Questa mattina, a qualche ora dalla partenza, abbiamo voluto essere un po’ scontati e siamo andati da Elisa Longo Borghini. Nel cuore del Friuli Venezia Giulia, in un caldo umido e afoso peggiorato da qualche ora di pioggia, Elisa si apprestava a correre per la maglia tricolore da campionessa nazionale a cronometro. Inutile dire che seppur scontato, forse, non secondo quanto dice lei, il pronostico si è rivelato corretto.
Un’incredibile Elisa infatti, nel pomeriggio, qualche ora dopo la nostra chiacchierata, è salita sul podio di San Giovanni al Natisone, all’interno del velodromo, per vestire la maglia tricolore.
Elisa, ieri ti abbiamo vista provare il percorso. Come ti è sembrato?
Secondo me è un percorso veloce, dove bisogna spingere tanto. Tendenzialmente la prima parte sale un pochino, mentre la salita finale sarà molto dura perché arriveremo con le gambe stanche. Avrei preferito un percorso più tecnico e un po’ più difficile, ma darò comunque il meglio di me stessa.
Un percorso senza alcun tipo di difficoltà quindi?
In una crono c’è sempre un momento di difficoltà e spesso ti coglie quando meno te l’aspetti, bisogna sempre essere molto lucide.
Se dovessi correre con la pioggia?
Per me non sarebbe un problema, sicuramente bisognerebbe porre una maggiore attenzione, ma sono certa che vinceremmo noi sulla pioggia.
Tu come stai?
In tanti mi danno per favorita, ma credo che ci siano delle ragazze che potrebbero vincere la corsa. Penso a Marta Cavalli (che ha concluso terza, ndr), a Vittoria Bussi e a Vittoria Guazzini (seconda sull’arrivo, ndr). Io sto abbastanza bene, ma sarà la strada a decidere.
Pronostico azzeccato
Elisa conosce le sue avversarie e le avversarie sanno che stanno per correre con una campionessa del suo calibro. Nel velodromo gremito di persone pronte ad applaudire le giovani campionesse, a fine giornata saliranno sul podio proprio le tre favorite: terzo posto per Marta Cavalli (FDJ Futuroscope Nouvelle Aquitaine), con un ritardo di 1’02” sulla vincitrice. A seguire conclude seconda Vittoria Guazzini della stessa squadra a 32” dalla riconfermata campionessa nazionale: la nostra Longo Borghini ha corso per 46’31” ad una media di 45,800 all’ora.
Dopo la corsa Elisa è visibilmente più rilassata: «Sono contenta di come sia andata – dice – credo di aver fatto una buona prova. Adesso mi concentro sul Giro e poi sul Tour (parteciperà anche alla prova nazionale in linea, al servizio della squadra, ndr). Arrivare con questa maglia tricolore è una bella soddisfazione, ma anche una grande responsabilità. Vogliamo fare bene e l’obiettivo sono le tappe».
Guazzini e il ginocchio
A fine corsa abbiamo avvicinato anche Vittoria Guazzini, che ha comunque ricevuto la maglia tricolore perché migliore tra le donne under 23.
Com’è andata?
Ieri ho provato il percorso due volte e questa mattina una terza in tranquillità. Non presentava grandi difficoltà tecniche…si trattava solo di spingere. Sapevo che in salita, purtroppo, avrei sofferto ma sapevo che in discesa avrei potuto recuperare qualcosa. Ho cercato di gestirmi bene senza fare fuori giri e rischiare di compromettere l’intera crono.
Vittoria, tu sei campionessa europea under 23 a cronometro… quando supererai la Longo Borghini?
Elisa è molto forte (ride, ndr), ha tanta esperienza, è sempre molto difficile batterla. Un po’ di rammarico c’è, ma sono comunque soddisfatta. Vengo da qualche settimana con un problema al ginocchio. Non mi aspettavo molto, tant’è che sono partita abbastanza tranquilla, cosa che succede abbastanza raramente. Ho solo pensato che alla fine c’era da soffrire un po’ per tutte.
Come vedi il tuo futuro?
Nei prossimi anni spero di togliermi altre soddisfazioni. Sicuramente la cronometro è una disciplina che mi piace molto e alla quale dedico molto… Magari nei prossimi anni la batterò, chi lo sa!
Avversarie in gara, tutte e tre compagne di maglia nelle Fiamme Oro, ma felici e sorridenti, sebbene stanche, dopo. A fine corsa non mancano i sorrisi sullo sfondo tricolore che accompagnerà Elisa per tutto il resto della stagione.