Realini al Giro per crescere ancora, poi il WorldTour

28.06.2022
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L’anno passato abbiamo imparato a conoscerla meglio al Giro d’Italia Donne prima e al campionato europeo U23 dopo. Lei è una ragazza che parla poco, ma si fa sentire bene quando pedala, specie se la strada sale. Gaia Realini (in apertura, foto Ossola), dopo un avvio di stagione piuttosto opaco, è tornata sotto i riflettori alla vigilia della gara che l’ha fatta scoprire a tutti, tanto da avere già in tasca un biennale con una formazione WorldTour a partire dal 2023.

La classe 2001 della Isolmant-Premac-Vittoria a maggio al Giro di Campania in Rosa ha sbaragliato la concorrenza conquistando una tappa e la classifica generale. Nella frazione ondulata che si snodava nelle colline irpine con l’arrivo in salita a Montefalcione, la scalatrice pescarese ha praticamente fatto gara a sé chiudendo con più di due minuti sulle inseguitrici. A inizio giugno poi ha nuovamente infiammato le salite del Memorial Bandini a Meldola ottenendo un buon quinto posto. Insomma, il modo migliore, soprattutto morale, per guardare ai prossimi appuntamenti.

Realini a braccia levate a Montefalcione al Campania in Rosa a maggio. Il covid-19 preso a marzo è alle spalle (foto Ossola)
Realini a braccia levate a Montefalcione al Campania di maggio. Il Covid è alle spalle (foto Ossola)

L’abbiamo incontrata a Medolla prima della partenza del campionato italiano donne organizzato da ExtraGiro nella bassa modenese. «Non mi aspetto nulla da questo tricolore – ci ha raccontato Realini dopo aver attaccato il dorsale di gara sul retro della maglia – mi metterò a completa disposizione della squadra visto che abbiamo un paio di ragazze veloci che possono puntare al titolo U23.». E Gaia si è fatta poi vedere negli ultimissimi chilometri tirando per le sue compagne prima dello sprint finale.

Com’è andata la stagione finora?

L’ho iniziata senza staccare dal ciclocross, poi ho preso il Covid a marzo e non sono stata molto bene. E’ assurdo dirlo, ma è stato quasi provvidenziale il virus, perché ho potuto approfittarne per recuperare sia dagli sforzi di inizio anno sia dallo stesso Covid. Quando sono guarita, ho ripreso ad allenarmi e correre. Ho fatto il Campania e Meldola con bei risultati, poi altre corse per riprendere ritmo. Infine ho fatto due settimane di altura a Livigno per preparare al meglio campionato italiano e Giro d’Italia Donne, gli appuntamenti più importanti della stagione.

La Realini è dotata di grande grinta e lo dimostra in ogni gara
La Realini è dotata di grande grinta e lo dimostra in ogni gara
Al Giro l’anno scorso sei stata la rivelazione. Con che obiettivi parti?

Come ho sempre detto, non ci vado con grandi ambizioni perché sono una ragazza che non si pone tanti obiettivi. Vivo un po’ alla giornata. Guarderò tappa dopo tappa, voglio godermi la corsa e capire cosa salta fuori strada facendo.

In classifica avevi chiuso all’undicesimo posto ad 11” dalla top ten. Hai dei termini di paragone in generale rispetto al 2021?

No, nessuno. Ovviamente voglio e cercherò di fare meglio visto il piazzamento di un anno fa, però voglio partire senza stress. Se non dovesse andare bene la prenderò come un insegnamento per il futuro. Sono ancora giovane e ho molto da imparare. Tuttavia mi sento bene e parto con una condizione giusta.

A proposito di futuro, sappiamo che nei prossimi due anni correrai con la Trek-Segafredo. Come hai vissuto questa notizia?

Attenzione, vi posso solo dire che ho firmato con una formazione WT, ma non in quale. In ogni caso per me è un ulteriore stimolo a farmi notare sempre di più o fare bene al Giro. Prendo questa situazione come trampolino di lancio per imparare da atlete più grandi ed esperte di me. E’ una grande soddisfazione, non mi aspettavo assolutamente la loro chiamata. Ma, ripeto, è un punto di partenza per crescere.

Al Giro Donne non ci saranno tantissime salite, ma Realini vuole essere protagonista (foto Ossola)
Al Giro non ci saranno tantissime salite, ma Realini vuole essere protagonista (foto Ossola)
Il primo contatto quando c’è stato?

Dopo il Giro dell’anno scorso. Per quanto mi riguarda, posso dire che la corsa rosa per me è stata una grande vetrina. Anzi mi sento di dire a tutte le ragazze giovani come me che il Giro Donne è un grande stimolo per mettersi in mostra in qualunque circostanza. Una gara così ti dà uno sprone in più per fare sempre meglio nelle gare successive e in quelle più importanti.

Nel frattempo con qualche tua futura compagna o tecnico hai già avuto modo di parlare?

No, zero. Sarà tutto nuovo. Ora resto concentrata totalmente sulla mia attuale squadra e sulle corse che mi attendono.