Europei crono e le assenze pesanti. Velo ridisegna le nazionali

07.09.2024
7 min
Salva

Gli europei in Limburgo sono dietro l’angolo e il reparto crono della nazionale azzurra somiglia ad una raccolta forzata del “ce l’ho ce l’ho manca”. Nelle ultime settimane il cittì Marco Velo ha dovuto tenere conto delle pesanti defezioni di molti suoi ragazzi per completare l’album dei convocati e ridisegnarne quindi la fisionomia.

Non mancherà solo Ganna, ma anche Lorenzo Milesi, Venturelli e Toniolli, fortunatamente dimessa dall’ospedale dopo il terribile incidente di metà agosto. Tutte assenze obbligate per diversi motivi, che tuttavia non spaventano Velo, pronto a tuffarsi nella full immersion continentale (in apertura, Edorado Affini). Il menù si apre mercoledì 11 settembre con le sei prove contro il tempo individuali una dietro l’altro senza respiro. Dalle 9 alle 16,30 per juniores, U23 ed elite sia femminili che maschili. Il giorno successivo, a cavallo del mezzogiorno, spazio alle crono del team mixed relay con juniores ed elite.

Stop forzato. Ganna fuori forma rinuncia agli europei. Per il cittì delle crono Velo una scelta giusta e condivisibile
Stop forzato. Ganna fuori forma rinuncia agli europei. Per il cittì delle crono Velo una scelta giusta e condivisibile

Organizzazione e coordinamento

Il primo passo per gli europei è raggruppare tutti gli atleti sparsi tra Europa ed Italia. Un lavoro organizzativo che riguarda da vicino lo stesso Marco Velo.

«Domani partiranno i mezzi con le bici da crono ed il resto dei materiali – spiega il tecnico bresciano – poi lunedì partiremo da Bergamo col blocco più grande dei convocati. Contestualmente avremo altre partenze da altri aeroporti in base ai rispettivi impegni. Cecchini da Treviso, Guazzini da Pisa che erano a casa a prepararsi. Affini e Cattaneo da Madrid reduci dalla Vuelta. Maestri e Masetti arriveranno dalla Francia dopo aver corso il GP Fourmies. E allo stesso modo dovremo prevedere le varie navette per recuperare tutti visto che arriviamo sugli aeroporti di Bruxelles, Charleroi ed Eindhoven. Anche l’aspetto logistico non è da sottovalutare quando i tempi sono così ristretti, ma ormai siamo abituati. Quando ci saremo tutti naturalmente cercheremo di fare le varie ricognizioni dei percorsi».

Cronoman. Cattaneo arriverà dalla Spagna con una condizione in crescendo e voglia di riscatto
Cronoman. Cattaneo arriverà dalla Spagna con una condizione in crescendo e voglia di riscatto

Occhi su sei categorie

Il primo giorno degli europei sarà da vivere “a tutta” proprio come in una crono. Velo è abituato anche a tenere sotto osservazione tanti atleti, dagli juniores ai pro’, ma come si gestisce questo impegno per essere sempre sul pezzo?

«Innanzitutto seguire tutte le categorie – risponde il cittì della crono – per me è un onore. So che non è sempre facile trovare la quadratura del cerchio, però mi appoggio sempre agli altri cittì: Daniele per i pro’, Paolo per le donne, Marino per gli U23 e Dino per gli juniores (rispettivamente Bennati, Sangalli, Marino e Salvoldi, ndr). Loro hanno tutti i loro atleti sotto osservazione. Per me è più facile con i pro’ perché lavorando anche nelle gare di Rcs Sport ho la possibilità di vederli più spesso, ma ormai anche con gli U23 e le donne ho la stessa possibilità. Sulla categoria juniores invece è un pochino più difficile, però riusciamo sempre a trovare gli accordi. E alla fine posso dire che i risultati comunque arrivano».

«Mercoledì – prosegue Velo – sarà una giornata intensissima. Partiamo con le donne juniores su un tracciato di soli 13,3 chilometri, poi tutte le altre cinque categorie correranno sulla distanza di 31,2. Giovedì invece saranno 52,3 chilometri sia per gli juniores che per gli elite nella cronosquadre mista. In alcune categorie sappiamo già chi schierare, in altre dobbiamo sciogliere qualche riserva. Comunque alcuni di loro correranno anche la prova su strada e sicuramente sarà un buon modo per trovare un po’ di ritmo».

Assenti Toniolli e Venturelli (qui con La Bella ad Euro 2023), ma la bella notizia è che la prima ha lasciato l’ospedale dopo il terribile incidente di metà agosto
Assenti Toniolli e Venturelli (qui con La Bella ad Euro 2023), ma la bella notizia è che la prima ha lasciato l’ospedale dopo il terribile incidente di metà agosto

Assenze da digerire

La rinuncia di Ganna è arrivata come un fulmine a ciel sereno in casa azzurra. La sua assenza si aggiunge ad altre di pari livello per le categorie interessate. Velo ne prende atto senza fare drammi.

