Elia Andreaus, le tabelle di Alberati e il cambio di passo

29.05.2024
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Parlando qualche giorno fa con Mattia Stenico, è emerso il nome di Elia Andreaus, altro corridore allenato da Paolo Alberati che, seguendo il criterio di preparazione dell’ex pro’ umbro, ha mostrato decisi progressi tradotti in risultati (5 vittorie in stagione e ottime prove anche al Trophée du Morbihan). Anche lui portacolori del Team Giorgi, ha mostrato rispetto al 2023 un deciso passo in avanti.

Andreaus, fratello di Marco portacolori del Cycling Team Friuli, comincia a risplendere di luce propria: «Forse la prima vittoria, quella alla Piccola Liegi delle Bregonze perché mi ha sbloccato anche psicologicamente, dopo è venuto tutto un po’ più facile».

Il successo di Andreaus a Bregonze, precedendo il compagno di colori Mellano e Segatta (Photobicicailotto)
Il successo di Andreaus a Bregonze, precedendo il compagno di colori Mellano e Segatta (Photobicicailotto)
Hai iniziato a raccogliere i frutti del lavoro con Alberati?

Possibile, visto che con Paolo abbiamo iniziato a metà 2023 e chiaramente non è che aveva una bacchetta magica. Inizialmente la mia preparazione è rimasta pressoché la stessa, con pochissime variazioni, da questo inverno invece le cose hanno preso una piega diversa e vado sicuramente meglio.

Alberati sottolineava l’importanza di dedicare due giorni al mese pieni all’allenamento saltando la scuola. Lo ha chiesto anche a te?

Sì, è stato inizialmente un colpo, più che altro per riuscire a trovare un giusto equilibrio. A scuola ho un tutor sportivo che mi segue, mi aiuta a recuperare dalle assenze, dopo le primissime volte è stato facile assorbirle e devo dire che la scuola mi è venuta incontro.

Il ritiro prestagionale del Team Giorgi ha dato a Elia la carica giusta per l’inizio stagione
Il ritiro prestagionale del Team Giorgi ha dato a Elia la carica giusta per l’inizio stagione
E dal punto di vista prettamente tecnico?

Ho trovato che quelle giornate sono di grande utilità, poter fare 4 ore, 4 ore e mezza è un ottimo lavoro che mi ha fatto acquisire più fondo e i risultati si sono visti.

Come funziona?

Dipende da quel che la tabella prevede. Si lavora prevalentemente in zona 2, ma in alcuni giorni si va fuori soglia. Non però in quelle sedute specifiche del giovedì, che servono più come detto per acquisire fondo e resistenza.

Per Andreaus una trasferta francese positiva, con un 6° posto nella classifica a punti (e.a.photographie)
Per Andreaus una trasferta francese positiva, con un 6° posto nella classifica a punti (e.a.photographie)
Quanto ti alleni?

Normalmente 6 giorni a settimana, ma molto dipende anche se ci sono gare nel weekend. Ad esempio nella settimana successiva a Morbihan, da lunedì a mercoledì niente bici, ho fatto solo core. In totale mi alleno 14-15 ore a settimana (e qui bisognerebbe ricordare la polemica innescata dalle parole di Pontoni quando indicò lo stesso numero di ore per i ragazzi da lui seguiti nel ciclocross, Proietti Gagliardoni e Serangeli, ndr). Come detto però cambia se ci sono gare nel fine settimana, ma anche se la scuola richiede qualcosa di specifico. Volete saperne una? Se sono previste gite scolastiche per me è meglio, ho più tempo per allenarmi…

Come fai ad allenarti in quelle ore d’inverno?

E’ complicato perché scurisce molto presto, quindi per avere un paio d’ore piene devo organizzarmi. Di solito mi porto il pranzo a scuola, sfrutto la pausa di metà mattinata così ho anche tempo per digerire. La scuola è molto vicina a casa così posso partire praticamente subito e riesco ad avere 2-3 ore a disposizione. Chiaramente con l’avanzare della primavera e il cambio di orario sono avvantaggiato e posso uscire più avanti, anche verso le 17.

Elia Andreaus insieme a suo fratello Marco: li ritroveremo insieme nel 2025? (foto Scanferla)
Elia Andreaus insieme a suo fratello Marco: li ritroveremo insieme nel 2025? (foto Scanferla)
Queste novità hanno sorpreso anche il team?

Diciamo che mi hanno appoggiato da subito. Siamo seguiti benissimo, c’è un ottimo clima e una grande professionalità, ci lasciano lavorare secondo i nostri schemi, ma l’organizzazione è di prim’ordine. Ora spero che la stagione continui su quest’ andazzo, soprattutto punto forte al Giro del Friuli, sono quattro tappe dal giovedì alla domenica.

Per puntare alla classifica?

No, non fa per me, non ho le caratteristiche giuste. Anche se poi un piazzamento nella generale può sempre saltar fuori com’è avvenuto al Giro d’Abruzzo. Anche in Francia poi il 13° posto finale non era da disprezzare vista la concorrenza di primo piano. Io però sono uomo da tappe, da traguardi parziali ed è su quelli che voglio puntare.

Il corridore trentino ha nel mirino nuovi successi puntando anche al tricolore (Photobicicailotto)
Il corridore trentino ha nel mirino nuovi successi puntando anche al tricolore (Photobicicailotto)
Che obiettivi ti poni a questo punto?

Continuare sulla stessa lunghezza d’onda, allungare la mia serie di vittorie e far bene in quelli che saranno i prossimi appuntamenti, non solo il Friuli, ma anche il campionato italiano, il Lunigiana, il Trofeo Buffoni. E’ importante che riesca a farmi vedere il più possibile, anche per agevolare il compito dello stesso Alberati e di Fondriest per trovare nuovi sbocchi per la mia carriera…