. In questo caso l’obiettivo è quello di evitare di sudare in vista della discesa. Per questo quando si esce bisogna mettere in preventivo di sentire un po’ di freddo in partenza. Quella prima mezz’oretta di freddo, fino a quando il metabolismo non va a regime, ci serve a non sudare troppo dopo. E’ fondamentale. Molti partono sin troppo coperti, basandosi sulla differenza di temperatura che c’è tra interno ed esterno. In questo modo ci si vestirà sempre troppo».

Il vestiario invernale Uyn. Di Felice sta contribuendo allo sviluppo dei materiali
Di Felice sta contribuendo allo sviluppo dei materiali Uyn

L’approccio mentale conta

«Anche nelle avventure più estreme, con 15-20°C sotto zero, la mia tecnica è quella di sentire freddo all’inizio. Un vero pugno in faccia in quel caso. Ma il trucco è quello di regolare lo sforzo per riuscire a riscaldarsi quanto prima. La mia zona di lavoro è una Z2 alta – Z3 bassa, questa mi consente di tenerla per lungo tempo e di non fare fuori giri nei quali accumulo acido lattico, perché poi dovrei rallentare e questo significherebbe raffreddarsi. Può succedere che magari appena partito vada un po’ più forte per scaldarmi un po’ prima, ma dopo 10′-15′ mi metto a regime.

«Questi pero sono casi estremi. Dalle nostre parti non bisogna avere paura di prendere freddo, non si va incontro a rischio di congelamenti. Al massimo non avrò quella sensazione di benessere nell’andare in bici, mi faranno un po’ male mani e piedi, ma non ci sono rischi concreti.

«Conta poi l’approccio mentale – riprende Di Felice – Piove: esco o non esco? Oggi la tecnologia dei capi ci consente di fare 4 ore sotto l’acqua senza problemi, sta quindi a noi decidere se inforcare la bici o no. Non è un motivo tecnico, ma mentale. A me il freddo piace, ma non è che non lo senta, solo che mentalmente non sono reticente. In certe situazioni sono consapevole che da quando attaccherò i pedali sarà una lotta, ma non è un problema».

Le scarpe invernali Shimano MW7
Le scarpe invernali Shimano MW7

Estremità protette

E allora come si veste Omar Di Felice quando fa freddo? Ricordiamo che intorno agli zero gradi ormai lui è temprato ed esce come se fosse primavera o quasi!

«Per prima cosa copro le estremità: mani, piedi, punta del naso. Sono i recettori del freddo e che mandano i segnali al resto del corpo. Per questo uso un sottocalza di lana merino per i piedi. Più o meno la stessa cosa per i guanti: un paio invernali e in caso di temperature molto basse un sottoguanto sempre in lana merino.

«Il mio abbigliamento è Uyn, marchio che, soprattutto nell’intimo, è performante vista sua esperienza nello sci. Quindi giubbino e calzamaglia che sto sviluppando proprio con loro. E’ importante che non ci sia troppa aria tra intimo e giubbino, perché questa tende a raffreddarsi e a raffreddare il corpo. Una volta c’erano queste giacche larghe che sventolavano super pesanti e addosso eri congelato ugualmente.

«Per quel che riguarda gli accessori, uso scarpe invernali, le Shimano MW7. A tal proposito non capisco perché si cambi il vestiario e non le scarpe d’inverno. Hanno una struttura e un’imbottitura diversa. Sono pressoché eterne, visto che si usano per un breve periodo dell’anno. Inoltre grazie a queste non metto il copriscarpa, neanche a -15°C. Poi non manca lo scaldacollo, che alzo e abbasso a seconda delle esigenze e corpo anche la punta del naso. In testa fascia o cappellino sottocasco. Attenzione, il sottocasco, che sia fascia o cappellino, vanno tolti quando si fa una salita, sempre per evitare che si bagnino con il sudore. Vanno rimessi nella tasca o, meglio ancora, nella borsetta, queste ormai sono comode, minimal e per allenarsi vanno bene».

