La Bernocchi in volata con Van Aert: Albanese racconta

03.10.2023
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«Sono felice e anche un po’ emozionato di essere sul podio accanto a un fenomeno come Van Aert. Arrivare secondo dietro di lui è quasi come vincere». Parole di Vincenzo Albanese, secondo ieri alla Coppa Bernocchi, che si è ritrovato al fianco di un mostro sacro come Wout Van Aert.

“Alba” ha tenuto testa al grande campione belga. Quella sul rettilineo di Legnano è stata una volata lunga, di potenza, fatta da gente veloce, ma non da velocisti puri. E sì perché per arrivarci allo sprint, quei bestioni bisognava tenerli anche sul Piccolo Stelvio. E il corridore della Eolo-Kometa, ma anche il bravo Andrea Bagioli, ci sono riusciti.

La Jumbo-Visma voleva corsa dura e ha impostato un ritmo alto per tagliare fuori i velocisti puri… e non solo
La Jumbo-Visma voleva corsa dura e ha impostato un ritmo alto per tagliare fuori i velocisti puri… e non solo

Secondo, ma…

La Coppa Bernocchi si conferma gara selettiva e infatti davanti arriva un drappello di corridori che, come accennato, non sono proprio dei velocisti. Van Aert, lo stesso Albanese, Bagioli, Hirschi… E ci arrivano per merito soprattutto del forcing della Jumbo-Visma.

«Ho fatto questa gara nel 2016 – ha detto Albanese – e posso dire che siamo andati fortissimo. Qui si arrivava sempre in volata. Un gruppo di 50-70 corridori si giocava la corsa. Si apriva il gas per davvero negli ultimi due giri. Ieri invece siamo andati forte sin da subito.

«Io ho i miei riferimenti e vedo che le gare durano sempre 20′-30′ in meno. La Bernocchi era una gara che superava le quattro ore e mezza, ora si va di poco sopra le quattro ore… E il percorso è lo stesso».

La volata

Ma veniamo al nocciolo della questione: la volata a ruota di Van Aert. Una volata lunga, che ha visto Benoot tirare forte per Van Aert. Wout alla sua ruota. E dietro Bagioli e Albanese che facevano a spallate per prendere posizione alle spalle del belga.

«Non c’era molto da fare con quella gente lì – ha spiegato Albanese – con Bagioli abbiamo fatto a spallate. Magari in quel momento se fossi stato più tranquillo e gli avessi lasciato la posizione, avrei preso meno vento, avrei risparmiato qualche energia. In questo modo avrei avuto quel 2-3 per cento di forza in più e chissà che non lo avrei impensierito un po’ di più. Ma sia chiaro: Wout è più forte. Perché vinca io, o sbaglia qualcosa lui o… sbaglia qualcosa lui!».

Però è anche vero che, proprio perché è Van Aert, se fra te e lui c’è un altro avversario, parti con una bici di distanza in più. Senza contare che poi lo devi anche rimontare e saltare! La grinta di Albanese, ma anche di Bagioli, nel contendersi quella ruota era dunque più che giustificata.

«Esatto – ammette Albanese – l’idea era proprio quella di non lasciargli ulteriore spazio. Ma come ho detto, con gente così c’è davvero poco da inventarsi. Benoot ha tirato fortissimo, non so di preciso a quanto andasse, ma di sicuro eravamo ben sopra i 60 all’ora. Poi Van Aert è partito ed è andato via di forza, di potenza pura. Ha fatto una progressione mostruosa.

«In quei casi per un attimo, tra te e te, pensi che stai facendo una volata con Van Aert, poi torni concentrato su ciò che devi fare. Pensi a come batterlo, anche se è difficile, e che finisca tutto il più presto possibile».

A Legnano, la 104ª Coppa Bernocchi vede: 1° Van Aert, 2° Albanese, 3° Bagioli
A Legnano, la 104ª Coppa Bernocchi vede: 1° Van Aert, 2° Albanese, 3° Bagioli

Mai mollare

Albanese lascerà la Eolo-Kometa a fine stagione, ma i rapporti sono buoni, tanto è vero che continuerà a cercare la vittoria per ringraziare il team per la fiducia di questi tre anni. Vincenzo continua ad inanellare piazzamenti. E lo fa sia in gare più piccole che in quelle più grandi come Bernocchi ieri. Segno che il corridore c’è. E’ l’italiano con più top 10…

«Quest’anno è così – ha detto Albanese – non ho fatto moltissime gare, credo che chiuderò a 44, poche… Dopo l’italiano sono stato tre mesi lontano dalle corse e uno intero senza bici. Ma quando ho corso, ho corso per fare bene. Ora prenderò parte alle Tre Valli Varesine, poi Gran Piemonte e le ultime due in Veneto a metà ottobre. Spero di regalare una vittoria alla squadra».