Pavoncelli 2022

Il poker della Borgo Molino, che comincia a raccogliere i frutti

19.04.2022
4 min
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Nel fiume di gare fra juniores e under 23 che si stanno disputando in queste settimane, una ha lasciato decisamente il segno. Al 22° Gran Premio Salumificio Pavoncelli, classica del calendario junior a Santa Lucia di Pescantina (VR) la Borgo Molino Rinascita Ormelle ha piazzato primo Marco Di Bernardo, secondo Matteo Scalco (i due nella foto di aperura Scanferla), terzo Alessio Delle Vedove e quarto Matteo De Monte. Un poker che ha lasciato attoniti, schiacciato la concorrenza e che non è arrivato per un caso, ma è il frutto di un grande lavoro di base.

A distanza di qualche giorno, nella voce del diesse Christian Pavanello c’è ancora traccia di quelle emozioni vissute in Veneto. «Abbiamo cercato di costruire la vittoria, certo non pensavamo che arrivasse in maniera tanto eclatante, ma avevamo impostato il treno considerando la curva che c’era a 500 metri dal traguardo. Lì si è formato un buco e i primi due si sono potuti avvantaggiare, gli altri hanno comunque continuato a sprintare. Così è nato questo bellissimo poker».

Borgo Molino 2022
Il gruppo della Borgo Molino: Pavanello è il terzo in piedi da sinistra
Borgo Molino 2022
Il gruppo della Borgo Molino: Pavanello è il primo in piedi da sinistra
E’ la classica ciliegina sulla torta di un ottimo inizio di stagione…

E’ la nostra quarta vittoria nel 2022, sta davvero funzionando tutto. Venivamo da una bella annata, ma si sa che quando le cose funzionano è difficile ripetersi, partire allo stesso livello non è scontato.

Quanti corridori fanno parte del vostro roster?

Ne abbiamo 14, di cui 8 sono al secondo anno. Non sono tutti dello stesso livello, io dico che almeno 5 sono pronti a passare di categoria. Su questo mi preme fare un ragionamento: compito di un diesse è anche capire se a quest’età è giusto insistere o è meglio dedicarsi allo studio e cercare altre strade. Io devo essere sincero, non illudere i ragazzi. Qualcuno ha tutto per continuare, altri no.

Te la senti di fare qualche nome?

Delle Vedove è davvero un corridore completo, veloce quanto basta ma adatto a qualsiasi tipo di percorso e può dire la sua. Poi Vladimir Milosevic ha sicuramente delle qualità, anche lui può far bene su vari tracciati, soprattutto quelli duri. Giovanni Cuccarolo è un ragazzo di talento che può emergere, ma nel complesso ce ne sono che fanno ben sperare. Noi non possiamo far altro che accompagnarli verso il grande salto, ma senza mentire, per il loro bene.

Delle Vedove 2022
Delle Vedove a suon di risultati si è guadagnato la maglia azzurra per la Roubaix (foto Scanferla)
Delle Vedove 2022
Delle Vedove a suon di risultati si è guadagnato la maglia azzurra per la Roubaix (foto Scanferla)
Una scelta coraggiosa, in un ciclismo nel quale tutti guardano ormai proprio alla vostra categoria come serbatoio diretto per il professionismo…

Se hai doti e mentalità è giusto insistere, altrimenti ti fai solo del male, questo insegno ai ragazzi. E’ un’età delicata, dove non bisogna mai dimenticare che c’è prima la scuola, che non deve mai essere trascurata e per molti deve rimanere la strada primaria. Non tutti possono essere all’altezza.

Questo discorso però coinvolge anche il mondo dei procuratori, che fanno il loro interesse cercando di piazzare più corridori possibile.

Non la vedrei in maniera così negativa. La figura del procuratore ormai è presente da anni nel nostro mondo, ne abbiamo anche nel nostro mondo giovanile, non dobbiamo escluderli, ma altrettanto non devono fare loro. Bisogna lavorare insieme, promettere mari e monti non conviene neanche a loro. C’è chi lavora bene, chi è al servizio dei ragazzi e chi invece fa solo i propri interessi, ma sono sicuro che a lungo andare non durerà…

Cuccarolo 2022
Giovanni Cuccarolo, uno dei più promettenti del team trevigiano (foto Scanferla)
Cuccarolo 2022
Giovanni Cuccarolo, uno dei più promettenti del team trevigiano (foto Scanferla)
Avete anche una società allievi, che tra l’altro ha ottenuto un importante successo nella stessa giornata di Pescantina…

Sì, sono 9 ragazzi del nostro vivaio. Noi collaboriamo poi con alcune società del territorio, diamo loro anche un sostegno per l’attività, in questo modo il movimento cresce nella maniera giusta. Le due nostre società sono dello stesso gruppo, ma chiaramente sono distaccate nella loro gestione e nella loro attività, come anche nella concezione stessa di essa.

In che senso?

Fra gli allievi si coniuga l’agonismo con quello che è e resta ancora uno strumento di divertimento. Si danno ai ragazzini gli erudimenti per poi fare l’attività fra gli juniores. Il fatto è che rispetto ai miei tempi si è accorciato tutto, già da junior ti trovi di fronte al bivio se proseguirai la tua attività in maniera professionale o come amatore. E sinceramente mi pare un po’ presto.