VdP a Tokyo: lo show sarà in Mtb, ecco perché

19.03.2021
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VdP c’è sempre. Accendi la Tv in inverno e lo vedi dominare nel ciclocross, in primavera fa la storia nelle corse d’un giorno e nelle tappe, d’estate… Già, d’estate? L’olandese ha già detto chiaro e tondo che il suo obiettivo dell’anno sono le Olimpiadi, ma in sella a un altro tipo di bici, la mountain bike. I valori ci sono, ha vinto in Coppa del mondo e più volte è sembrato l’unico in grado di contrastare il re delle ruote grasse, lo svizzero pluriolimpionico e pluriridato Nino Schurter. Tuttavia è chiaro che il Van der Poel che illumina gli occhi degli appassionati su strada fa pensare che quella scelta riguardante Tokyo potrebbe anche essere stata prematura.

Dopo l’iride juniores del 2013, promise il passaggio al cross e fu di parola
Dopo l’iride juniores 2013, promise il passaggio al cross e fu di parola

Strada troppo dura

Davide Cassani il percorso di Tokyo lo ha già ben stampato nella memoria, si può anzi dire che ormai da più di un anno ogni suo ragionamento sia dedicato alla fatidica giornata del prossimo 24 luglio, quando la gara maschile su strada sarà l’evento centrale del primo vero giorno di gare olimpiche. Nessuno più di lui può quindi giudicare se la scelta di VdP sia stata giusta: «E’ un percorso difficile e su quel tracciato Mathieu non sarebbe stato l’uomo da battere. Non dico che non avrebbe avuto chance, ma sulla carta c’è gente più accreditata di lui. Una virtù del campione olandese poco considerata è che conosce benissimo i suoi pregi e i suoi difetti, lavora per limitare questi ultimi, ma sa ragionare anche in loro funzione e lo scorso anno si è visto bene».

Quando?

Proviamo a fare un piccolo salto indietro. Molti si stupirono della sua assenza ai mondiali di Imola, ma VdP sapeva di non avere la gamba giusta per affrontare al meglio quel tracciato e decise, proprio in base alla sua forma che era sì buona ma non al massimo, di puntare tutte le sue cartucce sul Giro delle Fiandre, che poi effettivamente ha vinto. E’ un campione che sa dosarsi in base ai percorsi. Ad esempio non lo vedo tra i grandi favoriti per la Sanremo, poi sappiamo tutti che la Classicissima premia spesso campioni che alla vigilia non avresti accreditato di grandi chance.

Probabilmente Van der Poel punterà sulla gara olimpica di Mtb avendo giudicato la strada poco adatta a lui
A Tokyo, Van der Poel punterà alla gara di Mtb
Quindi ha fatto bene a puntare sull’oro olimpico nella Mtb annunciando la sua scelta con larghissimo anticipo?

Van Der Poel è un corridore molto lungimirante, lo è sempre stato. Ricordo che nel 2013, quando vinse il titolo mondiale junior su strada a Firenze, disse che avrebbe puntato tutto sul ciclocross e i fatti gli hanno dato ragione. Se fa una scelta, la fa a ragion veduta.

Si pone però un problema: anche un campione come Van der Poel avrà bisogno di riabituare la gamba a un mezzo e un gesto tecnico diverso da quello del ciclismo su strada…

Infatti io non credo che andrà al Tour, neanche per affrontare solamente qualche tappa. Sono più propenso a pensare che cercherà di mettere fieno in cascina nel periodo delle classiche, sparerà tutte le sue cartucce e poi inizierà la preparazione per Tokyo. Non basta riprendere la gamba, non bastano gli allenamenti, avrà anche bisogno di qualche necessario test agonistico in Mtb. VdP ha una grande intelligenza, avrà valutato bene entrambi i percorsi olimpici, su strada e in Mtb (ricordiamo che le due gare si svolgeranno nello spazio di 48 ore, ndr). E poi avrà fatto la sua scelta, giudicando quello offroad più adatto alle sue caratteristiche. Sicuramente anche quella gara sarà spettacolare, come sempre quando VdP sale in sella.