La Borgo Molino Rinascita Ormelle in questa stagione sta ottenendo grandissimi risultati, sono molte le vittorie collezionate dai ragazzi del team veneto. In questo inizio di stagione le due punte di diamante sono Alberto Bruttomesso e Lorenzo Ursella, i due atleti si sono aggiudicati ben quattro vittorie a testa nella categoria Juniores. Parliamo un po’ di loro con Pavanello, il loro direttore sportivo, il quale ci tiene a precisare che i due sono ottimi amici ed i risultati ottenuti sono frutto di un duro lavoro ma anche di un reciproco aiuto, che i due ragazzi si danno ogni volta che indossano il numero sulla schiena.
La squadra diretta da Christian Pavanello è da più di 60 anni il riferimento nella categoria Juniores. Una società costruita con organizzazione e tanta dedizione da parte del presidente Pietro Nardin e del vicepresidente Marco Bonaldo, grazie ai quali gli atleti possono correre e divertirsi, sapendo che c’è sempre qualcuno con lo sguardo fisso sul loro futuro.
Abbiamo pensato, vista la grande serenità ed il clima amichevole della Borgo Molino, di fare un’intervista diversa, infatti i due ragazzi racconteranno l’uno dell’altro. Quindi Bruttomesso ci parlerà di Ursella e viceversa. L’idea ci è venuta parlando con Christian Pavanello, il quale ci ha detto con orgoglio che i due sono ottimi amici oltre che compagni.
Parola a Bruttomesso
Parliamo prima con Alberto, vicentino, più precisamente di Valdagno, che ha 17 anni e studia per diventare tecnico elettronico. Ad inizio maggio ha conquistato ad Altivole la maglia di campione regionale Veneto, categoria Juniores.
Ciao Alberto, descrivi il tuo rapporto con la squadra e con Lorenzo
La Borgo Molino è per me una famiglia, per me i direttori sportivi sono come dei padri e i miei compagni dei fratelli. Io e Lorenzo siamo molto amici, anche al di fuori della bicicletta. Ci vediamo poco a causa della distanza, ma tra ritiri e gare abbiamo costruito un rapporto molto solido.
Come descriveresti il Lorenzo corridore?
E’ uno sprinter puro, sempre pronto a lanciarsi in volata. E’ impegnato anche nella pista, ma non vorrebbe farne la sua attività principale, anche se è molto forte anche in questa disciplina.
Pensi che nel futuro possa continuare in tutte e due le attività?
Come detto, su pista è davvero bravo, ma non lo vedo molto convinto. Mi ha detto che non vuole abbandonarla, allo stesso tempo però non vorrebbe togliere troppo tempo all’attività su strada.
Se lo dovessi paragonare ad un corridore a chi lo accosteresti?
Visto il discorso della doppia disciplina, lo affiancherei a Viviani. So che è un corridore che ammira molto.
E ora parla Ursella
Passiamo a Lorenzo, 17 enne di Buja, come Alessandro de Marchi, al quale si ispira per la voglia di non mollare mai. Studia meccanica a Gemona del Friuli, rispetto al suo compagno è un po’ più timido, ma in bici la timidezza viene spazzata via e si trasforma in un gran combattente pronto a farsi spazio in mezzo al gruppo.
Ciao Lorenzo, ti facciamo la stessa domanda, parlaci di Alberto e di come ti trovi con lui.
La Borgo Molino per me è casa, visto come mi fanno sentire i direttori sportivi e i compagni. Per quanto riguarda Alberto, beh lui ed io andiamo in simbiosi, mi trovo davvero bene con lui, sia in gara che fuori.
Descrivici il vostro rapporto in gara
Parliamo tanto, spesso ci affianchiamo per capire come stia l’uno rispetto all’altro. Questo atteggiamento ci ha permesso più volte di darci una mano a vicenda per vincere delle gare.
Alberto ti ha descritto come uno sprinter puro, tu come lo definiresti dal punto di vista sportivo?
Lui rispetto a me è un corridore più completo, ha un ottimo spunto veloce e a differenza mia va forte a che in salita, predilige le salite corte, dai 3 ai 5 chilometri. Questa è una caratteristica che gli invidio molto, perché riesce a farsi trovare davanti anche in gare con percorsi molto più impegnativi.
Pensi possa diventare un corridore da grandi Giri o da classiche?
E’ presto per dirlo, non abbiamo mai fatto grandi prove su più giorni, vero che ha una buona base di partenza viste le sue caratteristiche. Lo vedo bene però anche nelle gare di un giorno, è uno che non molla mai e questa sua mentalità lo aiuterebbe molto nei finali impegnativi.
Nonostante vi alleniate poco insieme, il vostro rapporto sembra essere molto solido, qual è il vostro segreto?
Nessun segreto, abbiamo alle spalle dei direttori sportivi bravi e competenti, questo ci aiuta a dare sempre il massimo. Non ci viene messa alcuna pressione per i risultati, lavoriamo seriamente ma allo stesso tempo ci divertiamo molto nel farlo. Penso proprio che i risultati arrivino di conseguenza in un ambiente così organizzato e tranquillo.