Vuelta, secondo test in montagna. Remco contro Vingegaard?

31.08.2023
4 min
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Si torna in salita. Dopo l’esibizione di Evenepoel sabato scorso ad Andorra, la Vuelta propone oggi l’arrivo al Pico del Buitre (Observatorio Astrofísico de Javalambre), dopo 10,9 chilometri di salita con una media dell’8 per cento e passaggi al 16.

Il verdetto di sabato ha fatto vedere come in realtà i big fossero tutti lì: il solo a non essere riuscito a tenere il passo dei primi è stato Geraint Thomas, arrivato a 47 secondi e salvato da sicuro naufragio dall’aiuto del compagno Bernal. Remco invece è parso in grande spolvero, al punto da lasciarsi dietro Vingegaard con un’azione fulminea ai 200 metri dal traguardo di Arinsal. Se però la vittoria di tappa poteva essere un’opzione prevedibile, data la tipologia dell’arrivo, forse Evenepoel non aveva messo in conto di indossare così presto la maglia di leader.

«Non era affatto previsto prendere la maglia di leader così presto – ha ammesso il belga nella conferenza stampa del dopo tappa – per cui ora dovremo stabilire una tattica intelligente e decidere se vogliamo mantenerla».

Seconda vittoria di tappa consecutiva ieri per Kaden Groves, che batte Filippo Ganna
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Il traguardo volante

Per il momento le cose gli stanno andando bene, al punto che durante la quinta tappa è andato anche a caccia di un traguardo con abbuono a 10 chilometri dall’arrivo.

«Ho visto la UAE Emirates arrivare al gran completo – ha spiegato il leader della corsa – e ho pensato che Ayuso avrebbe provato a guadagnare qualcosa. Ecco perché sono entrato in prima persona. Però ogni secondo conta. Il Giro si è deciso con 14 secondi tra i primi due, non si lascia nulla, soprattutto se non costa grossi sforzi. La cosa più importante è che sia andato tutto bene nelle ultime due tappe e che tutti abbiano tagliato il traguardo sani e salvi».

Oggi però non ci sarà tanto da scherzare: il secondo arrivo in salita della Vuelta promette di essere esigente.

«E’ il secondo grande confronto in montagna – ha detto Evenepoel – immagino che ci sarà battaglia, ma non so assolutamente cosa aspettarmi. Penso che questa salita possa fare al caso mio, ma contro i migliori corridori del mondo dovremo stare attenti. Spero soprattutto che una fuga possa andare fino in fondo».

La tappa odierna della Vuelta arriva all’Observatorio Astrofísico de Javalambre, con un finale davvero cattivo
La tappa odierna della Vuelta arriva all’Observatorio Astrofísico de Javalambre, con un finale davvero cattivo

Largo agli sfidanti

Roglic scalò queste salite nel 2019, per questo nel clan della Jumbo-Visma sembrano tutti abbastanza tranquilli. Lo sloveno arrivò sesto sulla vetta di Teruel e si lasciò dietro Pogacar per 30 secondi. Questa volta Primoz si trova a 43 secondi da Evenepoel e ad Andorra il compagno di squadra Vingegaard è parso leggermente superiore, ma anche lui deve recuperare 37 secondi che non sono pochi.

Oggi sulle strade del Pico del Buitre c’è da aspettarsi che corridori come Ayuso, Mas, Vlasov o Uijtdebroeks proveranno a essere della partita, mentre noi aspettiamo di vedere all’opera Damiano Caruso (già in fuga ad Andorra), con una punta di curiosità per Lenny Martinez, che nel 2021 di questi tempi vinceva il Giro della Lunigiana e sabato ad Andorra è arrivato settimo con tutti i migliori. Inaspettatamente al terzo posto in classifica, a soli 17 secondi dal leader belga, il giovane corridore del team Groupama-FDJ misurerà sicuramente le sue ambizioni.

Roglic già oggi potrebbe attaccare, ma quali sono gli equilibri in casa Jumbo-Visma?
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Sopravvivere e non perdere

La tappa di oggi verso l’Osservatorio Javalambre termina con una salita di 10,9 chilometri con una pendenza media dell’8 per cento. Dopo due tappe per velocisti e doppietta di Groves, ci sarà di nuovo da salire.

«E’ una salita finale difficile, a gradini – dice Evenepoel – una tappa dura, durissima. Termina con 30-40 minuti di salita piuttosto ripida. Non necessariamente per corridori estremamente esplosivi, quindi mi va bene. Anche ad Andorra si è trattato di circa mezz’ora di scalata. Dovremo stare attenti soprattutto a Vingegaard, il miglior scalatore del mondo. Guarderò la sua ruota più del solito. Speriamo che parta una bella fuga per la vittoria di giornata, mentre vedremo cosa fare con la maglia. Sopravvivere e non perdere tempo, questa è la cosa più importante».