Balsamo chiude nel cassetto il suo anno tricolore

24.06.2023
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Come pure Zana fra gli uomini, neppure Elisa Balsamo potrà difendere la maglia tricolore. La caduta alla Ride London Classique l’ha tagliata fuori dai giochi da un mese esatto e se lo scafoide rotto è stato un imprevisto relativamente facile da gestire, la frattura della mandibola impone ancora un recupero impegnativo.

Così per farle compagnia, allo stesso modo in cui l’avevamo cercata al momento di rimettere in palio la maglia iridata conquistata a Leuven, questa volta ci siamo fatti raccontare che cosa ha rappresentato vivere quest’ultimo anno con la bandiera italiana sulle spalle. La statistica parla di cinque vittorie individuali e una cronometro a squadre, più svariati piazzamenti alle spalle della solita Wiebes.

Quando Elisa rientrerà alle gare non avrà più la maglia tricolore e anche la squadra sarà vestita con i nuovi colori della Lidl-Trek, che saranno svelati a Bilbao alla vigilia del Tour de France.

Da domenica mattina, la maglia tricolore sarà nuovamente in palio, ma Balsamo non potrà difenderla
Da domenica mattina, la maglia tricolore sarà nuovamente in palio, ma Balsamo non potrà difenderla
Avevi già messo via la maglia iridata, cosa si prova nel riporre quella tricolore?

Un po’ fa effetto, perché è stata una bellissima maglia da indossare. Ne andavo particolarmente orgogliosa, perché rappresenta proprio il nostro Paese. La mia squadra ha messo il tricolore su tutta la maglia, non su una piccola porzione e questo ha fatto di me la rappresentante dell’Italia. L’ho trovato molto bello.

Zana ha parlato della grande visibilità che viene dalla maglia tricolore.

E’ quello che stavamo dicendo. Col fatto che la mia divisa era completamente tricolore, ero molto riconoscibile. Devo dire che i tifosi amano quasi tutti l’Italia, quindi ho sempre ricevuto tantissimo tifo e ho anche notato che il campione italiano è sempre molto apprezzato.

L’anno scorso fu il primo campionato italiano corso con la maglia della Trek e non più quella delle Fiamme Oro.

Esatto, fu il mio il mio primo anno in Trek-Segafredo. Fu bello vincere perché lo feci indossando la maglia iridata e questo forse mi diede qualcosa di più. Alzare le braccia al cielo con quella maglia non lascia indifferenti.

La maglia tricolore è stato un forte richiamo, anche all’estero
La maglia tricolore è stato un forte richiamo, anche all’estero
Dispiace non poter difendere il tricolore?

Mi dispiace particolarmente, proprio perché saremmo state davvero una bella squadra, con delle compagne molto forti per quel tipo di percorso. Quanto a me, diciamo che si va sempre alle gare per dare il meglio. So però che il percorso di quest’anno sarà particolarmente duro, quindi di sicuro per me non sarebbe stato un obiettivo importante come l’anno scorso. Però il campionato italiano è sempre una gara particolare, quindi magari sarei potuta entrare in una fuga o avrei potuto cercare di avvantaggiarmi un po’ prima delle salite finali, per aiutare le mie compagne. Sarebbe stato bello anche lavorare per tenere questa maglia tricolore in Trek. Mi dispiace non esserci.

Che effetto fa sentir suonare l’Inno di Mameli?

Mi emoziona sempre. Devo dire che tutte le volte che sono sul podio e lo ascolto, mi fa quasi scendere lacrime, perché davvero dopo una vittoria l’emozione si accumula, è tanta. E ascoltare l’inno della propria Nazione è proprio come raggiungere il culmine dell’emozione.

In quale occasione indossare la maglia tricolore è stato speciale?

Ad esempio, correre il Trofeo Binda col tricolore è stato veramente bello. E’ una gara molto importante, una prova WorldTour in Italia, con tanti tifosi. Penso che quello sia stato uno dei momenti più intensi con il tricolore.

L’emozione più grande, dice Balsamo, è stata correre il Trofeo Binda con il tricolore sulle spalle
L’emozione più grande, dice Balsamo, è stata correre il Trofeo Binda con il tricolore sulle spalle
In teoria ti aspetta un’estate piena di grandi impegni: come stai gestendo questo momento sfortunato?

Sicuramente questo infortunio ha reso le cose un po’ più difficili. So che devo soltanto avere pazienza e aspettare che le cose si sistemino. Ho completo supporto da parte della squadra, ho tante persone che mi sono vicine e che mi stanno aiutando. Vorrei davvero ringraziarli tutti. So bene che ci sono degli obiettivi importanti e sto facendo tutto il possibile per tornare ed essere pronta. Però so anche che se questo non basterà, la stagione è lunga e spero che gli anni che mi aspettano in bici siano ancora tanti. Quindi sto davvero cercando di mantenere la calma.

Riesci ad allenarti ugualmente?

In questo momento posso allenarmi soltanto indoor sul ciclomulino e faccio anche tanta palestra. Diciamo che non è facile rimanere chiusa in casa, però è quello che mi tocca adesso. Quindi vado avanti così e sto anche facendo delle passeggiate. Tutto il possibile anche per cercare di svagarmi un po’. Perché allenarsi in casa non è semplice. Spero di rivedervi presto e che vada tutto bene.