Carapaz il più deluso? Forse sì, ma già pensa alla maglia a pois

09.06.2025
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E’ stato il più deluso, il meno espansivo… Forse a 32 anni suonati Richard Carapaz si è reso conto dell’enorme occasione persa. Se ieri per Del Toro avevamo parlato di consapevolezza, questo vale ancora di più per Carapaz.

Il corridore della EF Education-EasyPost ha fatto il punto della sua corsa. «Abbiamo perso una grande opportunità – spiega Carapaz con un tono asettico, ma anche laconico – possiamo però ancora lottare per qualcosa di grande e di importante, ma questa è andata». In questi giorni di riposo, per lui è tempo di guardare avanti, ma prima va metabolizzata questa sconfitta.

Carapaz (classe 1993) a Roma dove per la terza volta in carriera è salito sul podio del Giro
Carapaz (classe 1993) a Roma dove per la terza volta in carriera è salito sul podio del Giro

Quel feeling col Giro

«Il Giro d’Italia è la mia corsa preferita – ha continuato Carapaz – l’ho sempre detto. Qui sono sempre andato bene. Ho vinto una volta la generale, ho sfiorato un podio e altre due volte ci sono salito. Ho vinto quattro tappe e da qui voglio ripartire».

C’è un’immagine del campione olimpico di Tokyo che ci torna in mente ed è il suo volto verso Sestriere. Pedalava a bocca chiusa, con l’espressione che era il ritratto della delusione. Gli occhi erano nascosti dagli occhiali, ma il taglio della bocca diceva molto. Chissà quali erano i suoi pensieri in quel momento.

«Abbiamo fatto vincere il più intelligente, non il più forte. Alla fine Del Toro ha perso il Giro. Non credo che sappia ancora correre bene. Sono molto soddisfatto di essermi ritrovato e di aver lottato di nuovo per un Grande Giro. Nella mia situazione, non è facile ritrovarsi a lottare con i migliori. Me ne vado con la sensazione di essere tornato sul podio in un grande Giro e soprattutto per il lavoro svolto qui, segno che avevamo fatto bene anche il cammino di avvicinamento».

Lo scatto violento di Carapaz all’inizio del Colle delle Finestre. Oltre alle discussioni tattiche questo è stato forse il “rumoroso” errore che porta dentro di sé
Lo scatto violento di Carapaz all’inizio del Colle delle Finestre. Oltre alle discussioni tattiche questo è stato forse il “rumoroso” errore che porta dentro di sé

Fuorigiri sul Finestre?

In qualche modo tutti, a partire da Carapaz stesso, sapevano che la grande salita piemontese avrebbe deciso le sorti della corsa. E’ vero che sin lì era stato l’unico ad attaccare veramente Del Toro, ma a parte il giorno di Brentonico, in cui più che esser stato bravo lui era andato in difficoltà il messicano, non lo aveva mai messo in crisi. Anzi, nei finali aveva perso i secondi di abbuono. Del Toro, vuoi per caratteristiche fisiche, vuoi per l’età, era più esplosivo di lui.

Restava solo il Colle delle Finestre, dunque, temuta anche in casa UAE Emirates. Salita lunghissima, ad alta quota, a fine Giro: ci si giocava tutto lì. Secondo gli esperti, uno di questi Johan Bruyneel, oltre alla questione dei battibecchi tattici tra i due, il vero grande errore di Carapaz è stato lo scatto all’inizio del Finestre. Uno scatto troppo violento che forse ha pagato più di quel che si è pensato e scritto.

Le volte successive in cui ci ha provato non aveva più quella brillantezza per fare la differenza. Sì, qualche spinta, ma mai con quel dente più duro che ti permette di dare continuità e velocità all’azione. Cosa che invece è riuscita a fare Simon Yates. E forse questa è la cosa che più di tutte pesa a Carapaz.

C’è un dato molto interessante che va analizzato. Un dato che riguarda direttamente Simon Yates a dire il vero, ma che può dare importanti indicazioni circa il fuorigiri di Carapaz. Dal momento dello scatto di Richard, Yates ha impiegato quasi 4 minuti per rientrare su di lui e su Del Toro, sprigionando 430 watt medi con una punta di 660 watt (dati Velon).

Sono valori importantissimi per un corridore di 57-58 chili quale è Yates. Pensate dunque che attacco aveva portato poco prima Carapaz, che non si discosta troppo dal peso dell’inglese. Anche Jens Voigt, commentatore dalla moto di Eurosport, aveva immediatamente sottolineato questo aspetto. Ci sta quindi che poi i gli attacchi di Carapaz non fossero più così violenti da poter staccare Del Toro. E innescando di conseguenza tutto quello che poi ormai ben conosciamo.

All’uscita dalla mix zone di Roma Carapaz non ha salutato i suoi fans che lo acclamavano da ore. Era davvero deluso
All’uscita dalla mix zone di Roma Carapaz non ha salutato i suoi fans che lo acclamavano da ore. Era davvero deluso

Tra Tour e rinnovo

Carapaz da dopo il Giro si è ritirato nel suo silenzio e nel suo mondo. Anche sui social non è più apparso. Ora l’obiettivo è recuperare. Prima di congedarci però aveva fatto una battuta sul suo futuro in EF. «Non ho ancora firmato, ma credo che in questi giorni, e dopo questo comunque buon Giro, lo firmerò». Carapaz ha anche sottolineato il buon lavoro fatto dalla sua squadra, di cui ha detto che la parola d’ordine sin dall’Albania è stata provare, e provare ancora… E tutto sommato, di questo gli va dato atto. Anche se col senno di poi anche loro potevano inserire un uomo in fuga nel giorno del Sestriere. Ma di questo già ne avevamo parlato con il direttore sportivo Juan Manuel Garate.

Da quanto sembrava, Carapaz doveva fare anche il Tour de Suisse, ma lui ha tagliato corto: «No, ora recupero e poi andrò direttamente al Tour de France». In Francia, l’obiettivo non sarà la classifica generale, bensì bissare la maglia a pois, re dei GPM, conquistata l’anno scorso.