Eusebio Unzue lo aveva detto senza dirlo: Miguel Angel Lopez al 50 per cento era già della Movistar. Nel dubbio e per capire se la percentuale fosse giusta, avevamo mandato un messaggio a Giovanni Lombardi. Il pavese da qualche anno vive in Colombia ed è lui il procuratore di Lopez. E quando ha letto di quel 50 per cento, aveva lasciato capire che forse si era più avanti. A quel punto c’era solo da aspettare l’annuncio.
«Sono molto felice – ha detto subito Superman – di far parte di una delle migliori squadre del ciclismo mondiale. Come sempre, farò del mio meglio per rappresentare al meglio il team e i tifosi colombiani. La Movistar è sempre stata una squadra molto speciale per tutti i tifosi del mio Paese e molto importante per il ciclismo in America Latina».
Un altro colombiano
Sembrava strano in effetti che la squadra con la M, che ha in Sud America un mercato fiorentissimo avesse scelto di privarsi dei suoi colombiani. La partenza di Quintana e Anacona era parsa dolorosa sia in termini tecnici sia per la mancanza di colombiani di peso. L’ingaggio di Einer Rubio era sicuramente un modo di tenere il piede nel Paese, ma non poteva bastare. Era stato palese prima che il Covid si abbattesse sul mondo, al Tour Colombia di febbraio, quando attorno al pullman della Movistar non c’era più la calca degli anni precedenti con Quintana, Anacona e Betancur.
«L’arrivo di Miguel Angel Lopez – ha detto Unzue – è un rinforzo molto importante per la squadra. Con lui avremo, oltre a un uomo con esperienza e ottimi risultati, qualcuno che intende il ciclismo in attacco e che corre in modo imprevedibile. Qualcuno che sa già cosa vuol dire salire sul podio di una grande Giro e che ha anche ottenuto dei trionfi in gare di una settimana. Con lui rafforziamo la squadra per il prossimo anno nelle corse a tappe».
Sfortuna Giro
Nel 2020 Superman Lopez, così chiamato per aver sventato una rapina ai suoi danni, salvando la bicicletta ma prendendo una coltellata di cui porta ancora i segni, ha vinto la tappa al Col de la Loze al Tour de France (foto di paertura), chiuso in sesta posizione. Sarebbe poi stato un uomo chiave al Giro per Fuglsang, ma la drammatica caduta nel finale della crono di Palermo lo ha mandato all’ospedale e rispedito a casa prima del tempo. Nessuna frattura, ma un taglio profondo vicino all’arteria iliaca, che i sanitari hanno dovuto suturare. E la ripresa procede per il meglio, seguendo le terapie prescritte.
La curiosità è che il contratto fra Movistar e Lopez, che nel 2014 ha vinto il Tour de l’Avenir ed ha al suo attivo anche uno Giro di Svizzera e il Catalogna, sarebbe per un solo anno.