Crono di Cesena: Ganna favorito, ma qualcosa non va

11.05.2023
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Domenica sarà nuovamente crono e questa volta, su un percorso totalmente piatto, bisognerà capire se gli equilibri che si sono delineati a Ortona saranno invariati o se fra specialisti e uomini di classifica sarà cambiato qualcosa. Nella prima sfida, lunga 19,6 chilometri, Evenepoel… ha legnato pesantemente i rivali della classifica e piegato anche la resistenza di Ganna. Gli altri hanno mostrato ciascuno punti di forza e criticità, che abbiamo pensato di analizzare con Adriano Malori, il nostro guru per le crono.

Evenepoel ha vinto la crono di Ortona, coprendo i 19,6 chilometri a 55,211 di media
Evenepoel ha vinto la crono di Ortona, coprendo i 19,6 chilometri a 55,211 di media
Che cosa ti ha stupito di Ortona?

Immaginavo che vista la salita finale, anche se non era dura, Evenepoel potesse battere Ganna. Però mi aspettavo che sarebbero arrivati alla fine del tratto in pianura con Pippo in testa o quantomeno a pari merito. Però una superiorità così schiacciante anche in pianura, su un percorso tutto piatto e lineare dove in teoria Pippo doveva volare, non l’avrei mai immaginata. Se guardiamo, in quel primo tratto ha dato poco anche ad Almeida.

Come te lo spieghi, considerando che lui ha dichiarato di essere andato fortissimo?

Non so cosa sia cambiato, però io Pippo a crono non lo vedo più quello che era alla fine dell’anno scorso. Mi spiego: si muove tanto di più. Ogni 30 secondi si butta indietro, fa il saltino per andare indietro sulla sella. E poi notavo un’altra cosa. Un cronoman cerca sempre la parte più coperta dal vento, è istintivo. Però questo spostamento lo fai sempre gradualmente, perché se lo fai repentinamente perdi velocità, fai uno zig zag. Invece ho visto che lui continuava a passare una parte all’altra in modo repentino, stilisticamente non è quello che ci siamo abituati a vedere.

Ganna, secondo, non è parso troppo a suo agio: problema di posizione?
Ganna, secondo, non è parso troppo a suo agio: problema di posizione?
Può essere dipeso dal fatto che fosse davvero al limite?

No, perché l’ho visto così fin da subito. Quello che a me faceva impazzire di Ganna era che, anche se era a 70 all’ora, era un fuso sulla bicicletta. Non so come mai, non so se hanno inciso le nuove regole dell’UCI e Pippo non si trova più bene sulla bici o se hanno provato a cambiare qualcosa. Però stilisticamente non è quello di prima. Se invece guardavate Evenepoel, che sulla carta non è a livello di Pippo come cronoman, se gli mettevi un bicchiere sulle spalle, l’acqua rimaneva ferma.

Il fatto che Evenepoel sia così più piccolo migliora la sua penetrazione aerodinamica?

Questa è la verità. In una situazione di vento contrario, il vantaggio è esponenziale per uno come lui, idem in assenza di vento. Se invece il vento è a favore come c’era, è favorito Ganna, perché fa più effetto vela rispetto a Evenepoel. E poi comunque resta il fatto che in pianura il rapporto potenza/peso conta praticamente niente e un cronoman più alto e più forte fa molti più watt.

Roglic forse è arrivato al Giro senza essere al top, ha pagato nella crono e ora rischia sul Gran Sasso
Roglic forse è arrivato al Giro senza essere al top, ha pagato nella crono e ora rischia sul Gran Sasso
Si notava che Evenepoel era in vantaggio anche al primo intermedio, è sceso dalla ciclabile senza neanche frenare ed è arrivato in vantaggio all’inizio della salita…

Faccio una considerazione, magari mi sbaglio. Per essere alla prima tappa, Evenepoel ha già mostrato una condizione già troppo avanti secondo me. Vista l’ultima settimana e, specialmente gli ultimi tre giorni, con due tappe come le Tre Cime di Lavaredo e la cronoscalata, vedendo anche quello che è successo nel 2018 tra Froome e Yates, mi sarei tenuto un po’ più di riserva. Il Giro non è la Vuelta…

Cioè?

Ci sono tappe più dure. Qui basta salire due gradini e sei già sopra quota 2.000. Secondo me, questo è il ragionamento che invece ha fatto Roglic. Con lo spauracchio della crono della Planche des Belles Filles del 2020, Primoz è però un altro che a Ortona ha avuto una prestazione totalmente insufficiente. Non è normale che il campione olimpico a cronometro, che a Tokyo ha dato un minuto e mezzo a tutti, arrivi dopo Vine e Geoghegan Hart. Va bene essere in ritardo, ma non tanto da toppare la cronometro. Aveva una cadenza che non era da lui. Duro, piantato, gonfio. Sarei preoccupato…

Tao Geoghegan Hart, re del Giro 2020, fa una grande crono: 4° a 40 secondi
Tao Geoghegan Hart, re del Giro 2020, fa una grande crono: 4° a 40 secondi
Per cosa?

Okay che sono in ritardo di condizione per venir fuori nell’ultima settimana, però in mezzo c’è Campo Imperatore, dove da un Remco così avrei paura di prendere subito un minuto. Comunque tornando al discorso della cronometro, mi ha sorpreso tantissimo Tao Geoghegan Hart, che ha finito in crescendo, è arrivato in spinta. Prima dicevo che il rivale numero uno era Almeida, ma se non capita niente potrebbe essere lui l’outsider del Giro.

Perché?

Almeida ha fatto una bella crono, ma dei due Tao è quello che ha già vinto un Giro, invece Almeida è sempre stato “un comprimario”, uno che arrancava dietro i big. Tao ha vinto il Giro, sa cosa vuol dire andare forte nell’ultima crono con la maglia e addosso tutte le pressioni del mondo. Insomma, per come l’ho visto in Trentino, potrebbe essere lui il vero outsider.

Almeida ha disputato una grande crono, chiudendo 3° a 29 secondi
Almeida ha disputato una grande crono, chiudendo 3° a 29 secondi
Proiettando tutto questo sulla crono di Cesena, che è sicuramente più lunga, cosa possiamo aspettarci?

Secondo me la crono di Cesena la vince Ganna. Ha il percorso più piatto e Pippo ci ha fatto vedere quanto va forte quando è incazzato. Come quando l’anno scorso ha toppato il mondiale e poi ha fatto il buono e il cattivo tempo in pista col record dell’Ora e il record del mondo dell’inseguimento. Quindi secondo me domenica sarà il suo giorno, anche se sicuramente non vincerà di un minuto, quello è chiaro. Secondo me sarà comunque un fatto di secondi…