Elisa Balsamo, Omnium, europei Plovdiv 2020

Dopo la Vuelta, un’altra gioia per Elisa

13.11.2020
5 min
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E’ un’altra sera di festa in casa Italia, questa volta con Elisa Balsamo e subito dietro Martina Alzini e Silvia Valsecchi. Il velodromo di Plovdiv, che per qualche settimana è parso una condanna per gli atleti destinati a partire per i Campionati europei, ormai è un tempio da dividere fra Gran Bretagna e Italia. Perché, come dice Dino Salvoldi, quando ci sono le inglesi al completo, il livello della gara diventa altissimo.

«Ma quando le prove sono decise dal crono – aggiunge il cittì delle azzurre – c’è poco da fare considerazioni. Loro ci battono, ma a volte andiamo meglio noi. Stiamo facendo progressi importanti. E nella finale dell’inseguimento, ci sta che la Alzini avesse difficoltà in finale. Lei è molto muscolare, non recupera facilmente. Per cui è andata alla pari fino ai primi mille metri, poi ha cominciato a calare».

Martina Alzini, Silvia Valsecchi, inseguimento, europei Plovdiv 2020
Martina Alzini, Silvia Valsecchi: argento e bronzo nell’inseguimento
Martina Alzini, Silvia Valsecchi, inseguimento, europei Plovdiv 2020
Alzini e Valsecchi: argento e bronzo

Alzini record

Martina però è contenta matta. Il tempo del mattino – 3’26”836 nuovo record italiano – non avrebbe avuto il coraggio di pronosticarlo, se non altro per pudore, anche se per farlo ha dato tutto.

«Sono molto soddisfatta – dice – l’oro sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Stamattina sono partita molto tranquilla, era l’ultima gara e avrei dato tutto. Una delle prestazioni più belle che abbia fatto. Mentre in finale sapevo di aver raschiato il fondo, ho faticato a recuperare. E poi queste prove a fine stagione sono state strane. E’ stato l’europeo delle sorprese. Chi poteva dire cosa è successo ai ragazzi? E chi poteva prevedere che con il quartetto avremmo fatto questo tempo? Penso e spero che tutto questo sia un punto di partenza e non certo un arrivo».

Elisa Balsamo, Omnium, europei Plovdiv 2020
E’ fatta, conquistato l’omnium a Plovdiv
Elisa Balsamo, Omnium, europei Plovdiv 2020
E’ fatta, omnium conquistato

Valsecchi stupita

Stupore e soddisfazione anche per Silvia Valsecchi, che a sentirla parlare si è trovata qui quasi per caso e che nel vincere la “finalina” per il terzo posto ha infilato un tempo (3’28”878) migliore di quello che alla Evans è valsa il titolo europeo (3’29”456). 

«Per la preparazione che avevo – dice – non speravo nel bronzo. Quest’anno dopo il rinvio delle Olimpiadi ho fatto fatica a vedere uno scopo nell’allenamento e di fatto ho ricominciato a giugno. Io poi ci metto un po’ ad andare in forma. Così mi è servito tanto il Giro d’Italia. Poi ho fatto qualche gara open e dopo sono stata a Montichiari. Quindi la Vuelta. Sapevo già che non avrei fatto il quartetto, ma Salvoldi mi ha dato la possibilità dell’inseguimento individuale. Sono arrivata direttamente da Madrid. Abbiamo fatto un 3.000 di prova e trovato i rapporti giusti. Peccato doversi fermare proprio ora, peccato abbiano deciso che dopo le Olimpiadi non ci sarebbero state le Coppe del mondo, ma ormai è così…».

Elisa Balsamo, Omnium, europei Plovdiv 2020
Dopo la vittoria, lacrime di gioia
Elisa Balsamo, Omnium, europei Plovdiv 2020
Dopo la vittoria lacrime di gioia

Balsamo d’acciaio

E poi è scesa in pista Elisa Balsamo, capace di far sembrare semplici le cose difficili. Anche se quando sei in bici contro le migliori d’Europa, di facile non c’è assolutamente niente.

«Elisa – dice Salvoldi – è stata perfetta nello scratch e nell’eliminazione, poi si è gestita bene. Mentre le altre non avevano più gambe per attaccarla. Sono contento per lei. Come abbiamo detto ieri a proposito della Rachele Barbieri, le cose possono succedere. Ma perché succedano, devi farti trovare pronto. E lei fino al 4 novembre è stata con noi a Montichiari, poi è andata alla Vuelta e ha vinto l’ultima tappa. Elisa non va mai piano, ma se recupera bene allora diventa prestativa ai massimi livelli».

Il campionato europeo delle azzurre ora aspetta l’americana Balsamo-Guazzini di domenica e anche i 500 metri di Miriam Vece, che ieri è rimasta male e non poco per non essere entrata in semifinale. La ragazza ha carattere e per rifarsi nei 500 metri ha chiesto (e ottenuto) di non correre il keirin di domani.

Elisa Balsamo, Omnium, europei Plovdiv 2020
Per Elisa è il terzo titolo europeo su pista
Elisa Balsamo, Omnium, europei Plovdiv 2020
Un altro titolo europeo per Elisa

Pura gioia

Ed Elisa cosa dice? Elisa ha quel sorriso di quando il mondo gira al suo stesso ritmo e le sembra di riconoscerne ogni sussulto. Dopo la vittoria, come anche Martina Fidanza due giorni fa, si è seduta ed è crollata nel pianto liberatorio più bello.

«Non è stato facile – dice – sapevo di stare bene, ma non pensavo assolutamente di potermela giocare con la Trott (Laura Kenny Trott, seconda in classifica finale, ndr). Invece quando le ho battute nelle volate della corsa a punti, ho sentito che le cose avevano preso il giro giusto.

«Diciamo che è stata una stagione strana. Come ci siamo già detti, pensavo che dopo i 18 punti al ginocchio della Gand-Wevelgem fosse andato tutto. Invece quella sosta per guarire, magari mi ha permesso di recuperare bene. Poi c’è stato questo avanti e indietro dalla strada alla pista. Montichiari, la Vuelta e Plovdiv. All’inizio si fa fatica nel passare dalla bici da strada a quella del quartetto, mentre quella delle gare di gruppo ha le stesse geometrie ed è funzionale. Anche perché le tappe della Vuelta erano brevi. Quelle lacrime? Niente di strano. Era pura gioia…».