Strada-pista: la Valcar si conta e si prepara a qualche addio

17.06.2021
5 min
Salva

Il Capo Arzeni l’altro giorno era in pista a osservare il gran lavoro delle sue ragazze in maglia azzurra. La sua Valcar & Travel Service (in apertura il podio dopo la vittoria di Chiara Consonni alla Valenciana) è una delle principali fornitrici di atlete alla nazionale e questo da un lato è un onore, dall’altro significa perdere il loro apporto in una bella fetta di corse. Elisa Balsamo un paio di giorni fa raccontava di quanto sia stato importante per lei correre tanto su strada a primavera, vista la cancellazione delle prove in pista, ma adesso anche lei è presa nella a rincorsa alla convocazione olimpica. Anche se i suoi dubbi sono probabilmente più di maniera che di sostanza. Cosa fai, lasci a casa la Balsamo?

Guazzini e Alzini, due ragazze chiave nel team Valcar, con grandi margini
Guazzini e Alzini, due ragazze chiave nel team Valcar, con grandi margini

«So che tutto il mondo ha già dato i nomi – dice Arzeni – ma anche io penso sia un discorso che non tocca Elisa. Però è un fatto che il gruppo sia composto da 9 ragazze e probabilmente il commissario tecnico avrà ancora dei dubbi. Per quello che vedo io, però, Elisa lavora per l’obiettivo olimpico. La sua partecipazione la darei per scontata».

Proprio Elisa si è detta fortunata ad aver corso tanto su strada.

Quello che sta facendo l’Uci di spostare gli eventi pista nel periodo della strada non mi piace molto. L’avrei lasciata in autunno/inverno come è sempre stata. In modo che se ci sono stradiste che vogliono fare pista, possono farlo d’inverno, come per il cross. Mia opinione, ovviamente, perché comunque salti da un albero all’altro… La pista fa bene, ma messa nel periodo giusto.

Le azzurre non corrono una madison dagli ultimi europei: per questo a luglio saranno a Fiorenzuola. Qui Balsamo-Guazzini
balsamo-Guazzini non corrono una madison dagli europei: per questo a luglio saranno a Fiorenzuola
A primavera non va bene?

Nel periodo della campagna delle Fiandre non la vedo bene. Ci sono atlete polivalenti che possono fare bene da una parte e dall’altra. Come accade tra gli uomini, a Consonni, Ganna… Come può permettersi Viviani di saltare la Campagna del Nord? Se la pista si facesse d’inverno, anche uno stradista di nome, lo stesso Ganna, potrebbe partecipare alle Coppe delle Nazioni e prove che danno più valore alle stesse gare su pista.

Quest’anno la Coppa delle Nazioni è saltata…

Però con Elisa ci siamo lasciati dopo la Freccia del Brabante e l’Amstel e siamo tornati a gareggiare su strada 15 giorni fa, correndo comunque in funzione della pista. Quest’anno è un anno particolare, le Olimpiadi si fanno per forza d’estate, però entriamo anche nell’ottica che dal 2023 si ricomincerà a lavorare per Parigi. Una ragazza come Vittoria Guazzini di fatto non ha mai potuto lavorare bene su strada e lei ha dei margini clamorosi. Si aspetta il 2022 per cominciare e francamente è una bella sfida, seguendo un cammino che, assieme agli spazi che probabilmente si apriranno, le permetterà di sbocciare alla grande. Ma di fatto collaborare così tanto con la nazionale fa sì che non riesci mai a lavorare in modo compiuto con le tue atlete.

Lorena Wiebes batte Consonni in Olanda, ma Chiara sta molto bene
Lorena Wiebes batte Consonni in Olanda, ma Chiara sta molto bene
Balsamo non farà il Giro: poteva essere un’idea?

Lo abbiamo valutato. C’era quest’idea, però in calendario nello stesso periodo c’è la Sei Giorni di Fiorenzuola su pista. Visto che sono saltate tutte le gare, Fiorenzuola sarà la prima occasione di provare la madison in gara. Cosa fai? L’obiettivo principale quest’anno sono le Olimpiadi e io non posso andare da Dino Salvoldi e dalla stessa Elisa a dire che quest’anno vogliamo portarla al Giro. Non hanno più fatto una madison, è dagli europei dell’anno scorso che non gareggiano. A Montichiari le provano bene, ma una specialità come quella è importante provarla in gara. Anche se si correrà su una pista di cemento, più lunga di quella olimpica in legno di 250 metri, però sicuramente aiuta. Quindi purtroppo anche per quest’anno Elisa non farà il Giro.

E con chi ci vai?

Sto aspettando anche io le scelte di Salvoldi per capire chi posso portare, perché comunque una velocista voglio portarla. Auguro a tutte di andare a Tokyo, altrimenti una verrà al Giro. E poi ci sarà Arzuffi, che i primi anni era adatta per fare classifica. Poi aumentando il cross, ha dovuto un po’ mollare. Ma è meglio uscire di classifica e puntare a vincere qualche tappa, anche perché se punti a entrare nei venti, così ci arrivi lo stesso.

Arzeni e patron Valentino Villa sono la spina dorsale della Valcar
Arzeni e patron Valentino Villa sono la spina dorsale della Valcar
Programma nell’immediato?

Adesso si va agli italiani, poi andiamo a fare La Course, dove mi sarebbe piaciuto andare con Elisa Balsamo, però quest’anno va così.

Prima hai parlato di spazi che si apriranno. Il gruppo resterà compatto o qualcuna andrà via?

Sta succedendo quello che è successo con gli uomini. Col WorldTour ci sono budget superiori, sarà difficile tenerle tutte insieme, ma ci saremo lo stesso a combattere. Si parla di cifre troppo alte e loro sono andate forte, se ne sono accorti un po’ tutti. E’ giusto a un certo punto che le migliori vadano, non ho rimpianti. Dobbiamo ragionare per quello che siamo adesso, senza pensare alle trattative che ci sono in corso. Già a inizio stagione, dopo cinque o sei anni che siamo insieme, ci dicemmo che potrebbe chiudersi un ciclo e aprirsene un altro.

Con quali obiettivi?

Saremo competitivi, questo posso dirlo. Abbiamo delle giovani che stanno crescendo. La Gasparrini è un’altra che farà parlare tanto di sé. E poi non è che andranno via tutte. Sono girate offerte importanti e come succede, si sono create delle aste. E’ la regola della domanda e dell’offerta.

Balsamo lascerà la Valcar? Le offerte (anche importanti) non le mancano
Balsamo lascerà la Valcar? Le offerte (anche importanti) non le mancano
Le tue ragazze hanno il procuratore?

Qualcuna sì, altre no. Per esempio Elisa non ce l’ha e neppure Chiara (Consonni, ndr). Alcuni procuratori si sono affacciati, altri sono entrati senza troppe conoscenze e rispetto per le ragazze e hanno combinato dei pasticci. Alcune hanno firmato contratti di più anni a meno del minino e adesso si mangiano le mani. Ma perché farle firmare così, se non per prendere subito i soldi? Ad altre hanno proposti gli stessi soldi che daremmo noi, probabilmente anche meno, mettendogli in testa chissà quali prospettive. Tante volte il rapporto con le ragazze si costruisce negli anni e portarle via senza considerarne i margini di crescita, significa ancora una volta non fare il loro interesse.