A La Spezia fa un caldo da piena estate, mentre il gruppo di testa del Giro della Lunigiana juniores è annunciato ai 9 chilometri dall’arrivo, con un francese che mena le danze e gli altri che lo rincorrono. Con Massimiliano Mori si commenta la convocazione di Cattaneo agli europei e si fanno due chiacchiere sul mercato dei più giovani. E onestamente, in questo primo pomeriggio che sa di inizio della scuola, vedere questi ragazzini già proiettati sul professionismo fa pensare a un branco di gazzelle in mezzo ai leoni.


Una rimpatriata
Il Lunigiana è cominciato all’ora di pranzo a Fiumaretta, tra gente ancora in spiaggia e il senso del grande evento. Facce note e forestieri, è subito chiaro che la posta in gioco sia bella alta, perché alla partenza invece di mescolarsi nei soliti capannelli, le squadre si sono ritrovate cercando la concentrazione. Gli incontri abbondano. Luca Colombo segue i suoi ragazzi, ma si occupa dei rifornimenti. Il campione del mondo di Stoccarda 1991 ha corso per una vita al Casano Ortonovo e come per magia (neanche troppo, vista la vicinanza geografica) dal nulla saltano fuori Paolo Colò e suo figlio Alessandro, passato e presente del ciclismo a Ortonovo. Al via c’era anche Valerio Agnoli, ora responsabile del Comitato Regionale del Lazio, ma in procinto di iniziare una nuova avventura o così si spera. Poi Ivan Quaranta, alla guida degli azzurri. E Rino De Candido, che li guiderà a europei e mondiali, in osservazione interessata.
Al via anche una nazionale italiana, composta da atleti non richiesti dai Comitati regionali Misura rapporti prima del via, qui Lorenzo Giordani
Al via anche una nazionale italiana, composta da atleti non richiesti dai Comitati regionali Misura rapporti prima del via, qui Lorenzo Giordani
Francese volante
Ma adesso che lo speaker scandisce bene il nome, ci rendiamo conto che il francese al comando non è Lenny Martinez, che dal prossimo anno correrà nella continental della Groupama-Fdj, terzo in entrambi i campionati nazionali e vincitore di tappa all’Ain Bugey Valromey Tour, chiuso al terzo posto. Non è lui, che alla partenza camminava con i favori del pronostico sulle spalle, ma il compagno Rolland Brieuc (primo da sinistra nella foto di apertura), ugualmente classe 2003 e alla prima esperienza internazionale.
«Nella riunione avevamo deciso di correre per Lenny – dice – e per la generale. Poi è partita una fuga in cui c’era Nicolas Favier e così siamo andati in due. Abbiamo scandito un bel tempo e alla fine ho cominciato a credere nella vittoria. Ho pensato alla preparazione fatta, a tutti i sacrifici. Siamo stati una squadra formidabile. E’ la mia prima corsa internazionale, non pensavo di poter vincere. Sto veramente bene. Da qui andremo direttamente a Trento per i campionati europei».


Pinarello sgridato
Primo e secondo e poi Pinarello, vincitore della volata di gruppo, con la salopette della Borgo Molino e maglia del Veneto. E’ sotto il gazebo che parla con il suo direttore sportivo e sembra risentito. Il tecnico gli dice che i modi magari sono stati un po’ rudi, ma la sostanza è vera: questi attaccano da lontano, che cosa hanno pensato quando i francesi hanno forzato il ritmo? Lui si difende dalle giuste osservazioni e di colpo ci rendiamo conto che deve aver parlato con De Candido, incrociato con un diavolo per capello già dopo l’arrivo.
«Certo che ci ho parlato – dice il tecnico della nazionale – gli ho chiesto perché abbia dormito e come lui tutti gli altri. Questi dei Comitati pensano di avere chissà quali squadroni, ma se poi stanno a guardare, questi qua non li batti. Non so se i francesi siano venuti con la nazionale più forte, ma non credo perché lo stesso Martinez, il più conosciuto, non ha trovato posto nella squadra per la Coppa delle Nazioni. Ma di sicuro verranno agli europei e bisognerà correre senza paura. Proprio come fanno loro».


Remco non c’è
Il primo giorno del Giro della Lunigiana 2021 ha poco altro da raccontare, dato che il francesino ha preso per sé tutte le maglie e le attenzioni del dopo corsa. Dice De Candido che sarà difficile togliergli la maglia e che, nel caso, essa passerà sulle spalle del compagno Martinez. A noi piace pensare che la corsa sia ancora aperta. Non si vede ancora traccia di un Evenepoel, magari ci sarà margine per giocarsela ancora.



