Kamna in fuga? Non sbaglia mai. Sentite Gasparotto

11.05.2022
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A voler fare come nel tennis o negli sport in cui le statistiche la fanno da padrone, lo score di Lennard Kamna quando va in fuga era già davvero da record. Dopo la vittoria di ieri sull’Etna, lo è anche di più.

«Quest’anno ha preso 4 fughe – sorride Enrico Gasparotto – in 3 occasioni ha vinto e nella quarta è arrivato terzo».

La sua gestione della scalata finale dell’Etna è stata di una lucidità pazzesca, mentre il friulano che lo seguiva sull’ammiraglia della Bora-Hansgrohe, racconta di non aver avuto mai un dubbio sul fatto che il suo corridore avrebbe vinto.

La gestione del finale di tappa di Kamna è stata lucidissima anche dall’ammiraglia
La gestione del finale di tappa di Kamna è stata lucidissima anche dall’ammiraglia

«Nemmeno quando Oldani aveva un minuto di vantaggio – spiega – in nessun momento. E dire che non conosceva la salita, perché non siamo soliti allenarci quaggiù. Sapevamo che la prima parte era inedita, poi ci si immetteva su un troncone fatto nel 2018 e si chiudeva con gli ultimi 3 chilometri più classici. Forse gli abbiamo presentato una buona spiegazione della salita. Abbiamo i nostri software che indicano bene la variazione delle pendenze…».

Il colpo vincente

Quando Kamna attacca, è assai probabile che vinca. E se si rende conto che non ci riuscirà? Ragiona ancora una volta in modo lucidissimo.

«Gliel’ho fatto notare quando ha vinto alla Ruta del Sol – dice ancora Gasparotto – sebbene non fosse in condizione come oggi. Vinse l’ultima tappa, dopo che nei giorni precedenti aveva provato ad attaccare. Due tappe prima, ha scelto il tempo giusto. Si è ritrovato solo davanti a tutti, ma ai meno due lo ha ripreso Sheffield, che poi ha vinto. E lui cosa ha fatto?

La vittoria alla Ruta del Sol (secondo Fortunato) è stata il primo esempio di lucidità
La vittoria alla Ruta del Sol (secondo Fortunato) è stata il primo esempio di lucidità

«Non ha tenuto duro: ai due chilometri ha smesso di pedalare. Voleva prendere tempo per essere certo di avere più libertà la volta dopo. E infatti dopo due giorni ha vinto. Questa lucidità dovrà usarla in carriera. Probabilmente è un corridore da corse a tappe, ma non ancora perché è troppo crudo. Quando sarà pronto, ragionare così gli permetterà di sfruttare meglio tutte le occasioni».

Profumo di rosa

Ieri mattina le opzioni erano diverse. La fuga serviva per tappa e maglia. Ma se non fosse andata, il suo compito sarebbe stato quello di assistere i capitani, che stanno andando bene, oppure staccarsi per avere libertà di movimento nel fine settimana.

Davvero Kamna ha evitato di staccare Lopez per non prendere troppo presto la rosa? A domanda, sorride…
Davvero Kamna ha evitato di staccare Lopez per non prendere troppo presto la rosa? A domanda, sorride…

«Quando ieri sono rientrato in hotel – dice Gasparotto – gli ho chiesto se avesse pianificato di non prendere la maglia rosa. Sarebbe stato bello, ma poteva essere troppo lavoro per la squadra. E lui ha sorriso. Secondo me, ci ha pensato eccome. Fra i ragazzi della sua età, questa capacità di ragionare è molto più che rara. Sono molto contento, perché è uno dei miei sei corridori. Riusciamo a parlare bene e chiaramente. Oggi tutto questo sembra facile, ma perché l’ha reso facile lui. Dire sin da adesso cosa farà nei prossimi giorni è presto. Oggi si dovrebbe arrivare in volata. E chissà che nel fine settimana non si arrivi alla maglia rosa. Se Kamna collega la testa con il corpo, diventa difficilmente battibile».