Antipasto di Coppa del mondo per Jakob Dorigoni (Selle Italia Guerciotti Elite), la trasferta in Repubblica Ceka è servita non solo per cominciare ad annusare l’atmosfera che si vivrà nel prossimo weekend a Tabor. Ma anche per proseguire in quel cammino di ricerca della miglior condizione fisica e tecnica intrapreso a inizio stagione. La gara della Toi Toi Cup (il principale circuito boemo) a Jicin gli ha dato le risposte che cercava, al di là della prima posizione assoluta.
E’ lo stesso campione altoatesino a raccontare l’evoluzione di una gara decisamente altalenante nelle sue emozioni.
«Nella prima parte di gara ero davanti – ha detto a bici.PRO – ma non sentivo ancora la brillantezza che vorrei. Dopo metà gara ho forato all’anteriore e ho perso una quarantina di secondi dalla testa, ma fatalità ha voluto che al giro successivo il campione ceko, Michael Boros, forasse nello stesso punto. Ci siamo così ritrovati insieme a giocarci la vittoria. Avrei potuto staccarlo in salita. Vedevo che ne avevo di più, ma ho proferito attendere la volata. Siamo usciti insieme all’ultima curva, ma nei 150 metri finali in leggera salita sono riuscito a guadagnare centimetro su centimetro fino alla vittoria».
Era la prima gara dopo gli Europei: rispetto a S’Hertogenbosch hai visto passi in avanti?
Sì, questo successo mi rinfranca anche perché è stata la prima uscita internazionale, Europei a parte. E soprattutto la prima gara di livello in condizioni davvero difficili, su un percorso completamente fangoso. Le gambe alla lunga hanno risposto bene. Da questa trasferta cercavo fiducia, volevo vedere a che punto ero e posso ritenermi soddisfatto.
Coppa a parte, farai altre gare all’estero?
In questa situazione è difficile dirlo, bisogna andare avanti giorno per giorno. In Repubblica Ceka ad esempio c’è un lockdown totale, si è gareggiato senza pubblico, con obbligo di mascherina prima e dopo la gara e sarà così anche domenica a Tabor, con la tivù che però riprende tutto. Poi bisognerà vedere quante e quali trasferte si potranno fare in base alle restrizioni nei vari Paesi e anche da noi.
Dove ti piacerebbe gareggiare in base alle tue caratteristiche tecniche?
Il percorso che mi piace di più è quello di Namur in Belgio, che il 20 dicembre ospiterà la seconda di Coppa, oltretutto è bello anche paesaggisticamente. Ma anche Tabor non mi dispiace per nulla…