Viaggio breve al Pedale Casalese, dove nascono i campioni

15.11.2021
5 min
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La piccola Maddalena ha 5 anni ed ha imparato ad andare in bici da quasi uno. In questo pomeriggio organizzato dal Pedale Casalese indossa braghe grigie di una tuta, una giacca a vento rosa e un caschetto. Pedala sorretta ed aiutata da suo padre Ivan che la segue lungo un percorso ricavato in un grosso parcheggio vuoto dove ci sono tanti altri bambini più sicuri o come lei.

«Anche se ormai ci sa andare – spiega lui – questa mini bici da corsa è ancora un po’ alta e ha un po’ paura di cadere. Però le piace e mi sta facendo fare fatica e tanti metri camminando».

Da sinistra, Massimini, Ghelfi, lo junior Biagini, Colombo, Prevosti e a destra Angelo Peviani (consigliere e anima storica della società)
Mario Massimini, Massimo Ghelfi, Federico Biagini e Luca Colombo

Gli juniores di Colombo

Sabato pomeriggio uggioso di novembre, in un quartiere artigianale di Casalpusterlengo c’è un “open day” del ciclismo giovanile. Lo organizza il Pedale Casalese Armofer-Piacenza Bike Academy, società che, oltre ad avere una trentina di giovanissimi, quest’anno si è messa particolarmente in evidenza negli junior guidati dall’ex prof Luca Colombo. Grazie alle vittorie e i tanti piazzamenti di Federico Biagini e Nicola Rossi (che l’anno prossimo passeranno under 23 rispettivamente nella Iseo Rime Carnovali e Beltrami Tsa Tre Colli).

Così, mentre per gli junior del primo e secondo anno è l’occasione di conoscersi meglio e di ricevere parte del vestiario, per i più piccoli (ed i loro genitori) la giornata funge da avvicinamento – e reclutamento, perché no? – al ciclismo grazie ai mezzi e alle attrezzature messe a disposizione dalla formazione lombardo-emiliana.

Si spiega come usare la bici, che per tanti bambini è ancora un oggetto misterioso
Si spiega come usare la bici, che per tanti bambini è ancora un oggetto misterioso

Dal Giro-E ai bambini

Un evento che ha trovato terreno fertile nella amministrazione comunale di Casalpusterlengo (che già il 27 maggio scorso era stata sede di partenza della diciottesima tappa del Giro-E, la gara per bici elettriche allestita da Rcs Sport parallelamente al Giro d’Italia) ed anche in quella regionale.

«La nostra amministrazione – spiega Elia Del Miglio, sindaco del paese lodigiano – supporta sempre questo tipo di iniziative come valore educativo dello sport. Con il Pedale Casalese c’è un’ottima collaborazione, loro promuovono il ciclismo nel territorio e spero che tanti bambini da oggi in poi possano correre con loro».

Gli fa eco anche Pietro Foroni, assessore regionale lombardo al Territorio e Protezione Civile, nonché appassionato e praticante ciclista: «Avvicinare i bambini allo sport, alla sana competizione, è fondamentale perché permette loro di abituarsi alle regole della vita, dove è importante impegnarsi e non sempre si vince».

Il Pedale Casalese dispone di un parco bici per attività promozionali come questa
Il Pedale Casalese dispone di un parco bici per attività promozionali come questa

Missione giovanissimi

Come mai queste giornate, anche in pieno autunno, sono volute dalle società ciclistiche? «Perchè se non le facciamo – analizza Mario Massimini, presidente del Pedale Casalese – i giovanissimi non aumenteranno mai. Il nostro scopo è quello di portare avanti i ragazzini che vogliono correre e se non parti da questi bambini, coinvolgendone di nuovi, non vai da nessuna parte».

Uno dei responsabili del settore giovanile della squadra è Massimo Ghelfi, diesse di giovanissimi e allievi, con una lunga trafila da ex corridore e qualche vittoria alle spalle fino ai dilettanti. Il programma per attirare bambini al ciclismo non si ferma solo a questi “open day”.

«Con i giovanissimi come Pedale Casalese – racconta il dirigente, classe ’71 – l’obiettivo è di creare un nucleo a Casalpusterlengo perché ora ne abbiamo tantissimi di Paullo, paese in provincia di Milano che dista 30 chilometri da qui, ma che ciclisticamente è sempre stato lodigiano. Vogliamo ridare linfa al territorio. Non solo nelle prossime settimane faremo altre giornate come queste ma andremo anche nelle scuole elementari della zona, con cui abbiamo già un accordo. Vogliamo replicare ciò che personalmente ho già fatto a Paullo nel triennio 2017-19».

Qualcuno ci sapeva già fare, per altri si è trattata della prima volta
Qualcuno ci sapeva già fare, per altri si è trattata della prima volta

Giorni di scuola

Racconta che all’epoca era nella Una Tricycle School e il progetto nelle scuole piacque molto, trovando tanto riscontro negli insegnanti.

«Facevamo lezioni di due ore e mezza settimanali alle classi terze, quarte e quinte elementari. Le dividevamo in una parte teorica senza limitarci al ciclismo agonistico, ma spiegando la nascita, la storia, l’importanza e l’utilizzo della bicicletta come mezzo anche in eventi come le guerre. Poi facevamo un’ora e mezza di pratica in un’area esterna della scuola. Era un programma supplementare al calendario classico, non toglievamo spazio a nessuna delle altre materie».

Problema sicurezza

Viste le continue notizie su incidenti e brutti incontri, bisogna saper vincere le resistenze di alcuni genitori non troppo convinti. Lo sa Massimo Ghelfi e ne prende atto.

«Purtroppo – dice – è un problema che va affrontato, ma siamo preparati. Ora utilizziamo la pista asfaltata di un istituto tecnico a San Donato Milanese al martedì e giovedì per due ore alla settimana. L’area artigianale chiusa di oggi è un’ottima alternativa. Ecco, se il genitore viene a vedere come lavoriamo con i bambini, riesce poi ad avere fiducia e capire, col passare del tempo, anche l’esigenza di portare su strada ad esempio i G5 e G6. Abbiamo un tecnico per bambino, dispositivi luminosi sulle bici e ammiraglie al seguito».

La giornata si è svolta in un enorme parcheggio vuoto a Caslapusterlengo
La giornata si è svolta in un enorme parcheggio vuoto a Caslapusterlengo

Nel piazzale del parcheggio, intanto, i baby-ciclisti in sella alle mini-bici sono ben contenti di aver preso sempre più confidenza con le manovre nonostante la pioggia stia iniziando a diventare più fitta. Gli sguardi soddisfatti dello staff tecnico del Pedale Casalese (che nel 2022 avrà la filiera completa con giovanissimi, esordienti, allievi e junior) sono tutti per queste future leve che per un pomeriggio hanno conosciuto meglio il ciclismo.

E col tempismo che gli consentiva di vincere le medaglie iridate e olimpiche nella cronosquadre, Luca Colombo ci serve la chiusura: «Oggi è stato il punto zero per noi. Il ciclismo è di tutti. Tutti i Comuni dovrebbero responsabilizzarsi come sta facendo Casalpusterlengo, perché il nostro sport ne ha bisogno».