Persico super al Brabante. Rivincita e SD Worx battuta

13.04.2023
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Nell’hotel in cui alloggia la UAE Team ADQ la cena va per le lunghe. La squadra ha appena trascorso una giornata piena di emozioni e forse non fa troppo caso all’attesa. La favolosa vittoria di Silvia Persico alla Freccia del Brabante è ancora negli occhi di tutti e il morale è alto.

Il valore del successo della 25enne bergamasca appare subito maggiore perché ottenuto battendo un’atleta della SD Worx, lo stesso team che l’aveva messa nella morsa al Fiandre. Stavolta Persico si prende la rivincita con una prestazione di qualità e un po’ lontana dalla sua indole. Si mette alle spalle Demi Vollering, una che arrivava da due vittorie e un secondo posto su quattro gare disputate. Sul traguardo di Overijse si materializzano una serie di spunti. Ce li appuntiamo e li sottoponiamo a Silvia.

Persico esulta. La Freccia del Brabante è sua grazie a sangue freddo e volata di rimonta
Persico esulta. La Freccia del Brabante è sua grazie a sangue freddo e volata di rimonta
Che tipo di corsa è stata?

E’ stata dura per il brutto tempo. Nell’ultimo giro e mezzo è pure peggiorato, con tanta pioggia. La strada era un po’ scivolosa. Tatticamente era stato deciso che sarei stata io la capitana. Sarei dovuta stare tranquilla fino a pochi chilometri dalla fine o quando si fosse mossa la SD Worx. Prima di allora hanno lavorato molto le giovani Ivanchenko e Piergiovanni, poi sono entrate in azione Sofia, Olivia e Mikayla (rispettivamente Bertizzolo, Baril e Harvey, ndr). Le ringrazio tutte perché sono state fantastiche nell’aiutarmi durante tutta la corsa. E ringrazio anche lo staff che si fa sempre in quattro per noi.

A quel punto toccava a te farti trovare pronta…

Sì e ci sono riuscita. A circa 15 chilometri dalla fine siamo rimaste in cinque, tra cui Reusser, Chabbey e Van Anrooij. Ai meno otto sono rientrate anche Vollering e Lippert. La SD Worx era in superiorità numerica, ma ho notato che non c’era molto accordo, né fra loro due né in generale fra noi di testa. Anzi, credo che se ci fossero stati altri 3-4 chilometri probabilmente il gruppo delle inseguitrici ci avrebbe ripreso visto che hanno chiuso a 25 secondi da noi.

Era una situazione simile agli ultimi chilometri del Fiandre?

Sì, anche se là ero da sola in mezzo a tre di loro. Qui ho cercato di non ripetere gli stessi errori. Sapevo di essere in buona condizione, ma non avevo gambe al top. Stavolta il difficile non è stato seguire le atlete della SD Worx quanto invece stare calma e capire cosa poteva essere meglio per me. Di solito sono una generosa, che tende a sprecare. Questa volta mi sono sentita forte nella testa e contemporaneamente sembrava che Demi (Vollering, ndr) non fosse brillante come al solito. Così ho avuto qualche sicurezza in più.

Vittoria di qualità per Persico al Brabante. Vollering e Lippert sono alle spalle
Vittoria di qualità per Persico al Brabante. Vollering e Lippert sono alle spalle
Poi hai impostato la tua solita volata di rimonta.

Non potevo fare altro (sorride, ndr). Ho sì uno spunto veloce, ma non lungo. Dopo un chilometro di salita, ci siamo trovate il vento contro nel rettilineo finale. Reusser tirava, ma non sembrava per preparare un attacco di Vollering e quando Demi è partita, l’ho sfruttata come riferimento e sono uscita negli ultimissimi metri. D’altronde sapevamo che la corsa si sarebbe potuta decidere anche così. Diciamo che volevo rifarmi della delusione del Fiandre e ce l’ho fatta.

La notizia è che la SD Worx si può battere. Questa gara ti ha detto come si può fare?

Loro finora hanno vinto quasi dappertutto, sono uno squadrone. Senza nulla togliere alle altre o anche a noi stesse, la SD Worx resta la squadra da battere, soprattutto perché nelle fasi che contano sono sempre in superiorità numerica. La differenza spesso la fanno lì. Però abbiamo visto che correndo in altre maniere, magari non sempre in difesa, possiamo batterle. Bisogna trovare e provare il giusto mix tra il restare tranquilli come ho fatto io e il contrattacco. E magari inventarsi qualcosa d’altro.

Fuga decisiva. Ci sono anche Vollering, Reusser, Lippert, Chabbey e Van Anrooij. Persico resta calma e non spreca
Fuga decisiva. Ci sono anche Vollering, Reusser, Lippert, Chabbey e Van Anrooij. Persico resta calma e non spreca
Che sapore ha questa vittoria per Silvia Persico?

Naturalmente sono felicissima e spero che sia l’inizio di tante altre. Mi ha fatto piacere il messaggio di congratulazioni del cittì Sangalli. Ripenso che un anno fa in questi giorni dovevo ancora vincere la prima mia gara internazionale (il GP Liberazione, ndr) e rifletto sul salto che ho fatto in tutto questo lungo periodo. Adesso sono in una nuova dimensione qua alla UAE, ma non mi sento arrivata. Sono ambiziosa e voglio migliorare sempre di più. Questa vittoria alla Freccia del Brabante mi dà tanto morale. Spero che come squadra potremo fare bene anche nelle prossime gare.

Quali saranno?

Correrò Amstel, Freccia Vallone e Liegi. Poi andrò a fare la Vuelta in Spagna. Qui sulle Ardenne abbiamo cambiato il gruppo, sono arrivate le scalatrici. Ci serve un po’ di rodaggio, ma sono convinta che già durante le ricognizioni che faremo ci integreremo al meglio. Anche perché io finora ho corso solo otto gare. Per me il trittico che sta per arrivare è tutto nuovo visto che la mia unica partecipazione all’Amstel nel 2018 è durata pochissimi chilometri causa caduta. La mia intenzione è quella di replicare gli ultimissimi festeggiamenti.