«Inizialmente Pippo agli europei – dice – avrebbe dovuto fare solo la crono individuale, poi è arrivata questa notizia che ci ha sorpreso. Alle Olimpiadi non avevamo avuto avvisaglie, ma ci sta che lui sia stanco. Pippo è chiaramente il faro italiano per le crono e non solo e ha fatto una scelta da capitano che condivido molto. Certo, mi dispiace molto non averlo. Ha avuto una stagione impegnativa a livello fisico e mentale. Dopo Parigi ha recuperato poco correndo subito al Deutschland Tour e al Renewi Tour. E’ umano, non un robot. Adesso è in altura per preparare il mondiale. Spero che recuperi al meglio e di averlo a disposizione per la Svizzera. Se così non fosse abbiamo valide alternative su cui contare. E in ogni caso, qualunque sarà la sua scelta, sarà sempre condivisa da noi».

Guazzini dopo il Giro Women ha ritrovato gamba e morale. L’oro olimpico nella madison può fare da spinta alla crono europea
Guazzini dopo il Giro Women ha ritrovato gamba e morale. L’oro olimpico nella madison può fare da spinta alla crono europea

«Negli U23, dove siamo campioni del mondo in carica – va avanti Velo – siamo messi uguale con l’assenza di Lorenzo Milesi che non è in condizione. Nelle donne U23 invece siamo stati molto sfortunati. Venturelli è ancora alle prese col polso rotto agli europei in pista, mentre Toniolli sappiamo tutti cosa le è successo. A lei mando un grosso in bocca al lupo. Sono felice e sollevato che sia uscita dall’ospedale ed ora è giusto che pensi a tornare ad avere una vita normale prima di rimettersi in bici. Noi la aspettiamo. Sia Federica che Alice l’anno scorso da juniores erano state due pedine fondamentali per vincere l’oro nel team relay e sono certo che lo sarebbero state anche tra le U23».

Fondamenta e aspettative

La crono va cercata e allenata. Il ritornello è sempre quello da tempo e i risultati nelle competizioni internazionali non possono prescindere da quel dogma. Velo lo ripete a mo’ di litania, mentre approccia qualche previsione.

«Sotto i pro’ – puntualizza l’ex tre volte campione italiano a crono – mancano le prove contro il tempo. Personalmente spero sempre che ne inseriscano di nuove, oltre che sperare che i diesse facciano fare ai loro giovani allenamenti sulla bici da crono almeno due volte la settimana. Nelle grandi corse a tappe vediamo come andare forte a crono sia sempre fondamentale».

«Diventa difficile – conclude Velo – azzardare dei pronostici, però forse posso sbilanciarmi di più sulle prove di squadre che individuali. Con gli elite nel team relay abbiamo un sestetto da medaglia. Agli europei siamo sempre andati a podio e onestamente mi brucia ancora il mondiale del 2022 perso per tre secondi. Abbiamo chiamato Maestri, corridore esperto che quest’anno ha dimostrato di andare forte, ma “giovane” per la nazionale visto che è alla sua prima maglia azzurra. Siamo certi che arriverà molto motivato e preparato. Stesso discorso per Gaia Masetti alla sua prima chiamata con le grandi, che farà pure la prova su strada.»

Anche tra gli juniores l’Italia può fare molto bene nella cronosquadre mista, considerando proprio che è campione in carica. «Abbiamo Montagner e Finn, quest’ultimo campione italiano, cui si aggiungerà Magagnotti, col morale alto dal titolo iridato nel quartetto. Tra le ragazze dobbiamo decidere fra quattro».

Raccagni Noviero ha vinto il tricolore U23 a crono. Arriva da una buona stagione. Al via anche Nicolas Milesi, vicecampione italiano
Raccagni Noviero ha vinto il tricolore U23 a crono. Arriva da una buona stagione. Al via anche Nicolas Milesi, vicecampione italiano

Le prove individuali sono più complicate da decifrare senza alcuni atleti di riferimenti, ma si può puntare a fare risultato. «Tra le donne juniores vale il discorso del team relay, dobbiamo scegliere, mentre per i maschi l’incognita è la distanza. Più di trenta chilometri sono tanti, roba che si vede nelle gare a tappe dei pro’. Negli U23 abbiamo Raccagni Noviero e Nicolas Milesi, ovvero i primi due del campionato italiano che si sono preparati bene. Nelle donne c’è Cipressi, anche lei sempre a suo agio a crono, che sta recuperando da un piccolo malanno di stagione. Infine negli elite abbiamo Affini e Cattaneo che dovrebbero arrivare con una buona condizione data dalla Vuelta e che domani vorranno fare bene nell’ultima tappa a crono a Madrid. Tra le ragazze Guazzini e Pirrone stanno pedalando bene nell’ultimo periodo e anche loro daranno il massimo».