Infine una chicca: «Utilizzo anche delle creme a base di burro di karite, ma solo se il freddo è davvero intenso per preservare la pelle. E della normale crema tipo Nivea dopo una giornata al gelo».

Alé Warm Jersey

Alé R-EV 1 Clima Protection, i capi all’avanguardia

05.01.2021
3 min
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La collezione R-EV 1 Clima Protection di Alé comprende una serie di capi che vantano una serie di soluzioni all’avanguardia per pedalare a lungo in diverse condizioni climatiche. Si va infatti da modelli adatti a temperature sotto zero fino ai più miti 18 gradi. In questo spazio poniamo l’accento su alcuni capi della collezione.

Aerodinamica e calda

Partiamo dalla parte alta con la Warm Race Jersey (foto di apertura), una maglia a maniche lunghe che vengono realizzate con un tessuto innovativo, che offre comfort, stile e prestazioni grazie alla struttura a canali aerodinamici che diminuisce il drag. Per la parte del busto è utilizzato un tessuto compatto e levigato, che permette un’aderenza elevata al corpo, come se fosse una seconda pelle. La Warm Race Jersey è una maglia calda, protettiva e traspirante sulla schiena, grazie all’inserto garzato in tessuto strutturato. Il range di temperature per cui è indicata va dai 6 ai 12 gradi.

Alé Velocity Wind G
La maglia Alé Velocity Wind Jersey
Alé Velocity Wind G
La maglia Alé Velocity Wind Jersey

Tessuto in Graphene

Un’altra maglia presente nella collezione R-EV 1 Clima Protection è la Velocity Wind Jersey, una maglia dalle caratteristiche molto innovative. Per realizzarla è stato usato un tessuto con il Graphene naturale che favorisce una maggiore interazione fra il corpo e il tessuto stesso. Proprio i tessuti sono stati testati in camera climatica e in galleria del vento. Il risultato è una maglia aerodinamica che dissipa il calore nei vari punti del corpo. La Velocity Wind Jersey è stata pensata per massimizzare l’efficienza aerodinamica, proprio per questo è stato utilizzato il tessuto Aero Mini RIb GZ sulle maniche. Questa maglia è indicata per giornate con temperature che vanno dai 10 ai 16 gradi.

Alé Thermo Vest
Lo smanicato multifunzione Thermo Vest
Alé Thermo Vest
Lo smanicato multifunzione Thermo Vest

Il multifunzione di Alé

Alé ha pensato anche a un capo che va ad integrare le maglie in maniera intelligente. La Thermo Vest è un capo multifunzione pensato per avere una protezione maggiore dal freddo. Può essere utilizzato in qualunque parte dell’anno insieme ad altri capi.

Clima Be Hot Bibtights
Il pantalone lungo Clima Be Hot Bibtights
Clima Be Hot Bibtights
Il pantalone lungo Clima Be Hot Bibtights

Con Alé gambe asciutte

Per quanto riguarda le gambe troviamo due capi diversi: il Clima Be Hot Bibtights e il Clima Winter Bibshorts. Il primo è pensato per le giornate più fredde, infatti è indicato per temperature che vanno dai -3 a 6 gradi. Il Clima Be Hot Bibtights è dotato di protezioni anteriori e posteriori con membrana antivento. Inoltre, è presente un inserto impermeabile a fondo gamba che può essere usato sopra ai copriscarpe per una maggiore protezione dall’acqua.

Clima Winter bibshorts
Il pantaloncino impermeabile Clima Winter Bibshorts
 Clima Winter Bibshorts
Il pantaloncino impermeabile Clima Winter Bibshorts


I Clima Winter Bibshorts sono dei pantaloncini corti indicati per le giornate con temperature che vanno dai 6 ai 12 gradi. Grazie alle termonastrature sulle cuciture principali offrono un’alta protezione dalla pioggia e dall’umidità. Il taglio con cui sono realizzati protegge completamente l’intera coscia.

alecycling.com