Schwarzsee, in Svizzera si brinda al giorno di Albanese

17.06.2025
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La seconda tappa del Tour de Suisse porta il nome di Vincenzo Albanese, 28 anni, che sul traguardo di Schwarzsee centra la prima vittoria WorldTour. Il giorno dopo la vittoria di Gregoire, la gara a tappe elvetica proponeva ugualmente un percorso vallonato con circa 2.700 metri di dislivello, con salite brevi e impegnative come il Guggisberg, l’Heitenried e il Rechthalten. Strappi da classiche, prima di affrontare gli ultimi chilometri di salita verso il traguardo.

«Mi sentivo bene fin dall’inizio – ha detto il toscano – il mio ruolo oggi era quello di aprire la strada a Madis Mihkels, ma negli ultimi due chilometri Quinn Simmons e altri ragazzi hanno attaccato e io li ho seguiti. Poi ho visto che mancavano 200 metri al traguardo e mi sono lanciato a tutta velocità verso l’arrivo. Questa è la mia prima vittoria WorldTour e vedremo cosa succederà nei prossimi giorni».

La fuga dei tre che ha condizionato la seconda tappa dello Svizzera
La fuga dei tre che ha condizionato la seconda tappa dello Svizzera

L’attacco di Simmons

Tre corridori in fuga dall’inizio. Silvan Dillier, Jonas Rutsch e Mauro Schmid, che non hanno mai superato i due minuti di vantaggio. Sulla salita del Guggisberg, Dillier si è arreso. Il gruppo ha fatto il forcing sull’Heitenried, con la Tudor Pro Cycling in testa per fiaccare i velocisti. Schmid ha lasciato indietro il compagno di fuga Rutsch, ma pochi chilometri dopo, anche lui si è arreso. E’ stato a quel punto che la EF Education-EasyPost ha preso l’iniziativa, per lanciare Madis Mihkels. Mentre erano quasi certi che il gruppo fosse lanciato verso lo sprint, Jan Christen è partito a due chilometri dal traguardo e con lui si è avvantaggiato Quinn Simmons. L’americano ha giocato davvero bene la sua carta, ma è calato, consegnandosi alla rimonta di Albanese, che ha vinto dando la sensazione di non aver neppure speso tutto.

«Devo ringraziare i miei compagni di squadra – ha detto Albanese – che hanno fatto un lavoro fantastico dall’inizio alla fine. Sono davvero felice. Christen ha attaccato quando mancavano circa due chilometri all’arrivo e Neilson Powless ha chiuso il gap. Poi nell’ultimo chilometro Quinn Simmons e un altro corridore hanno attaccato, io ho seguito l’americano e poi ho sprintato negli ultimi 200 metri».

Vincenzo Albanese è nato a Salerno, ma sin da piccolo si è trasferito il Toscana. Correrà con la Ef fino al 2027
Vincenzo Albanese è nato a Salerno, ma sin da piccolo si è trasferito il Toscana. Correrà con la Ef fino al 2027

Il momento d’oro del team

La squadra si è presa cura di lui per tutta la giornata. Negli ultimi 20 chilometri, Vincenzo e i suoi compagni di squadra hanno preso il controllo del gruppo, posizionando l’italiano e il velocista Madis Mihkels sulla testa della corsa e assicurandosi che tutti i fuggitivi venissero ripresi. Il piano iniziale prevedeva che Albanese aprisse la strada al compagno, ma quando sono iniziati gli attacchi sulla salita verso il traguardo, Vincenzo è rimasto calmo. E’ saltato sulle ruote degli attaccanti, si è fatto largo, ha accelerato e ha vinto la corsa.

«Con la squadra mi trovo molto bene – ha detto Albanese – abbiamo anche vinto a Gippingen tre giorni fa con Powless. Questo è un momento importante per noi perché tra due-tre settimane inizia il Tour de France, quindi tutto bene. Ora vediamo cosa succederà nei prossimi giorni».

Per il toscano si tratta della prima stagione con la Ef Education-EasyPost, dopo il primo assaggio di WorldTour lo scorso anno con la maglia della Arkea-Samsic. L’italiano non vinceva una corsa dal Tour du Limousin del 2022, quando ancora correva con il Team Eolo-Kometa. L’anno scorso, Albanese non ha preso parte ad alcun Grande Giro, così che la sua ultima partecipazione a una grande corsa risale al Giro d’Italia del 2023. La squadra americana non ha ancora diffuso la lista dei candidati alla partenza del Tour, ma certo una tappa al Giro di Svizzera, su un arrivo comunque impegnativo, è la conferma che Albanese è al punto giusto.