Secondo giorno di Giro della Regione Friuli Venezia Giulia, oggi da Fagagna a Colloredo di Monte Albano. Siamo tra le distese di grano friulane: il gruppo affronta il primo circuito, che li riporta nella cittadina di Fagagna, per poi proseguire alla volta di Piazza Castello, a Colloredo, dov’è posto l’arrivo.
E’ un arrivo mozzafiato: dai gradini del castello, posto dietro la linea di fine corsa, si può vedere il lungo rettilineo finale e poi lo strappo, a metà del quale terminerà la seconda tappa. Un arrivo che il gruppo ha modo di provare, se così si può dire, due volte, grazie al secondo circuito che li fa transitare sotto lo striscione dell’arrivo per un totale di tre volte. 157 i chilometri totali, e 1.670 i metri di dislivello.
Una giornata calda e soleggiata, che vede una fuga di giornata animare il gruppo: diversi gli atleti che hanno cercato di allungare e anticipare il gruppo, uniti poi in un unico gruppo che ha proseguito con un vantaggio stabile, oltre il minuto e mezzo. A 25 chilometri dall’arrivo sono 9 i corridori a fare il ritmo, a 10 chilometri il vantaggio supera i due minuti.
L’affondo di Epis
Dall’arrivo si vedono perfettamente le battute finali di oggi: nel gruppetto iniziano gli attacchi, ma è Giosuè Epis (Carnovali-Rime) a sferrare la pedalata decisiva, come lui stesso ci racconta a pochi minuti dall’arrivo.
«Sono contento di questa vittoria – dice – e sono davvero soddisfatto di non aver mollato, di averci creduto. Questa è la dimostrazione di quello che posso fare. L’ultima mezz’ora ho cercato di fare il furbo, di limare il più possibile perché sapevo che in volata avrei potuto essere il più veloce, quindi ho cercato di giocarmi bene le mie carte. Dedico questa vittoria alla mia determinazione, ma anche alla squadra, ai miei compagni e a tutti quelli che hanno creduto in me».
Giosuè, al termine della seconda tappa, guida anche la classifica a punti, indossando così la maglia azzurra.
Il leader e lo Zoncolan
Con lo stesso tempo di Epis, a Colloredo, completano il podio Alex Vandenbulcke, per la Basso Team Flanders, e Matteo Zurlo, in forza alla Zalf Euromobil Fior. Non un nome nuovo quello di Zurlo per il Giro della Regione Friuli Venezia Giulia, che lo scorso anno a Tarvisio, aveva conquistato la prima maglia gialla. Un dolce ricordo insomma quello di Zurlo e le montagne friulane, di buon auspicio per domani, quando al Giro del Friuli, sarà la volta dello Zoncolan.
Matteo domani salirai sullo Zoncolan in giallo, come leader della classifica generale. Come gestirai la corsa? Proverai ad attaccare o cercherai di difenderti?
Sicuramente la difenderò: lo Zoncolan, e la montagna in generale, non sono il mio terreno, quindi non credo che attaccherò. Sicuramente però darò il massimo. Sono un passista, mi difendo in ogni salita. Proverò a fare lo stesso anche domani, nonostante in salite così lunghe soffra un po’.
Oggi invece com’è andata, quando hai iniziato a coltivare veramente il sogno della gialla?
Ieri con la cronosquadre ho ottenuto il terzo posto e sapevo che per essere in maglia avrei dovuto correre bene questa tappa. Centrare la fuga è stato fondamentale, motivo per cui ho lavorato per tenere chiuso, di modo che da dietro non potessero riprenderci. Ci siamo riusciti, siamo arrivati in volata…sono contento!
Il giro di boa
A Colloredo festeggiano anche Alex Vandenbulcke che, sebbene abbia terminato secondo, veste la maglia rossa come leader dei traguardi volanti, Andrea Alfio Bruno (Parkpre Racing Team) è il leader dei GPM con la maglia verde, mentre Emiel Verstrynge, dell’Alpecin-Deceuninck Development Team, domani partirà in maglia bianca, come miglior giovane del gruppo.
Il Giro della Regione Friuli Venezia Giulia domani supererà il giro di boa, con la penultima tappa: 160 chilometri, da Pavia di Udine allo Zoncolan, che verrà affrontato dal versante di Sutrio, ripercorrendo la salita che i professionisti affrontarono nel 2021 in occasione del Giro d’Italia. Sarà dura, molto dura, ma un vero spettacolo per tutti gli appassionati.