Ma adesso è giusto sentire la campana di Lopez

23.01.2023
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Gira la voce per cui l’Astana non si sarebbe privata di Lopez, ma avrebbe cambiato forzatamente idea dopo una telefonata che suggeriva di non tenerlo. Da chi venisse non è dato saperlo, immaginarlo è scontato.

Siamo alla partenza della prima tappa della Vuelta a San Juan e Superman sta finendo di prepararsi sotto il gazebo del Team Medellin. Poco oltre c’è il pulmino dell’Astana, con il dottor Magni e Michele Pallini, lo storico massaggiatore di Nibali, che aveva ricevuto l’incarico di seguire il colombiano e adesso è qui con il resto della squadra.

La gamba è quella scolpita del Lopez migliore, il polpaccio è svenato e i quadricipiti vogliono solo spingere: farà di tutto per vincere la corsa. Si fa fatica a capire l’esatta dimensione delle accuse che lo riguardano. Si parla di frequentazione di un medico sotto inchiesta, tale Marcos Maynar. Il suo procuratore si è detto abbastanza certo che Miguel Angel non sia un corridore dopato, ma ha violato l’accordo di frequentare medici esterni alla squadra e per questo ha interrotto la collaborazione. Ma lui cosa dice?

Lopez è nato nella regione di Boyaca nel 1994, è pro’ dal 2015, è stato 3° al Giro e alla Vuelta
Lopez è nato nella regione di Boyaca nel 1994, è pro’ dal 2015, è stato 3° al Giro e alla Vuelta
Come stai?

Bene. Motivato, tranquillo, felice e desideroso di iniziare.

Com’è stato cambiare squadra a inizio stagione e in così poco tempo?

Una situazione complessa e delicata, spero che le cose possano essere chiarite presto. Per fortuna ho ancora la mia licenza. Mi hanno voltato le spalle e da quel giorno non ho più parlato con nessuno. Mi hanno lasciato libero quando molte squadre erano già chiuse, quindi è stato difficile trovare una maglia. La verità è che adesso sono motivato per la nuova squadra e il nuovo materiale. Si va tutti molto d’accordo.

Sei motivato a vincere questa gara?

Sì, ci proverò di certo. Provare non costa molto.

Come stai vivendo quello che ti è successo?

Sono tranquillo perché non ho cose da nascondere e continuo a fare quello che mi piace. Spero che si arrivi presto a una conclusione e che tutto torni alla normalità. Nel frattempo, mi godo ogni gara, ogni momento e vivo pensando al futuro.

Lopez è passato con l’Astana nel 2015 e ci è rimasto fino al 2020, poi un anno alla Movistar e il ritorno da Vinokourov
Lopez è passato con l’Astana nel 2015 e ci è rimasto fino al 2020, poi un anno alla Movistar e il ritorno da Vinokourov
E il futuro prevede un ritorno in Europa?

Non lo so, non so niente. Penso che oggi siamo qui, domani non sappiamo. Quindi è meglio godersi ogni momento di ogni gara e basta. Penso però che questo sia un anno di transizione e ho la fortuna di viverlo nella migliore squadra della Colombia. A volte per andare avanti, devi fare un passo indietro. Parteciperò a belle gare, ma è difficile perché non parteciperò ai Grandi Giri

Ti aspettavi che l’Astana ti licenziasse?

Sapevano della mia situazione e per questo ho corso la Vuelta a España. Sapevano del caso che mi riguarda e mi hanno rinnovato il contratto sapendo assolutamente tutto. Non c’è stato nessun caso di doping. Ho i miei passaporti biologici senza alcuna macchia ed è quello che conta, oggi ho l’autorizzazione a gareggiare in qualsiasi squadra. Penso che le cose succedano e dobbiamo andare avanti, ma è stato come se di colpo mi avessero portato via tutto quello che avevo.

Hai passato un buon inverno?

No, non molto. La verità è che non ho partecipato a ritiri, ho fatto molta mountain bike, cercando di divertirmi facendo qualcosa di diverso ed eccomi qui.

Questa gara si vince venerdì all’Alto del Colorado?

Non lo so, si vince dovunque. Credo che ogni giorno conti e poi ci sarà un giorno più importante degli altri, lassù sul Colorado.

Lopez si è mostrato molto disponibile: in questi giorni ha raccontato la sua storia con energia
Lopez si è mostrato molto disponibile: in questi giorni ha raccontato la sua storia con energia

Solo Lopez sa la verità

Difficile dire come finirà la storia, ma era corretto ascoltare la versione di Lopez, dato che al suo indirizzo sono state dette e scritte parole (ogni tipo di ipotesi possibile, persino alla presenza di intercettazioni) senza che si abbia piena consapevolezza del caso. Il Team Medellin che lo ha tesserato compie quest’anno i sette anni di attività, ha come primo sponsor il Comune della città e non ha mai avuto problemi con l’UCI per doping. José Julian Velasquez, suo manager, è stato tecnico della nazionale della pista. Sul tanto che si è detto e il tono delle notizie, tornano alla memoria le parole di Martinelli di quel giorno a Calpe.

«Del discorso di Lopez – ci confidò – non ho problemi a dirlo: l’unica persona che sa che cosa sia veramente successo è Lopez e nessun altro. Tutto il resto lo abbiamo scoperto passaggio per passaggio, momento per momento. Non puoi aggiungere nulla, perché altri hanno già aggiunto tutto. Il giorno in cui è successo tutto, dei miei amici mi hanno mandato giornali spagnoli, francesi, inglesi, tedeschi che davano dettagli. E Lopez era partito solo da un’ora».