Diciamola tutta, avevamo in animo di fare un pezzo in cui raccontare in che modo Francesca Baroni, atleta della Premac-Isolmant quinta agli ultimi mondiali U23 di ciclocross e campionessa italiana della categoria, si stesse preparando per il suo secondo Giro d’Italia, dopo una primavera più che buona anche su strada. Invece ci si è messo di mezzo un automobilista indisciplinato e vile, che prima ha provocato l’incidente buttandola terra mentre si allenava e poi è scappato. Lo ha raccontato Francesca stessa con un post su Facebook e uno su Instagram. E’ accaduto il 24 giugno e ora quella verso il Giro appare una rincorsa, di quelle che la toscana ben conosce e di cui tuttavia avrebbe fatto a meno.


Prima di oggi avevi mai avuto paura allenandoti?
Quando siamo sulle strade, purtroppo c’è sempre da avere paura… perché quasi tutti gli automobilisti hanno sempre fretta, sono sempre distratti e con il cellulare in mano!
E’ il primo incidente che subisci?
No, è il secondo, ma fortunatamente nel primo non ci sono state conseguenze perché eravamo praticamente fermi. Mentre in questo incidente ho fatto un bel volo…
Puoi descrivere la strada, dire se era un tratto pericoloso o se il tipo semplicemente correva troppo?
Il tratto dove è successo l’incidente è una strada come tante altre, ma anche questa volta ha influito la disattenzione alla guida. Uno scooter ha tamponato l’auto che mi stava sorpassando e, dopo lo scontro, mi ha travolto gettandomi in un fosso a bordo strada.


Il Giro d’Italia a questo punto resta nei programmi?
Bella domanda, nei miei programmi e in quelli della squadra c’è… Ma dobbiamo vedere come andranno questi giorni e se riesco a recuperare bene dopo l’incidente.
Come è stato finora l’adattamento alle corse con le elite?
Purtroppo al momento ho fatto poche gare elite. Considerato anche il “povero” calendario italiano, ho corso maggiormente gare open nazionali e devo dire che sono tutta un’altra cosa… Quando mi ritrovo con le elite, specialmente in gare internazionali, non è facile adattarsi e sicuramente devo fare ancora tanta esperienza.
In quale giorno ti sei sentita meglio?
Il giorno in cui mi sono sentita meglio è stato quello della gara Internazionale di Cittiglio, ho avuto davvero buone sensazioni e sono stata proprio soddisfatta della mia prestazione (Francesca si è piazzata 41ª nel secondo gruppo alle spalle di Elisa Longo Borghini, ndr).
In quale giorno (ovviamente di gara, lasciamo stare l’incidente) ti sei sentita peggio?
Il giorno più buio è stato quello della gara open a Lozzo Atestino, in provincia di Padova. Non andavo proprio avanti, è stata una giornata nera, da dimenticare!


Il cross a inizio stagione ti ha dato qualcosa in più?
Sì, ho affrontato le prime corse sfruttando la forma che avevo, anche se il fondo della strada è diverso rispetto all’esplosività del cross…
Hai cambiato di tanto la tua preparazione andando verso l’estate?
Sì e no. Gli allenamenti sono più o meno gli stessi, magari ho aumentato un po’ le ore in sella e ho cambiato qualcosa nell’alimentazione.
Che clima si è creato in squadra?
C’è un buon feeling, andiamo d’accordo… Grazie anche a Giovanni Fidanza, il nostro DS, che cerca sempre di farci fare gruppo.
Sei sempre assieme a Gaia Realini visto il cross in comune oppure si è creato un bel gruppo?
Su strada è diverso, siamo in tante…
Il programma prevede che tu faccia il Giro con obiettivi particolari?
Con il team non abbiamo ancora affrontato l’argomento, ma io vorrei migliorare il piazzamento nella classifica generale finale rispetto a quello dello scorso anno (arrivò 77ª a un’ora 13′ da Anna Van der Breggen, ndr).
Credi di essere migliorata tanto rispetto alla Francesca che fece il Giro l’anno scorso?
Credo e spero proprio di sì!


Cosa pensi della sostituzione di Scotti alla guida del cross azzurro?
In questi anni, Scotti si è sicuramente impegnato tanto per fare crescere il movimento, ma il cambiamento era nell’aria…
Che cosa pensi di Pontoni?
Pontoni non lo conosco ancora bene, ma è sicuramente una persona competente, con esperienza.
Dopo il Giro inizierai già a pensare al cross oppure ci sono altri traguardi?
Non lo so ancora, intanto fatemi pensare a rimettermi per provare ad essere al via del Giro!
Quale tipo di carriera puoi immaginare per te su strada: più simile a una Longo Borghini oppure a una Arzuffi?
Non saprei, l’unica cosa che posso dire è che devo sempre capire tante cose e imparare a correre meglio su strada, poi si vedrà…
La strada che l’ha attirata a sé e di cui sente forte il fascino per un giorno le ha mostrato la sua faccia meno tranquillizzante. Un incidente non fa mai piacere. Il Giro d’Italia Rosa inizierà il 2 luglio, giovedì prossimo. In un modo o nell’altro, la rincorsa non potrà essere troppo lunga.
«Ieri – dice il suo diesse Giovanni Fidanza – ha fatto una prova in allenamento e siamo ottimisti. Se non ci sono complicazioni nei prossimi giorni, lei corre il Giro».