Martina Fidanza, due vittorie per lanciare Parigi

06.07.2024
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Con due vittorie al Lotto Thuringen Ladies Tour, Martina Fidanza si è già lanciata verso il grande appuntamento olimpico di Parigi e verbo non potrebbe essere più appropriato, visto che stiamo parlando della ragazza chiamata ad avviare il trenino dell’inseguimento verso il grande sogno. La ragazza di Ponte San Pietro ha chiuso come meglio non si poteva la prima porzione di gare su strada, conquistando due sprint di seguito in un contesto molto qualificato.

Le feste del team per le sue due vittorie, che hanno restituito il sorriso dopo l’incidente di Archibald
Le feste del team per le sue due vittorie, che hanno restituito il sorriso dopo l’incidente di Archibald

La portacolori della Ceratizit WNT ha ricevuto dalla prova tedesca una grande iniezione di fiducia non solo per i successi, ma per la gara in se stessa: «Era una corsa a tappe di sei giorni, quindi una di quelle lunghe, inferiore solo a Giro e Tour in quanto a durata. Oltretutto si è rivelata molto impegnativa perché c’era pochissima pianura. Una gara che in questo periodo della stagione è stata ideale per me che avevo già deciso a inizio anno di non prendere parte al Giro Donne per concentrarmi per un mese sul lavoro per la pista».

Al di là delle due vittorie che indicazioni hai avuto per la tua prova?

Ottime, anche perché se guardo a come sono arrivata alla corsa tedesca c’era poco di che essere allegri. Arrivavo da tre settimane di allenamento molto impegnative e sentivo le gambe molto pesanti, non avevo buone sensazioni. Non gareggiando da un mese, con il solo anticipo del campionato italiano peraltro neanche concluso, quindi sapevo che mi sarebbe mancato il ritmo gara. Non ero preoccupata, piuttosto consapevole della difficoltà che faceva parte di un cammino.

Prima della corsa tedesca, la Fidanza aveva preso parte alla prova tricolore correndo per le FF.OO.
Prima della corsa tedesca, la Fidanza aveva preso parte alla prova tricolore correndo per le FF.OO.
E poi?

La prima tappa diciamo che è servita per sbloccarmi, anche mentalmente, successivamente c’erano due frazioni, quelle di Gera e di Erfurt, destinate a una volata generale e lì mi sono trovata bene, la squadra ha lavorato per me e queste due vittorie sono state un’ottima attestazione del lavoro svolto. Poi sono arrivate le frazioni più dure e alla fine ero stanca. Appena tornata ho subito iniziato con 3 giorni di lavoro su pista e ora si va avanti su quella direzione.

Tu sei parte integrante del quartetto, a meno di un mese dal vostro torneo qual è la situazione generale?

Noi abbiamo iniziato a concentrarci su Parigi sin dal rientro dalla tappa di Nations Cup in Canada, sull’onda della grande performance sostenuta lì. Con Villa abbiamo lavorato bene, compatibilmente con gli impegni che aveva ognuna di noi con il suo team siamo sempre riuscite a essere almeno in 4 in ogni sessione, svolgendo tutti i lavori previsti nonostante le difficoltà. Ora nell’ultimo mese sarà molto importante riuscire a ritrovare le sensazioni giuste, quelle da mettere in campo in gara anche se fino al turno qualificativo non avremo naturalmente test agonistici.

Il quartetto azzurro gareggerà il 6 e 7 agosto. A Martina Fidanza il compito di lanciarlo
Il quartetto azzurro gareggerà il 6 e 7 agosto. A Martina Fidanza il compito di lanciarlo
Il vostro cammino è stato comunque non semplice, considerando il grave infortunio di Elisa Balsamo rientrata nel gruppo proprio in extremis…

Io ho condiviso con lei le tre settimane di lavoro a Livigno e ho potuto vedere davanti ai miei occhi la sua crescita, non solo dal punto di vista fisico e della condizione di forma, ma soprattutto della consapevolezza. Ha lavorato molto duramente, con un obiettivo chiaro. Io l’ho vista molto bene e posso scommettere che a Parigi sarà la vera Elisa Balsamo.

Tu sei compagna di squadra di Katie Archibald, messa fuori gioco da un incidente domestico. Quanto perde la Gran Bretagna secondo te?

Intanto sono particolarmente addolorata per quanto è successo a Katie perché so quanto ci teneva. E’ chiaro che la squadra perde qualcosa, ma questo secondo me non cambia granché nelle gerarchie della vigilia. Conosciamo il quartetto britannico, lo abbiamo già affrontato senza di lei e resta sempre uno dei favoriti per l’oro a Parigi. Noi non dobbiamo commettere l’errore di guardare gli avversari, entrare nel gioco di chi perde e chi guadagna con un ingresso o l’altro. Dobbiamo pensare solo a noi stesse, completare il percorso soprattutto a livello tecnico per riuscire a tirare fuori il meglio. Per intenderci, dobbiamo pensare che l’assenza di Katie non cambi nulla.

Katie Archibald, messa fuori gioco da un grave incidente domestico. Doveva gareggiare in 3 specialità
Katie Archibald, messa fuori gioco da un grave incidente domestico. Doveva gareggiare in 3 specialità
Un aspetto importante del torneo olimpico sarà anche la gestione dei tempi prima e dopo ogni impegno.

Il nostro torneo, a differenza di quello maschile, sarà articolato come le altre gare, il primo giorno per qualificazioni, il secondo per primo turno e finali. Noi di solito arriviamo al velodromo molto prima, almeno due ore e iniziamo a lavorare sui rulli per fare quel lavoro necessario per sbloccare il fisico ed entrare nel ritmo gara. Poi una breve sosta e si riprende con la seconda parte, sempre sui rulli, questa tesa al vero e proprio riscaldamento. Importantissimo sarà gestire il tempo fra una gara e l’altra: ci saranno tra le 4 e le 5 ore, questo dovrebbe consentirci, seppur in tempi stretti, di tornare in albergo, mangiare e rilassarci un po’ prima di ricominciare ed è un buon vantaggio.

Martina sta dedicando tutto l’ultimo mese alla pista, con un intervallo in altura
Martina sta dedicando tutto l’ultimo mese alla pista, con un intervallo in altura
Tu sarai chiamata a un ruolo importantissimo, il lancio…

Sì, infatti stiamo lavorando molto su questo aspetto e anche sulla seconda tirata, per capire quanto potrò dare alla squadra prima di staccarmi.

Tu non sarai al Giro come le tue compagne: che cosa farai?

Sfrutterò quella settimana per tornare a Livigno e fare un po’ di altura prima di tornare e affrontare con le compagne la parte finale della preparazione. Quella sì che sarà una volata importante…