Petilli diventa “professore di ciclismo” e sull’addio di Piva…

26.11.2023
4 min
Salva

Simone Petilli (foto Instagram in apertura) prepara il 2024, forte del carico di corse fatto nel finale di stagione. Un altro anno, il quarto, da correre insieme con la Intermarché-Circus-Wanty, orfana di Valerio Piva. Non è però l’unica novità per il lombardo, perché da qualche giorno ha annunciato che diventerà “professore di ciclismo” un progetto parallelo che ha portato avanti nel corso degli anni. 

«Non l’ho mai raccontato a nessuno – racconta Petilli – ma in questi anni ho portato avanti il mio percorso di studi. Lo avevo interrotto al termine della maturità, quando ancora ero dilettante. Ho voluto concentrarmi sul ciclismo al 100 per cento per passare professionista e così è stato. Poi dopo 3 o 4 anni da corridore mi è venuta voglia di riprendere, è vero che un ciclista tra allenamenti e trasferte è spesso impegnato, ma poi nel pomeriggio si ha del tempo libero».

La Intermarché nel 2024 avrà una grande matrice italiana con ben quattro corridori, da sx: Busatto, Rota, Colleoni e Petilli
Oltre a Petilli la Intermarché nel 2024 avrà altri tre corridori italiani, da sx: Busatto, Rota e Colleoni

Due lauree

Il tempo libero Petilli lo ha impegnato rimettendosi sui libri e conseguendo prima la laurea triennale in Scienze Motorie, e poi la magistrale in Scienza e Tecnica dello Sport. Un percorso che lo ha portato ad aprire il suo studio. 

«Avevo tanti interessi – prosegue – però poi mi sono detto: “Perché non studiare quello che faccio?” La passione è nata dal voler capire e migliorare i miei allenamenti, poi con l’Università ho sviluppato la parte teorica. Questo soprattutto grazie a materie come Metodologia dell’allenamento e Endocrinologia. Vedevo e capivo perché succedessero determinate cose ed ora conosco i sistemi del nostro fisico e come reagisce il corpo a certi stimoli.

«Per prima cosa l’ho visto su di me – dice ancora Petilli – vi faccio un esempio: ho sempre pensato che più si fa e meglio è per crescere e diventare più forti. Capitava tante volte di fare allenamenti intensi dove tornavo a casa distrutto. Studiando, invece, ho capito la periodizzazione, ovvero che se certi giorni hai meno da fare e stai bene, devi comunque fermarti e rispettare il piano di allenamento. Così da avere più benzina quando conta. Il mio motore è sempre stato quello che è, però ho sempre puntato a diventare costante durante tutta la stagione. Ed è una cosa che mi ha aiutato a rimanere in questo mondo. Per la squadra questa mia caratteristica è utile e lo si nota in tante occasioni».

La voglia di studiare per Petilli è nata dalla curiosità verso i suoi allenamenti (foto Instagram)
La voglia di studiare per Petilli è nata dalla curiosità verso i suoi allenamenti (foto Instagram)

Trasmettere ai giovani

Petilli ha poi deciso di intraprendere questa nuova strada, spostandosi dall’apprendimento e diventando “professore”. 

«Ho deciso di provare a intraprendere la strada del preparatore – racconta – e lo farò con un piccolo gruppo di atleti. Per il momento inizio con poche persone, cinque o sei, anche perché la carriera va avanti e spero vada avanti ancora molto. Però mi piacerebbe passare la mia esperienza ai giovani per aiutarli a imparare prima. Ho voluto unire la teoria di quanto appreso nel percorso di studi alla mia esperienza da professionista. Non voglio lavorare solamente con i giovani, ma anche con atleti di diverse discipline come mountain bike e triathlon. Guardare ad altri sport permette di apprendere nuovi metodi, l’ho visto a Sierra Nevada dove durante il ritiro ho avuto modo di parlare con triatleti di primo livello e confrontarmi con loro».

Giro d’Italia, Campo Imperatore, Petilli terzo al traguardo, quel giorno in ammiraglia c’era Valerio Piva, un valore aggiunto
Giro d’Italia, Campo Imperatore, Petilli terzo al traguardo, quel giorno in ammiraglia c’era Valerio Piva, un valore aggiunto

Novità in casa Intermarché

Abbiamo già avuto modo, insieme a Lorenzo Rota, di parlare dell’addio di Valerio Piva dal team belga. Ma anche lo stesso Petilli ha condiviso tanti anni insieme al diesse ora alla Jayco. 

«Il 2024 – analizza Petilli – vedrà praticamente lo stesso blocco di corridori, se ne è andato solamente Rui Costa, con il quale avevo un grande rapporto. I cambiamenti più importanti, però, sono avvenuti al livello di staff, soprattutto per noi italiani. Avere al nostro fianco Piva era una bella cosa, spesso ci ha aiutati e molte volte ha avuto un occhio di riguardo per noi. In squadra si è sempre parlato inglese, ma nelle fasi cruciali della gara con noi in strada e lui in ammiraglia si parlava italiano. In certi momenti non si pensa troppo. In squadra rimarrà tanta Italia, a partire dallo sponsor Vini Zabù. Poi tante persone all’interno dello staff parlano italiano, però cambia qualcosa in termini mentalità. Piva inoltre ha un suo modo di fare molto arrembante e spigliato, tante volte ha fatto da tramite tra noi italiani e il team combattendo battaglie in nostro favore.

«Valerio – conclude – era anche in ammiraglia a tutti i miei Giri d’Italia e anche nella Vuelta del 2021 quando per sei tappe abbiamo tenuto la maglia rossa con Eiking. E’ stato presente in tanti successi della squadra».