Martinelli: viaggio a ritroso nel suo Giro Next Gen

26.06.2023
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Il miglior italiano al Giro Next Gen è stato Alessio Martinelli, che si è portato a casa la maglia tricolore, dedicata a questa classifica (in apertura, foto Lisa Paletti). Nelle otto tappe che hanno attraversato il Nord dell’Italia, il corridore della Green Project Bardiani CSF Faizanè ha costruito la sua prestazione, coronata da un sesto posto finale in classifica generale conquistato con solidità e costanza. Qualità che gli hanno permesso di lottare gomito a gomito con i più forti.

Martinelli era uno dei tre capitani designati, la strada ha poi deciso che diventasse lui l’uomo di classifica (foto Lisa Paletti)
Martinelli era uno dei tre capitani designati per la Green Project Bardiani CSF Faizanè (foto Lisa Paletti)

Mattone dopo mattone

Martinelli ha ottenuto due ottimi piazzamenti nelle due tappe più impegnative del Giro Next Gen. Un quarto posto sul temuto Stelvio ed un decimo nella tappa forse più impegnativa, quella di Pian del Cansiglio

«E’ stata una bella esperienza – racconta alla vigilia del campionato italiano di Comano Terme – direi super positiva. Ho ottenuto un buon risultato ed un ottimo piazzamento finale, dispiace aver corso in quattro fin da subito. Ma tra tutti noi della Green Project si è creato un bel rapporto già dalle prime tappe». 

Martinelli ha conquistato la maglia di miglior italiano sulle rampe dello Stelvio, nella tappa di casa (foto Lisa Paletti)
Martinelli ha conquistato la maglia di miglior italiano sulle rampe dello Stelvio, nella tappa di casa (foto Lisa Paletti)
Negli occhi abbiamo ancora la prestazione dello Stelvio, la migliore del Giro?

Sì, direi proprio di sì. Ci tenevo tantissimo a quella tappa, d’altronde era quella di casa. Ho perso poco dai primi ed il morale era alle stelle. Ho pagato lo sforzo, forse, durante la tappa a Pian del Cansiglio, dove ho preso quasi due minuti dal vincitore. 

Hai comunque portato a casa un buon sesto posto finale…

Mi sono sempre sentito bene, quando una corsa va bene e le sensazioni sono promettenti, riesci a dare un qualcosa in più. Anche nella penultima tappa ho dato il massimo e ne sono contento. 

La svolta positiva è arrivata sullo Stelvio? Lì sei diventato il miglior uomo di classifica della squadra.

Fin da prima della cronometro di Agliè si era deciso che la tappa decisiva sarebbe stato lo Stelvio. Da lì in poi avremmo capito chi sarebbe stato il capitano per la restante parte del Giro Next Gen. All’inizio eravamo in tre a “giocarci” quel ruolo: Pinarello, Pellizzari ed io. 

Martinelli ha potuto contare sull’appoggio di tutti i suoi compagni di squadra (foto Lisa Paletti)
Martinelli ha potuto contare sull’appoggio di tutti i suoi compagni di squadra (foto Lisa Paletti)
Il ritiro di Pellizzari è stato un duro colpo?

Sapevamo fin da prima di partire che stesse male, il mercoledì prima del Giro aveva ancora qualche linea di febbre, ma sembrava poter migliorare. Invece ha avuto una ricaduta ed alla seconda tappa si è ritirato. 

Correre in quattro vi ha penalizzato?

Non direi, alla fine noi come squadra eravamo votati alla montagna, quindi in pianura abbiamo sempre lasciato lavorare gli altri. Una volta in salita, recuperare tempo alla fuga di giornata risulta più semplice, la tappa dello Stelvio ne è stato un esempio.

Dopo il Tour de l’Avenir dello scorso anno hai avuto un’altra occasione di misurarti con gli under 23 più forti al mondo… 

E’ sempre bello correre a questi livelli. Alla fine, se ci penso, ho perso tanto nella cronometro iniziale: 40 secondi. Poi per il resto sono sempre rimasto con i primi, considerando che ho chiuso a 3 minuti da Staune-Mittet direi che già togliendo quei secondi persi a cronometro sarei rientrato nei primi cinque. 

Il ritiro di Pellizzari ha lasciato i ragazzi della Green Project in quattro per tutto il Giro Next Gen (foto Lisa Paletti)
Il ritiro di Pellizzari ha lasciato i ragazzi della Green Project in quattro per tutto il Giro Next Gen (foto Lisa Paletti)
Non hai mai avuto un “giorno no”?

No. Come detto prima sono stato costante durante tutti gli otto giorni di gara, sia come sensazioni fisiche sia a livello di recupero. 

Questo grazie ad una buona gestione dello sforzo o ci sono stati altri fattori?

In generale ogni anno sento di migliorare molto e non ho ancora raggiunto il mio limite. Nelle prossime stagioni correrò ancora per crescere, con la consapevolezza che lo sto facendo bene. 

Nelle prove contro il tempo Martinelli, qui a destra, può migliorare ancora (foto Lisa Paletti)
Nelle prove contro il tempo Martinelli, qui a destra, può migliorare ancora (foto Lisa Paletti)
Correre con i professionisti ti ha aiutato nella crescita?

E’ sicuramente un buon modo per confrontarsi e capire a che punto si è arrivati. A inizio stagione nelle gare in Spagna ho fatto bene, quindi sono fiducioso di potermi ripetere anche a quei livelli. 

Hai fatto per la prima volta lo Stelvio in gara, quando tornerai per la prima volta in allenamento?

Questa settimana non sono andato perché non ho avuto modo. I primi due giorni dopo il Giro Next Gen li ho usati per fare del riposo completo, gli altri mi sono concentrato per preparare al meglio i campionati italiani. Ho comunque promesso ai miei amici di tornare e salire più piano, ci sono delle scritte che devo leggere. In gara ero a tutta e non sono riuscito!