Mathieu van der Poel si era allenato alla perfezione per questi mondiali, ma il sogno o il progetto si è fermato nella notte di vigilia. L’olandese infatti è stato arrestato dalla polizia locale a seguito di un incidente nel suo hotel. La notizia arriva dall’emittente belga Sporza, secondo cui Van der Poel avrebbe avuto un alterco con dei bambini che avevano bussato con insistenza alla sua porta.
Le conferme al via
Stamattina al via da Helensburgh, Van der Poel ha confermato brevemente la vicenda, eliminando ogni forma di condizionale.
«E’ vero – ha detto – c’è stata una piccola lite con dei vicini rumorosi, ma qui sono piuttosto severi. Dopo tutte le procedure, sono tornato nella mia stanza alle 4 in punto. Non è certo l’ideale. E’ un disastro, ma non posso farci nulla. Farò il meglio possibile. Non ho riposato, correrò con l’adrenalina. Non è stato certo divertente, ma è successo e devo farci i conti».
La dinamica
Quanto alla dinamica dell’incidente, la vicenda ha i tratti dell’incredibile e coinvolge un atleta di punta che la notte prima di un campionato del mondo avrebbe diritto e bisogno di dormire. Sia benedetto l’isolamento degli azzurri nel loro hotel fuori dal mondo.
«Ieri sera – ha raccontato Mathieu – sono andato a letto presto e dei bambini nel corridoio hanno ritenuto necessario bussare continuamente alla mia porta. Dopo alcune volte ho finito la pazienza. E’ possibile che non gli abbia chiesto molto gentilmente di fermarsi. Per questo qualcuno ha chiamato la polizia».
La polizia
La polizia del New South Wales conferma che un uomo di 27 anni è stato arrestato sabato sera nell’hotel di Sydney dove si trova la squadra olandese. La denuncia vede due capi di imputazione per aggressione. L’uomo è stato poi rilasciato e ha avuto la libertà su cauzione a condizione di comparire in tribunale martedì. A Van der Poel sarebbe stato anche sequestrato il passaporto.
«Intorno alle 22,40 (sabato 24 settembre 2022) – recita il comunicato della polizia – un uomo era in un hotel della Grand Parade, Brighton-Le-Sands, quando sarebbe stato coinvolto in un alterco verbale con due ragazzine di 13 e 14 anni. L’uomo le avrebbe spinte entrambe: una è caduto la a terra, mentre l’altra è finita contro un muro riportando un lieve sfregamento al gomito. La direzione dell’hotel ha chiamato la polizia. Gli ufficiali del comando dell’area di polizia di St George sono intervenuti e hanno arrestato un uomo di 27 anni».
Impossibile correre
Mathieu stamattina era alla partenza da Helensburg, ma si è ritirato al rifornimento a 230 chilometri dall’arrivo. Era impossibile che oggi potesse correre. Impossibile che trovasse le serenità e la concentrazione necessarie. Il suo mondiale è finito nel momento dell’arresto, solo che ancora non lo sapeva. O ha sperato che non fosse vero.
Un vero peccato. Per Mathieu e per la corsa, che ha perso un sicuro protagonista. L’episodio sarà certamente sviscerato e raccontato meglio nelle prossime ore, ma pone in evidenza quanto sia delicato l’equilibrio psicologico di un atleta di alto livello che si prepara per una sfida altissima e ha bisogno attorno a sé dell’ambiente ideale per mantenere la concentrazione e spingerla al limite.
Van der Poel avrebbe potuto chiamare i tecnici della nazionale o il personale dell’hotel. Ha commesso la leggerezza di comportarsi come avrebbe fatto ciascuno di noi, cadendo nel tranello di portare la sua tensione nella conversazione improvvisata in quel corridoio. La polizia ha applicato la legge con severità inflessibile.