C’è ancora un finale di stagione da portare a termine ed onorare con la EF Education-Oatly, poi Letizia Borghesi inizierà a pensare alla AG Insurance-Soudal, formazione con cui ha firmato un contratto per il prossimo biennio.
Tecnicamente per la 26enne trentina sarà un ritorno nel WorldTour visto che negli ultimi due anni la sua squadra statunitense aveva perso lo status per problemi finanziari legati agli sponsor (ora è un ProTeam), svolgendo tuttavia un calendario di altissimo livello. Quindi per Borghesi cambierà poco sotto quel punto di vista, ma col gruppo belga si troverà a gestire molte più corse con gradi da capitana. Mentre era in Abruzzo per l’europeo gravel – dove ha chiuso al quinto posto nel giorno del trionfo di Magnaldi – ne abbiamo approfittato per sentire da Letizia cosa si aspetta dalla nuova avventura. L’obiettivo appare quello di finalizzare la propria crescita ed aggiustare la mira nei grandi appuntamenti.


Quando è nata la trattativa con la AG Insurance?
I primi contatti sono iniziati nella campagna delle classiche. Proprio in quel periodo sono riuscita a mettermi in luce con belle prestazioni e dati di potenza molto interessanti che hanno richiamato l’attenzione di tante squadre. Il sesto posto al Fiandre e il secondo alla Roubaix mi hanno dato sicuramente risalto e sono stati la concretizzazione del mio valore.
Avevi avuto quindi l’interessamento di altri club?
Sì, ho avuto la possibilità di confrontarmi con diverse grandi squadre ed è stato interessante vedere i diversi sistemi di lavoro, filosofia e mentalità. Con la AG Insurance Soudal c’è stato fin da subito un bel feeling. Ho molto apprezzato la loro professionalità e le grandi ambizioni, unite anche ad un ambiente familiare, dove c’è molta attenzione anche all’atleta intesa come persona. La sensazione è stata che la parte scientifica sia ben bilanciata con la componente umana.


Con chi ti sei relazionata principalmente?
Ho avuto il piacere di parlare con Jolien D’Hoore, attuale diesse e grande sprinter fino a qualche anno fa. Per il mio futuro e per quello della squadra ha grandi progetti. Mi sono sentita subito molto valorizzata e di conseguenza mi sento molto entusiasta per questo. Sono sicura che avere una persona di grande esperienza come Jolien mi farà migliorare ulteriormente.
Sai già quale sarà il tuo ruolo in squadra?
Ne abbiamo parlato ovviamente. Mi concentrerò essenzialmente sulle classiche, dove dovrei avere un ruolo da leader/co-leader. La squadra quest’anno ha dimostrato di valere tanto ed è cresciuta ancora di più. Per una amante delle gare del Nord come me, entrare a far parte del famoso “Wolfpack” è sicuramente qualcosa di speciale. Sono convinta che nella AG Insurance potrò esprimere appieno le mie potenzialità.


Lascerai dopo tanto tempo il gruppo EF. Che cosa ti porterai appresso di questa esperienza con loro?
I quattro anni in “rosa” con la EF sono stati importanti per la mia formazione di atleta e persona. Non era facile per me immaginarmi con altri colori. Qui ho avuto la possibilità di confrontarmi con ragazze non europee con una mentalità e un modo di vivere il ciclismo diversamente da me. Sono arrivata che non parlavo inglese e me ne vado che sogno in inglese (dice sorridendo, ndr). Ho conosciuto compagne e staff che sono stati una seconda famiglia per me. Abbiamo vissuto assieme sia bei momenti sia delusioni che hanno creato un profondo legame dal quale non sarà facile separarsi.
Letizia Borghesi che tipo di atleta è diventata in queste ultime stagioni?
Credo di essere migliorata ogni anno di più. La mia è stata una crescita costante, mai forzata o senza bruciare le tappe. Ho lavorato sempre con dedizione e concentrazione. Il 2025 mi ha portato grandi risultati, ma so che posso valere molto di più. L’estate è stata sfortunata tra bronchite e caduta al Tour Femmes. Sono sicura che questo fosse il momento giusto per cambiare e trovare nuovi stimoli in un ambiente che mi darà ulteriori possibilità di giocarmi le mie carte.