Aspettando Elisa Balsamo, Sangalli sfoglia la margherita

06.06.2024
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Un post su Instagram per dire ai suoi tifosi di essere sulla via del ritorno (foto di apertura). Così Elisa Balsamo si è mostrata sui rulli dall’hotel di Livigno in cui aspetta il ritorno su strada e da lei iniziamo il nostro incontro con Paolo Sangalli, cittì della nazionale.

«Sta procedendo bene – dice – ma senza fretta. Sta andando tutto per il meglio, mi sento di essere realista e insieme ottimista. Rispetto alla caduta dello scorso anno, questa volta può alimentarsi normalmente, l’ultima volta fu molto peggio. E’ fuori discussione che se sarà in condizione, lei corre. Ci conosciamo da sempre e quindi so benissimo il tipo di corridore che è: sarà lei a dirmi se c’è. Corre perché la primavera ha dato questo responso. Ma sappiamo tutti bene che Elisa Balsamo è un cavallo di classe. Le basta poco per entrare in condizione, ha questa fortuna. Quindi appena starà bene, penso tra un paio di settimane, ricomincerà a fare gli allenamenti normali. E a quel punto si concentrerà anche sul discorso pista, che è importantissimo. A quanto so, il suo programma di gare per ora è stato mantenuto intatto e prevede il Giro d’Italia Women. Casomai non si riuscisse, il piano B potrebbe prevedere il Baloise Ladies Tour che inizia il 17 luglio, quindi dieci giorni dopo. Bisognerà vedere l’evoluzione della sua ripresa».

Sangalli tira un sospiro di sollievo, ma come già lo scorso anno quando Balsamo cadde alla Ride London Classique, l’imperativo è non metterle fretta. Fra le note meno negative della situazione attuale c’è appunto il fatto che possa alimentarsi normalmente e che, non avendo apparentemente memoria dell’incidente, non ne abbia gli inevitabili condizionamenti successivi. E allora il discorso va avanti, con le squadre del Giro d’Italia non ancora annunciate e un mosaico da comporre per arrivare nel modo giusto alla gara su strada di Parigi.

Sangalli e Longo Borghini: Balsamo è una sua compagna alla Lidl-Trek
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Come stanno le nostre leader?

Si stanno preparando al meglio, secondo me. Quello che ho chiesto loro è di arrivare alle Olimpiadi in condizione e sarebbe già un primo risultato di cui sarei contento. Poi le gare sono gare, ma arrivarci nel modo giusto è già un buon viatico. Per cui l’idea è che arrivino bene alla partenza del Giro e riescano a crescere con il passare delle tappe.

Persico e Longo Borghini potrebbero essere al Giro per fare classifica: hai dato loro qualche indicazione?

Ho lasciato chiaramente libertà di correre come vogliono, ma a condizione di uscire in crescita dal Giro e non di finirlo senza più niente da dare. Questa è l’unica condizione che ho posto, perché dopo c’è un momento in cui si riesce a recuperare e poi ci siamo. Al momento sono entrambe al Passo San Pellegrino, ci sono stato anche io. In più tutte le settimane, se non ogni giorno, mi aggiorno con tutte le probabili olimpiche. E’ un lavoro cominciato a novembre e per questo dico che sarà già un grande risultato arrivare a Parigi al top della condizione.

Perché questo insistere: c’è stata qualche criticità? Forse Silvia Persico non ha vissuto la miglior primavera…

Per lei il problema è stata la perdita della nonna nel periodo dell’Amstel, nel momento in cui stava crescendo. Poi però si è sbloccata, ha vinto anche lei, quindi è stato soprattutto un passaggio a vuoto psicologico. Per il resto sta andando tutto bene, ad eccezione dell’incidente di Bertizzolo e Balsamo. Longo Bborghini ha avuto una bronchite quando siamo andati a vedere il percorso, ma ci può stare. Ma per il resto con tutte le squadre c’è una collaborazione proficua e ne sono contento.

Dopo una promavera difficile, Silvia Persico è tornata a vincere al Morbihan
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Pare che Lotte Kopecky verrà al Giro per fare classifica.

Secondo me verrà a fare quello che abbiamo appena detto, quindi a cercare le condizioni e uscire al top dal Giro. Immagino anche che farà classifica, dato che nella sua squadra non ci sarà Vollering e nemmeno Wiebes. La SD Worx sarà improntata su di lei, con l’appoggio di Reusser e di Elena Cecchini, quindi avremo anche un po’ il controllo su quello che succede all’interno. Non perché Elena farà la spia, ma perché al momento giusto avremo informazioni vere. Di certo Kopecky avrà la squadra tutta per sé anche alle Olimpiadi, al contrario di quanto avverrà con l’Olanda, che avrà una squadra fortissima. Probabilmente Marianne Vos avrebbe preferito avere la sua compagna Markus, ma dai trials che hanno fatto è venuta fuori Ellen Van Dijk, ma saranno comunque una squadra forte. Poi ci sono anche le altre. Grace Brown o la Ludwig, ci sono tanti corridori che possono fare una bella Olimpiade.

Noi siamo a metà tra l’Olanda e il Belgio, qualcuno che dovrà lavorare dovrà pur esserci, no?

Lo voglio assolutamente. Dalla mia esperienza nelle tre Olimpiadi precedenti, credo che quando arrivi col numero massimo di atlete (quattro in questo caso, ndr), un corridore che lavori te lo puoi concedere. Anche a livello mentale parte senza un’ambizione di medaglia, ma quella di essere fondamentale per una medaglia. E questa mentalità ce l’hanno i corridori che tutto l’anno fanno questo tipo di lavoro.

Come se avessi fatto cognome e nome: stai parlando di Elena Cecchini?

Lei è sicuramente un elemento prezioso, si è vista tutte le volte che è stata convocata, non la scopriamo oggi. E anche l’Olimpiade è una sintesi degli anni precedenti e degli eventi precedenti. Conosco bene tutte queste ragazze da tanti anni. Mi dispiace davvero per Bertizzolo, che secondo me si sarebbe davvero messa in evidenza anche al campionato italiano, però purtroppo questo è lo sport. Comunque anche a lei lasciamo il tempo per recuperare e se non sarà per le Olimpiadi, c’è sempre il mondiale di settembre. Per quello anche a livello mentale deve stare tranquilla e lavorare. Io le darò tutto il supporto che posso.

Guazzini e Cecchini in allenamento a Livigno: la seconda sarebbe preziosa nella gara su strada (immagine Instagram)
Guazzini e Cecchini in allenamento a Livigno: la seconda sarebbe preziosa nella gara su strada (immagine Instagram)
Farete un ritiro prima delle Olimpiadi?

Sì, facciamo un’altura dal 24 giugno al 4 luglio al Passo San Pellegrino. Poi dal 25 di luglio e fino al giorno della partenza, che è il 31 luglio, saremo in Val di Fassa insieme alla nazionale di Bennati. Stiamo davvero facendo un avvicinamento come volevo. Per cui ora si andrà ai campionati italiani, sia su strada che della crono assieme a Marco Velo. E intanto aspettiamo anche di conoscere le squadre del Giro e di capire come procede il recupero di Elisa Balsamo…