Baroni alla Strade Bianche porta la Isolmant all’arrivo

09.03.2021
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La campionessa italiana di cross U23, Francesca Baroni, quinta a fine gennaio al mondiale elite di Ostenda, ha debuttato su strada con la maglia della Isolmant-Premac-Vittoria. Prima in gare nazionali, poi alla Strade Bianche in mezzo alle atlete più forti del mondo, risultando alla fine la sola della nuova squadra ad arrivare al traguardo. E mentre Chantal Van den Broek-Blaak davanti duellava con Elisa Longo Borghini, la ragazza toscana che a novembre ha compiuto 21 anni lottava nelle retrovie con la grinta di sempre.

Si fa un gran parlare dei ventenni che si ritrovano a correre nel WorldTour degli uomini: la sua situazione è pressoché identica. Un po’ come Aleotti, coetaneo di Francesca (in apertura nella foto @antonvos), di cui abbiamo raccontato ieri. Con la differenza che l’emiliano aveva alle spalle un’attività ben strutturata fra gli U23, mentre Baroni e le tante debuttanti come lei sono arrivate al WorldTour avendo alle spalle un’attività molto più blanda

Concentrata alla partenza, Francesca Baroni fra le sue compagne
Concentrata alla partenza, Francesca Baroni fra le sue compagne
Come hai vissuto il debutto: tensione o emozione?

Entrambe… Un po’ di tensione c’è sempre prima di una gara perché non sai mai come andrà a finire e anche emozione, visto che da quest’anno corro con una nuova squadra, la Isolmant-Premac-Vittoria.

Come va con loro?

Bene, molto bene… Siamo solo agli inizi, vedremo come andranno le cose strada facendo, ma la partenza è stata veramente buona.

Conoscevi solo Realini, che come te viene dal cross, o più o meno anche le altre?

Anche le altre. Chi più e chi meno, ma nell’ambiente bene o male ci conosciamo un po’ tutte. Per esempio con Martina (Fidanza, ndr) ci conosciamo dai tempi dei giovanissimi, perché abbiamo la stessa età e sono felice di essere oggi al suo fianco.

Ti hanno detto cosa si aspettano da te?

Come risultati per il momento no. Ma a me, come a tutte le altre, hanno chiesto il massimo impegno e serietà, considerati anche gli sforzi che hanno fatto i nuovi sponsor per mettere su la squadra. E da parte mia sicuramente li avranno, possono stare tranquilli sotto questo punto di vista…

Strade Bianche: al via sembravi un po’ tesa, solo un’impressione?

Come si fa a non essere tesi al via delle Strade Bianche, una delle gare più importanti e belle del mondo?! Certo che lo ero, volevo a tutti i costi fare bene, portarla in fondo e così ho fatto, per mia fortuna…

E dopo l’arrivo, un post su Instagram: ci sono arrivata!
E dopo l’arrivo, un post su Instagram: ci sono arrivata!
Che differenze di livello fra una gara nazionale e una WorldTour?

Il livello è altissimo, il massimo che si possa chiedere, ma alla fine dobbiamo pedalare tutte. E poi con l’esperienza del ciclocross un po’ mi sono abituata a correre accanto a nomi importanti, tante le conoscevo già!

Il cross ti ha aiutato nella guida su sterrato?

Un po’ sicuramente, ma il brecciolino delle Strade Bianche è unico, non è facile trovarlo nei percorsi di cross. Forse se avesse piovuto sarebbe stato diverso, ma il fango è proprio un’altra cosa!

In cosa pensi di dover migliorare al primo sguardo?

In tutto! C’è sempre da crescere e migliorare tanto, non si finisce mai…

Prossime gare da qui al Giro d’Italia?

Non conosco ancora appieno il calendario della mia squadra, sicuramente il 21 ci sarà il Trofeo Binda a Cittiglio, poi vedremo e pianificheremo il tutto.