Colbrelli, tappa e maglia al Benelux Tour: «Tutto in 20 giorni»

04.09.2021
4 min
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Stasera Sonny è stanco, si sente dalla voce. A Houffalize, la Liegi-Bastogne-Liegi entra nel vivo con la prima cote, la Cote de Roche. A Houffalize stavolta Colbrelli ha alzato le braccia al cielo, dopo una tappa di dieci strappi, senza neppure la necessità di battere in volata Masnada, che aveva reso almeno incerto il finale del campionato italiano. Quando i messaggi hanno cominciato a diventare tanti, allora la percezione dell’impresa del bresciano ha assunto la dimensione che meritava. Il Benelux Tour stava vivendo una giornata a suo modo storica, con la spallata di Sonny al leader Kung e soprattutto la conferma che il male al ginocchio e gli allenamenti di Livigno si stanno incanalando nella giusta direzione.

Mohoric si avvicina ad ampie falcate al mondiale in cui sarà leader della Slovenia. Benelux Tour da protagonista
Mohoric si avvicina ad ampie falcate al mondiale in cui sarà leader della Slovenia. Benelux Tour da protagonista

Partito con Hirschi, la statistica dice che Colbrelli si è ritrovato con lo svizzero e con Mohoric a 40 chilometri dalla fine e avendo appena 14 secondi di ritardo da Kung, si è presto ritrovato leader virtuale della corsa. A 25 chilometri dall’arrivo era solo con 5 secondi su Mohoric e Hirschi e 10” su Dumoulin e Campenaerts. Poi ha iniziato a collezionare muri e alla fine è arrivato con 42 secondi sul primo gruppo inseguitore e più di un minuto sugli altri.

Come va?

E’ andata bene

L’hai improvvisata, oppure era tutto programmato?

Avevamo in programma di attaccare, per vedere come stavano gli altri. Eravamo Mohoric ed io ed è andata bene a me.

Le gambe iniziano a girare, finalmente…

La condizione è ottima e diciamo che il lavoro a Livigno ripaga di tutto. E adesso ci saranno 20 giorni molto importanti.

Pensavi di essere già così pimpante al ritorno dall’altura?

Io quando lavoro bene e sono sereno, vado sempre forte quando torno dall’altura. Magari soffro un po’ il cambiamento, ma se lavoro bene e non mi finisco, sono sempre competitivo.

Una fuga a 25 chilometri dall’arrivo: meglio soli che male accompagnati…
Una fuga a 25 chilometri dall’arrivo: meglio soli che male accompagnati…
Ma una vittoria come questa non l’avresti mai sognata…

A parte i campionati italiani, che pure sono partito da lontano, qua ho fatto qualcosa di più.

Un assaggio di quel che potrebbe essere agli europei?

Ogni giorno è storia a sé. L’importante è fare bene e arrivare con la condizione giusta sia io che Matteo (Trentin, ndr) e gli altri che ci saranno.

Quando hai ripreso il telefono, quanti messaggi c’erano?

Tanti, tanti, tanti. Fa sempre piacere e poi ho quassù in Belgio ho grandi fans e tantissimi erano qua oggi.

Trentin dice che il mondiale gli si adatta più che all’europeo, tu?

Non saprei per quale sono più adatto. Quando stai bene, i percorsi contano fino a un certo punto, ti adatti. Sicuramente siamo forti per europei e mondiali.

Dopo l’argento di Tokyo, si è rivisto un grande Tom Dumoulin
Dopo l’argento di Tokyo, si è rivisto un grande Tom Dumoulin
Come va con Mohoric, oggi in fuga c’era anche lui…

Siamo amici, compagni di stanza. Non c’è nulla di negativo. E so già che Matej sarà un cliente scomodo agli europei e poi ai mondiali, sicuro.

Domani cosa si fa?

Domani si fa tre volte il Muur e gli strappi del pavé del Fiandre. Speriamo di recuperare il grande sforzo di oggi. Si parte per tenere la maglia, poi si vedrà (Colbrelli ora ha 51” sul compagno Mohoric e 53” su Campenaerts, ndr).

Stremato dopo l’impresa, al Benelux Tour per Colbrelli una vittoria attesa tanto a lungo
Stremato dopo l’impresa, al Benelux Tour per Colbrelli una vittoria attesa tanto a lungo
Quando torni a casa?

Dovrei ripartire domani sera. Ma facciamo gli scongiuri, perché se le cose dovessero andare bene, mi sa che lo perdo l’aereo.

Speriamo di rivederti lunedì, amico Sonny. Dopo tanto penare, questi risultati te li meriti e sono la giusta ricompensa per il tanto lavoro.