Prima volata di Milan al UAE Tour: «Uno sprint da pistard»

18.02.2025
4 min
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Il suo collo stantuffava (come ci ha abituato) veloce quanto le sue gambe. Giusto ieri, Jonathan Milan si è aggiudicato la prima tappa del UAE Tour, dominando il complicato arrivo di Liwa Palace. Gli ultimi 1.300 metri erano un crescendo di pendenza, con gli ultimi 250 al 6,9 per cento. Roba da acido lattico solo a sentirne parlare! «E con l’acido lattico Milan ci sa fare», dice subito ficcante Pino Toni, il preparatore con cui commentiamo lo sprint emiratino.

Uno sprint che ha visto protagonista addirittura Tadej Pogacar. Anzi, lo sloveno è stato importantissimo nell’economia dello sprint stesso. Il corridore della Lidl-Trek ha duellato con Jasper Philipsen, la ruota veloce più forte del momento. Lo scontro tanto atteso è arrivato al dunque. Poi il belga è stato declassato per uno scarto sulla linea d’arrivo, ma poco cambia. Jonny lo aveva sverniciato.

Tappa “tranquilla” nella prima parte in pieno deserto
Tappa “tranquilla” nella prima parte in pieno deserto
Pino: 1.580 watt massimi nello sprint, 1.070 watt medi nei 45” finali e 45,4 chilometri orari. Questi i dati Velon. A te un commento a braccio libero.

Che dire: è andato forte! Molto bravo. Io credo che Milan abbia azzeccato molto bene il rapporto, oltre ad avere un’ottima gamba, questo è ovvio. Ha sfruttato l’agilità.

Quell’agilità che l’anno scorso in qualche occasione gli è stata vicina…

Nonostante fosse salita, aveva davvero un’ottima cadenza. Io credo fosse anche al di sopra delle 100 rpm. E poi ha avuto una grande resistenza. Una resistenza all’acido lattico, tipica di chi va in pista. Ha saputo mantenere a lungo lo sforzo massimale.

Una volata da pistard dunque: che rapporto ha usato Milan?

Secondo me l’ha fatta con un 17 dietro, più o meno. Quindi aveva anche la catena abbastanza allineata, dritta. Un altro piccolo vantaggio: meno attriti, più scorrevolezza. Anzi, è buono che non l’abbia rotta!

Guardate quanto tirava il rettilineo finale. Si è trattato davvero di uno sprint di forza
Guardate quanto tirava il rettilineo finale. Si è trattato davvero di uno sprint di forza
Scherzi…

No, no, davvero… Una volta, quando facevano gli sprint certi “bestioni” o le partenze da fermo, le corone grandi si “sfogliavano”, si aprivano verso l’esterno. La scelta del monocorona ci sta, la condivido.

Milan aveva perso un uomo, si è guardato attorno, poi ecco l’attacco di Pogacar…

Di fatto gli ha tirato la volata. Milan aveva perso il suo uomo e senza Tadej si sarebbe trovato avanti troppo presto. Almeno un centinaio di metri Tadej glieli ha coperti. Milan gli si è messo a ruota e poi gli altri hanno fatto lo sprint dietro di lui. Tutto perfetto.

Quando Pogacar si siede, Milan quasi si ferma e “riparte”…

Tadej si vedeva che non è uno sprinter, era compostissimo ancora. Vero, Milan riparte e credo che il picco di quei 1.580 watt li abbia fatti in quel momento: in quelle 4-5 pedalate e 3”. Ha spinto forte, forte. Nulla da dire.

Persino Pogacar è arrivato con la lingua di fuori. Da ieri Tadej sa che per la Sanremo avrà un rivale in più
Persino Pogacar è arrivato con la lingua di fuori. Da ieri Tadej sa che per la Sanremo avrà un rivale in più
Ieri arrivo che tira forte e Milan che vince lo sprint. Qualche giorno fa in Spagna, alla Valenciana, aveva fatto secondo in cima ad una salita di oltre 2 chilometri, basta ricordare che aveva vinto Buitrago. Cosa significa tutto questo?

Che è in forma. Ma una bella forma, non un picco di pochi giorni: Milan ha una condizione generale molto buona. E questo gli consente di recuperare molto bene questi sforzi.

E questa condizione si può portare fino alla Sanremo?

Dunque alla Sanremo manca circa un mese, se fa le gare giuste io credo proprio di sì.

Il suo calendario dice che dopo UAE Tour farà la Kuurne-Bruxelles-Kuurne, la Tirreno e quindi la Sanremo…

Tutte intervallate di una settimana l’una dall’altra. Direi che è un avvicinamento perfetto. Alla Tirreno deve fare tre volate: prima, seconda e ultima tappa, e poi può gestire gli sforzi. Potrà fare davvero bene. Jonny sta bene… e si vede.