Il primo podio estero della Basilico. E non finisce qui…

22.08.2023
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Mentre a Glasgow si assegnava il titolo mondiale femminile, Valentina Basilico andava a cogliere il suo primo piazzamento sul podio in una gara internazionale estera, la Picto Charentaise che è una delle classiche del calendario francese. Un piazzamento frutto di una volata imperiosa, chiusa alle spalle della vincitrice francese Verhulst e della olandese Achtereekte. Due cicliste di squadre WorldTour, mentre la ragazza di Desio è una colonna della BePink.

Una prestazione non casuale la sua, frutto della condizione scaturita dal Giro d’Italia, non è un caso infatti che dopo la corsa rosa, la Basilico non sia quasi mai uscita dalle prime 20 nelle gare successivamente effettuate, tutte all’estero e in un contesto di primo piano.

«Eppure non è che al Giro le cose fossero andate così bene – racconta la lombarda – le tappe non erano adatte a me, sulla carta ce ne erano 3 per velociste ma si è sempre andate fortissimo e le volate sono state quasi assenti. Mi aspettavo di più, ma almeno la mia condizione con tanto lavoro e tanta salita è cresciuta».

Il podio francese, con da sinistra Achtereekte (NED), Verhulst (FRA) e la lombarda (foto Alain Biais)
Il podio francese, con da sinistra Achtereekte (NED), Verhulst (FRA) e la lombarda (foto Alain Biais)
Sei uscita meglio di com’eri entrata…

Sì, è vero, prima della corsa rosa non avevo ottenuto grandi risultati, il mio ultimo podio risaliva a inizio maggio. Almeno a qualcosa il Giro mi è servito…

Che corsa hai trovato in Francia?

Era decisamente un percorso più adatto alle mie caratteristiche. Una gara vallonata, con strappi brevi, dove c’era continuamente da rilanciare l’azione. Molte provavano ad allungare, ma nel complesso il gruppo è rimasto sempre compatto. Io mi sono sempre tenuta nelle prime 15-20 posizioni per non farmi sfuggire qualche azione decisiva.

Il team di Zini in gara nelle corse franco-belghe di agosto, a confronto con veri colossi (foto Instagram)
Il team di Zini in gara nelle corse franco-belghe di agosto, a confronto con veri colossi (foto Instagram)
Nel team come ti stai trovando?

Molto bene, le ragazze anche in Francia hanno lavorato molto, io ho dovuto solamente finalizzare. Con le compagne abbiamo formato un bel gruppo, sia in corsa che fuori, c’è sempre una bella atmosfera.

Dopo la corsa francese sei rimasta comunque nelle posizioni che contano degli ordini d’arrivo.

Sono gare che mi piacciono molto. In Belgio si trovano percorsi più piatti, dove conta essere veloci, ma va anche detto che non sempre sono io a finalizzare la corsa, alla Konvert Koerse ad esempio lavoravo per Vettorello e Zanardi, erano loro deputate a fare la volata.

Valentina quest’anno ha vinto il GP Esperia in Rosa. 5 le Top 10 in gare internazionali (foto Instagram)
Valentina quest’anno ha vinto il GP Esperia in Rosa. 5 le Top 10 in gare internazionali (foto Instagram)
Sono queste gare dove ti trovi anche a correre con le formazioni WorldTour. Noti una differenza?

Notevole. Senza nulla togliere agli impegni e alla passione che ci mettiamo noi, ma soprattutto chi dirige la squadra, si vede che quelli sono altri ambienti, con una gestione attentissima a ogni aspetto e grandi mezzi a disposizione. Io quest’anno ho avuto la possibilità di correre spesso contro le più grandi e quando ti trovi a gareggiare contro gente come Wiebes o Kool hai solo da imparare. Mi piace molto sfruttare quelle occasioni e correre a quei livelli, dove anche un piazzamento conta parecchio.

Rispetto allo scorso anno quando hai fatto il tuo esordio nella massima categoria, noti cambiamenti, anche dal punto di vista della gestione fisica delle corse considerando che hai solo 20 anni?

Sì, vedo che riesco a gestirmi molto meglio, che c’è stato un incremento prestativo. Non è solo questione di fisico, io credo che molto conti anche l’approccio mentale alle gare e la condotta delle stesse.

Per la Basilico le esperienze all’estero si stanno dimostrando molto formative (foto Instagram)
Per la Basilico le esperienze all’estero si stanno dimostrando molto formative (foto Instagram)
Sai già dove correrai il prossimo anno?

No, spero di rimanere nel team dove mi trovo molto bene, anche perché il calendario che affrontiamo è di ottimo livello. E’ chiaro che se arrivasse un contatto con un team del WorldTour ci penserei, come farebbe chiunque, ma per ora va bene così.

Il tuo calendario prevede soprattutto gare in linea, ma Giro a parte, nelle corse a tappe come ti trovi?

A me piacciono molto, per certi versi sono anche preferibili alle gare d’un giorno, intanto perché ho un recupero veloce, poi perché in una corsa di più giorni ci sono giornate dove puoi giocarti le tue carte e altre dove lavori per le altre ma non sei costretta ad andare sempre a tutta. Ora poi che ho rotto il ghiaccio con un podio, magari presto arriverà anche qualcosa in più…