Ballerini, che sfortuna. Il ginocchio fa ancora male, niente Nord

23.02.2024
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La notizia è di quelle che non vorremmo sentire: Davide Ballerini non prenderà parte all’Omloop Het Nieuwsblad e con ogni probabilità ad una grossa fetta della Campagna del Nord. Il problema al ginocchio, già manifestatosi nella passata stagione quando Davide saltò proprio le prime due classiche belghe e la Sanremo, è tornato a farsi sentire. E in modo ancora più violento a quanto pare (in apertura foto Astana Qazaqstan Team).

Un vera beffa per il “Ballero” e per la sua nuova “vecchia” squadra. Il lombardo infatti era tornato all’Astana proprio per poter essere leader, protagonista in queste corse. Tre stagioni alla Soudal-Quick Step, dove era maturato e dove aveva anche vinto proprio l’Omloop Het Nieuwsblad nel 2021, e quindi il ritorno da uomo pronto.

Stefano Zanini, uno dei direttori sportivi dei kazaki, lo aspettava a braccia aperte. L’entusiasmo per potersi giocare queste corse con un uomo come Ballerini era stimolante non poco. Adesso il diesse varesino, che si trova in Belgio già da lunedì, sta ridisegnando la squadra che appunto faceva perno attorno a Ballerini.

Stefano Zanini (classe 1969) è uno dei direttori sportivi del team kazako. Lui è uno degli habitué del Nord (foto Instagram)
Stefano Zanini (classe 1969) è uno dei direttori sportivi del team kazako. Lui è uno degli habitué del Nord (foto Instagram)
Stefano, non una grande notizia quella di Ballerini. Sembrava che forse poteva non esserci dopo aver passato un gennaio complicato…

E invece proprio non c’è, poverino. Purtroppo questo problema al ginocchio c’è ancora. O meglio, lo sta risolvendo, sta migliorando. Davide è tornato in sella, ma per queste classiche non c’è. Non può essere pronto chiaramente.

E adesso come ridisegnerai la tua squadra? Alla fine Ballerini lo avevate preso con il grande obiettivo proprio di queste corse…

Abbiamo abbiamo Cees Bol, Alexey Lutskenko e, almeno per l’apertura, anche Yevgeniy Fedorov che secondo me può fare molto bene. Poi vediamo anche con Max Kanter e Ide Shalling cosa riusciamo a fare.

Però Ballero era il vostro uomo di punta: lui, con una squadra intorno…

Eh sì. Io e noi tutti ci contavamo molto. Io ero contento di venire quassù con lui. Sono contentissimo del suo ritorno. Dispiace parecchio che non ci sia. Era un uomo importantissimo per queste gare. Però guardo avanti e allora penso che Bol sul pavé è bravo, che si muove molto bene. E che gli altri ragazzi stanno bene. Possiamo essere protagonisti: abbiamo una buona squadra.

Era il 2021 e Davide Ballerini (classe 1994) vinceva l’Omloop Het Nieuwsblad
Era il 2021 e Davide Ballerini (classe 1994) vinceva l’Omloop Het Nieuwsblad
Vero, e questo aumenta il dispiacere. Da un punto di vista “romantico”, mettiamola così, immagini che qualche consiglio ai compagni Davide lo darà? Tanto più che è stato l’ultimo italiano a vincere l’Het Nieuwsblad due anni fa? Arriverà qualche messaggio da remoto?

Perché no! Potrebbe essere una motivazione per la squadra. Già da questo inverno Davide ci teneva molto a questa corsa. Sono le classiche che piacciono a lui: sul pavé si diverte. Qualche consiglio da lui magari farebbe bene all’economia della squadra e al morale.

Più o meno quando pensi di poterlo riavere?

Non lo so di preciso. Ma secondo me, visti i tempi, non lo vedremo neanche per le prossime gare del Nord.

Neanche per il Fiandre (31 marzo, ndr)?

Per ora è ancora nelle liste e nei programmi della squadra, ma è troppo indietro. La vedo difficile. A questo punto non è il caso di forzare i tempi. Vogliamo che la cosa si risolva nel miglior modo possibile e soprattutto che Ballerini non abbia altri intoppi, altre ricadute. Se le classiche dovessero essere perse del tutto, meglio recuperare senza fretta, ma bene per tutto quello che viene dopo.

Le poche foto di Ballerini con la nuova maglia dell’Astana. Per ora lo possiamo vedere solo in allenamento (foto Astana)
Le poche foto di Ballerini con la nuova maglia dell’Astana. Per ora lo possiamo vedere solo in allenamento (foto Astana)
E tu “Zazà”, sappiamo che sei in Belgio da lunedì. Hai provato anche il percorso dell’Omloop Het Nieuwsblad?

Più che altro ho provato fatica in generale! Ho fatto alcuni muri in bici: il Kwaremont, il Paterberg, qualche strada in pavé. E ho provato il finale, gli ultimi 40 chilometri, della Kuurne-Bruxelles-Kuurne, che è stato un po’ modificato. Ci sono più stradine laterali e per domenica mette vento forte. Vento laterale e questo potrebbe fare la differenza.

Anche i ragazzi sono già lì con te da lunedì? 

No, loro sono arrivati ieri sera. La verità è che io fino a domenica ero in Portogallo, all’Algarve. Sarei dovuto venire su in macchina. Sarei passato da casa solo per un giorno, ma con mille chilometri in più da fare. E così ho tirato dritto.

Caspita! Tornando a Ballerini, ripensando anche a come è andata con Moscon l’anno scorso, e a tutti i malanni dell’Astana-Qazaqstan negli ultimi anni, qualche scongiuro in più non guasterebbe…

Servirebbe un tuffo nell’acquasanta! E’ vero. Ripeto, è un peccato. Noi e Ballero ci tenevamo molto. Avevamo fatto le cose per bene. Pensate che il 4 dicembre eravamo venuti quassù in Belgio per fare dei sopralluoghi, per testate i nuovi materiali: per dire quale motivazione c’era. Poi a gennaio è tornato, improvviso, questo dolore al ginocchio.