Fortunato: mentalità da grande, entusiasmo da ragazzino

09.08.2021
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Lorenzo Fortunato in questi giorni si trova a casa, nella sua Bologna, ma è solo la quiete “prima della tempesta”. Per la rivelazione della Eolo-Kometa infatti si prospetta quasi un mese di altura. Bisogna preparare il finale di stagione e, al tempo stesso, iniziare a dare un occhio a quella successiva. Le strade di Livigno lo aspettano. Prima parte dormendo a quota 1.800 metri in paese, la seconda ancora più su, a Trepalle a quota 2.100.

Il tutto lo affronta con voglia di crescere, entusiasmo, determinazione e un contratto biennale, rinnovato da poco. Intanto sullo smartphone non si è perso un metro della Vuelta Burgos. In gara c’erano i suoi compagni, a partire da Vincenzo Albanese. «Ho seguito la sua gara sullo smartphone», dice Fortunato.

La firma del prolungamento del contratto con la Eolo per altre due stagioni
La firma del prolungamento del contratto con la Eolo per altre due stagioni
Allora quella di seguirvi reciprocamente dai video è un’abitudine. Proprio Albanese si ferma ai piedi del tratto duro dello Zoncolan per assistere alla tua vittoria…

Alba è il mio braccio destro. Corriamo insieme da quando eravamo juniores. E lo stesso da dilettanti. Poi lui è passato e da questa stagione ci siamo ritrovati alla Eolo. In pratica è dal 2014 che corriamo insieme.

Lorenzo, partiamo dalla firma di qualche giorno fa: come è andata?

Dopo le mie vittorie ho avuto molte squadre, anche WorldTour, che mi hanno cercato e mi hanno fatto delle belle offerte, ma era la mia idea principale quella di restare alla Eolo-Kometa. Abbiamo trovato un accordo soddisfacente. Loro mi hanno fatto crescere, se ho vinto è anche grazie a loro ed era importante restare qui.

Un vero progetto di crescita dalle radici per il tuo team…

Esatto. Il fatto che abbiano tenuto me, confermato altri corridori e qualche innesto che arriverà già la dice lunga. In altre situazioni quando un corridore di una professional inizia a vincere passa subito in un team WorldTour.

Zoncolan e Monte Grappa (in foto): quest’anno Fortunato si è preso due cime storiche
Zoncolan e Monte Grappa (in foto): quest’anno Fortunato si è preso due cime storiche
E vale anche per te?

Io sono rimasto con la Eolo perché voglio crescere in modo corretto. Non voglio bruciare nessuna tappa. Fare le cose per bene. Il prossimo anno voglio concentrami sulle classifiche delle corse a tappe, e qui so che potrò farlo come si deve. Voglio preparare il Giro al 101 per cento.

Beh, in tale senso poi hai un grande maestro, Ivan Basso: ne avrete parlato in sede di contrattazione…

Ivan è un punto fondamentale per me. Lui ne ha corsi tanti di grandi Giri e anche lo staff: Zanatta, Sean Yates... e non solo li hanno fatti, ma sono anche abituati a vincere. Sarà importante andare forte nelle grandi salite e quelle le trovi solo nei grandi Giri.

Sembri molto consapevole. Ti senti anche responsabilizzato?

Sicuramente. La nostra squadra ha investito tanto e se quest’anno ho corso senza pressioni, so che il prossimo non sarà così, so che mi aspetteranno. Anzi, sarà così anche per questa seconda parte di stagione. Però sono felice di avere queste responsabilità e anzi punto a prendermele.

In tutto ciò avete anche parlato di un lavoro diverso con Ivan e lo staff?

Sì, sì… Sin qui devo dire che non ho corso moltissimo. Per esempio l’ultima gara che ho fatto è stato il campionato italiano e poi tornerò in gara a settembre. Ho fatto poche gare, ma buone. Per questo voglio arrivarci ben preparato. Una delle cose che già è cambiata è il lavoro con la bici da crono. Con Ivan abbiamo già iniziato a parlare di posizioni, di assetto… E poi so che mi aspetteranno dei lavori mirati di più alla resistenza… pensando alle corse a tappe.

Fortunato sa che la sua crescita passa anche attraverso la crono. Eccolo in allenamento
Fortunato sa che la sua crescita passa anche attraverso la crono. Eccolo in allenamento
Un bel cambio nella preparazione…

Sì, prima la bici da crono ce l’avevo ma per tanti motivi l’avevo sempre trascurata. Alla fine si cercava di fare bene dove si poteva. Adesso non sarà più così. E la resistenza mi servirà. Poi nello specifico vedremo.

Pensi che farai anche qualche dieta, che dovrai limare qualche etto?

Non ne abbiamo parlato. Posso dire che nell’ultima settimana del Giro ero davvero magro e leggero e non abbiamo fatto chissà quali diete. Di sicuro ci sarà da migliorare qualcosa anche sotto questo aspetto.

Dicevi che correrai a settembre: che gare farai?

Tutte corse di un giorno, nelle quali servirà anche molta esplosività. Farò le corse del calendario italiano. La più importante è il Giro di Lombardia, poi Tre Valli, Milano-Torino… E forse anche il Giro dell’Emilia (e su quest’ultima il tono è di chi ci spera visto che correrebbe in casa, ndr).