Guazzini come un treno: «Il recupero? Meglio del previsto»

16.02.2022
4 min
Salva

Vittoria Guazzini non ha ancora iniziato la sua stagione agonistica. La toscana è passata dalla squadra di Valentino Villa alla FDJ-Nouvelle Aquitaine, team WorldTour. Un salto per il quale è sicuramente pronta, ma che complice l’infortunio alla caviglia l’ha un po’ rallentata. Almeno all’inizio.

Tra i ritiri con il team e quelli con la nazionale, la Guazzini ha passato gran parte dell’inverno in Spagna (foto Instagram – T. Maheux)
Tra vari ritiri, Guazzini ha passato gran parte dell’inverno in Spagna (foto Instagram – T. Maheux)

Caviglia in ripresa

La “Guazz” è tosta e già va come un treno. Alcune voci dicevano che nel ritiro in pista, chiamando in causa molto sulla forza, era stata costretta a fare un piccolo lavoro differenziato, ma lei smentisce categoricamente.

«No, no… che differenziato – racconta Vittoria – nell’ultimo ritiro ho svolto tutto il lavoro insieme alla squadra. In quello di dicembre invece sì, avevo fatto qualcosa in meno, ma avevo ripreso davvero da poco tempo. Con il tempo sono tornata a regime.

«Certo, non sono ancora al 100%, tutte le sere metto il ghiaccio perché la caviglia è sempre un po’ calda e sento che pulsa. Eseguo sempre degli esercizi di mobilità e vado in palestra. Ma questa l’avrei fatta a prescindere dalla caviglia.

«In palestra lavoro un bel po’, ci vado almeno due volte a settimana. Facendo anche la pista per me è molto importante. Inizio con dei circuiti anche per la parte superiore del corpo, poi passo alla parte di forza: squat, stacchi, bilanciere e lavori in isometria. Anche nel ritiro in Spagna su strada sono riuscita a fare un richiamo».

Caduta alla Roubaix, Vittoria rientrerà all’Omloop Het Nieuwsblad il 26 febbraio, 117 giorni dopo l’infortunio (foto Instagram)
Caduta alla Roubaix, Vittoria rientrerà all’Omloop Het Nieuwsblad il 26 febbraio, 117 giorni dopo l’infortunio (foto Instagram)

Si riparte dal Belgio

La Guazzini però è ottimista. Alla fine riesce a spingere forte e il programma procede bene: «Direi anche meglio del previsto – riprende Vittoria – inizierò a gareggiare a fine mese, in Belgio».

Nel ciclismo moderno iniziare a fine febbraio, significa scontarsi con gente che corre quasi da un mese. La differenza potrebbe essere piuttosto netta.

«Paura del ritmo? Mah, forse chi ha iniziato alla Valenciana – dice – darà una dimostrazione di maggior ritmo, ma anche altre ragazze apriranno la loro stagione in Belgio, insomma non sarò la sola. Più che il ritmo, semmai mi preoccupa lo stare in gruppo. Dovrò ritrovare il feeling, specie dopo il trauma della caduta alla Roubaix. Ma sono certa che dopo le prime pedalate tutto tornerà come prima».

Il ritmo però è già buono. Vittoria è reduce dal ritiro in Spagna con la nazionale, dove ha svolto un ottimo volume di lavoro con le altre ragazze.

«Cercavamo di uscire insieme, ma poi ognuna in questo periodo della stagione aveva il suo programma da sbrigare. Però alla fine si rientrava sempre insieme. I percorsi erano quelli. E c’era sempre tanta salita! Anche se non si esce insieme per l’intero allenamento, questi ritiri sono importanti per fare gruppo».

Alla FDJ-Nouvella Aquitaine, la toscana ha ritrovato la sua ex compagna Marta Cavalli (foto Instagram – T. Maheux)
Alla FDJ-Nouvella Aquitaine, ha ritrovato Marta Cavalli (foto Instagram – T. Maheux)

Inizio tranquillo?

Nella Valcar-Travel & Service Vittoria Guazzini era una delle leader indiscusse. E al tempo stesso una gregaria di super lusso per gli sprint di Elisa Balsamo. Quali saranno i suoi ruoli e suoi obiettivi in questa stagione?

«Non so di preciso che ruolo avrò, immagino che soprattutto all’inizio dovrò aiutare la squadra. Bisognerà anche ambientarsi un po’ con le altre ragazze, tutte hanno una gran voglia di fare e tutte sono molto forti.

«Io per le volate? Velocista pura non lo sono mai stata, non è la mia caratteristica principale, poi un eventuale lavoro specifico che dovrò fare dipenderà dal team che sarà schierato, dalla tipologia della gara. Vediamo…

«Prevedo un picco di forma per le classiche di inizio stagione e quelle del Belgio. Non so neanche se resterò lassù dopo le prime corse. Ma prima di pensare a questa o a quella gara, intanto pensiamo a ripartire.

«Il sogno? Il Giro delle Fiandre, ma al momento… è proprio un sogno».