Duello annunciato, Mattinata sorride a Folcarelli

28.11.2021
4 min
Salva

La quinta tappa del Giro d’Italia Ciclocross ha vissuto sul duello annunciato tra Antonio Folcarelli e Cristian Cominelli. Senza i Selle Italia – Guerciotti chiaramente la lotta ricadeva su questi due cavalli pesanti, tra l’altro i primi due della classifica generale. Lo scenario? Quello unico di Mattinata, in Puglia.

Ulivi e agrumi, mare e spiaggia di ciottoli… il tutto sotto lo sguardo, a dire il vero un po’ severo, del Gargano coperto dalle nuvole.

Nelle fasi iniziali moltissime noie tecniche. Qui una catena rotta dal fango e conseguente cambio di bici
Nelle fasi iniziali moltissime noie tecniche. Qui una catena rotta dal fango e conseguente cambio di bici

Duello annunciato

Spalla a spalla per tutta la gara. A tirare è sempre Folcarelli. Il corridore laziale insiste e spinge. In poche curve i due atleti fanno il vuoto. Altro livello il loro. Altri rapporti. Hanno il 44 mentre gli altri mulinano un 42 o un 40.

Il percorso non è impossibile: tantissimo fettucciato, molti rilanci, ma anche tratti velocissimi. In partica si snodava su un leggero declivio. A tratti il falsopiano era in salita e a tratti era in discesa.

«Alla fine – dice col fiatone Folcarelli dopo l’arrivo – è venuta fuori una gara dura. Molto veloce. Il fango rispetto a ieri si è compattato molto ma è diventato “colloso” ed era difficile fare velocità». E oltre al fango, erano insidiosissimi i tratti sul cemento. Questi erano delle “soponette”, po’ perché ci si arrivava con le gomme sporche, un po’ per l’umidità della pioggerellina che cadeva di tanto in tanto e un po’ perché da pochi giorni erano state raccolte le olive e a terra restava una patina.

Spiaggia o ghiaia?

Gran parte dello spettacolo avveniva poi nel tratto sulla spiaggia. O meglio sul ciottolato. Se al sabato si provava ad andare più verso la battigia, su una strisciolina di sabbia, con la mareggiata della notte si è stati costretti a cambiare tattica.

Tutti bici in spalla e corsa a piedi nella parte più alta della spiaggia. Proprio Folcarelli, al sabato, con le sue prove aveva indirizzato la scelta tattica di molti ragazzi che cercavano di sfruttare la sua esperienza. «Se Folcarelli passa sulla sabbia ci passo anche io», questa la sintesi. 

Il problema, come detto, è che la mareggiata aveva tolto ogni solco, ogni traccia nella quale infilarsi e tutti i piani di conseguenza sono andati all’aria.

«Il tratto sulla sabbia ha inciso moltissimo – ha detto Folcarelli – E’ stato duro e ha complicato tutto il resto della corsa. Si affondava molto, sia sulla sabbia che sui ciottoli. Si correva per oltre 30”».

L’arrivo di Folcarelli. Nel finale il suo forcing non ha permesso a Cominelli di passare
L’arrivo di Folcarelli. Nel finale il suo forcing non ha permesso a Cominelli di passare

Scarpe rotte

Non solo, ma questo breve segmento ha creato non pochi problemi, specie alle scarpe. Sono state diverse le rotture di Boa, agganci e suole. La corsa a piedi prolungata e l’impatto del piede che affondava con i sassi, alla lunga creava rotture.

Anche il vincitore ha ha chiuso la corsa con la scarpa rotta. E altri tre ragazzi sono stati costretti al ritiro. Senza contare i capitomboli di quando si entrava nel ghiaione. Si scendeva a tutta da una rampa in discesa e la ruota anteriore affondava. La bici s’impuntava e il 360° in aria era quasi scontato… se calava un po’ di lucidità».

Le ragazze di Pontoni, hanno dominato la prova open femminile
Le ragazze di Pontoni, hanno dominato la prova open femminile

Doppietta DP66

In classifica, col secondo posto Cominelli (già maglia rosa), resta in testa e anche se perde quattro punti sul crossista della Race Mountain può dormire sonni tranquilli. Tuttavia il corridore della Scott, che palesemente ha mostrato un’ottima condizione, non è sembrato felice della piazza d’onore. Dopo l’arrivo infatti ha tirato dritto verso il suo box senza scambiare nessun cenno o parola con Folcarelli.

Tra le donne da segnalare una doppietta della DP66 con Alice Papo e Lusia Canciani (maglia bianca). Chiude il podio Tanya Donati (Team Terenzi). Assente la Casasola, la quale però resta saldamente in rosa.