Van Aert inquadra il 2025: zoom su Fiandre e Roubaix?

01.01.2025
4 min
Salva

Il Belgio del ciclismo trattiene il fiato per conoscere il programma di gare di Wout Van Aert (in apertura immagine Instagram/Visma-Lease a Bike), che sarà svelato il 14 gennaio durante il media day della Visma-Lease a Bike a La Nucia, in Spagna. La partenza di Merijn Zeeman ha tolto dal tavolo l’artefice dell’insolito schema 2024, che venne poi vanificato dalla caduta alla Dwars door Vlaanderen. Eppure in questo estremo rincorrere la condizione perfetta, sono tanti quelli che temono un’altrettanto insolita programmazione.

La caduta di Van Aert alla Dwars door Vlaanderen che compromise la primavera 2024
La caduta di Van Aert alla Dwars door Vlaanderen che compromise la primavera 2024

Via dall’Italia

Lo scorso anno Van Aert rinunciò alla Strade Bianche e la Sanremo per farsi trovare al massimo al Fiandre e alla Roubaix. In un’intervista commentò il fatto che essere ciclisti professionisti significhi ormai essere professionisti anche della noia, passando giorni e giorni in altura e rinunciando a due gare che già in passato lo avevano visto protagonista assoluto. E del resto fu proprio a causa di quel periodo supplementare in altura che Van Aert prese parte alla gara dell’incidente. Si trattava di scegliere fra Gand-Wevelgem, Harelbeke e Dwars door Vlaanderen. La prima cadeva nella finestra temporale in cui il ritorno dall’altura offre più disagi che vantaggi e per questo si optò per la seconda e la terza. La Attraverso le Fiandre sarebbe stata l’ultimo test fra l’altura e il Giro delle Fiandre, si trasformò invece nella tomba della sua primavera.

La caduta, di cui si è parlato per gli effetti e poco per la dinamica, ha tenuto banco a lungo in Belgio. Quel tratto, ritenuto pericoloso, era stato tolto dal percorso del Fiandre ma non da quello della corsa di preparazione. Raccontano i presenti che prima di abbattersi violentemente sull’asfalto, Van Aert abbia raggiunto volando un’altezza mai vista in una gara di biciclette. E che Alaphilippe, passato poco dopo sul posto, si sia ritirato per la violenza della scena e il ricordo del suo incidente alla Liegi del 2022.

Nel 2020 Van Aert vinse strade Bianche e Sanremo, dove batté Alaphilippe in volata
Nel 2020 Van Aert vinse strade Bianche e Sanremo, dove batté Alaphilippe in volata

L’altura in extremis

La squadra non ha mai rinnegato la scelta e questo fa pensare che potrebbe farla nuovamente. Tiesj Benoot, che aveva seguito lo stesso cammino di Van Aert, ammise di aver avuto al Fiandre una giornata eccellente. E anche i tecnici hanno ammesso che Van Aert ci sarebbe arrivato con il giusto peso e con i migliori valori. Anche se di fatto non ci è mai arrivato e non ha potuto lottare per la Strade Bianche e ancor di più la Sanremo che avrebbero dato – in caso di esito positivo – ben altro sapore alla sua primavera.

La domanda del pubblico e degli addetti ai lavori è dunque se Van Aert ripeterà lo stesso schema o rimetterà mano al programma. La sfida nella sfida fra gli allenatori è quella di arrivare alle grandi classiche del Nord passando per uno stage tardivo in quota, che però ovviamente costringe a grandi rinunce: le due classiche italiane potrebbero essere nuovamente escluse dal programma del campione.

Roglic e Van Aert sul Teide: un’immagine di febbraio 2021. Wout corse poi Tirreno e Sanremo prima del Nord
Roglic e Van Aert sul Teide: un’immagine di febbraio 2021. Wout corse poi Tirreno e Sanremo prima del Nord

Comunque un’impresa

Lette da qui, potrebbero essere questioni da derubricare con uno sbadiglio. In Belgio invece attorno a Van Aert c’è come sempre un seguito oceanico che si interroga ossessivamente sui tempi del ritorno e il livello che ritroverà. Basti pensare che dal momento in cui il belga ha annunciato il debutto nel cross di Loenhout, la prevendita dei biglietti è schizzata alle stelle, ben più di quello che sarebbe accaduto se la sola star fosse stata Van del Poel. Dodicimila tagliandi acquistati online, cui se ne sono aggiunti 3.500 venduti sul posto, che con 15.500 presenti hanno stabilito il record assoluto di biglietti venduti in uno dei cross più classici del Belgio.

Il belga non fa mistero che nei prossimi quattro mesi per lui esistano soltanto due corse – il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix – e per certi versi viene da condividerne il pensiero. Fino a qualche anno fa la domanda non era se le avrebbe vinte, ma quando. In realtà Van Aert ha compiuto trent’anni e non ci è ancora riuscito. La causa principale è stata la sfortuna, poi ci sono stati alcuni problemi meccanici e soprattutto avversari enormi. Anche per il miglior Van Aert certe corse non sono scontate. Al Fiandre dovrà vedersela con Pogacar e Van der Poel, che sembrano volare sotto un cielo tutto loro. Mentre nella Roubaix che sembra adattarglisi molto meglio, avrà bisogno che le cose vadano nel modo giusto dal primo all’ultimo chilometro. Non sarà l’altura a dargli la certezza di riuscirci, non c’è logica nell’affrontare certe corse. Per vincerle e scrollarsi di dosso una profezia che sa tanto di ossessione, dovrà comunque realizzare un’impresa.